Dalle Regioni Toscana

Contributi per ristrutturare i vigneti toscani

Per aumentare la competitività delle aziende produttrici di vino, la Regione dà il via al piano di sostegno per ristrutturare e riconvertire i vigneti toscani

La giunta regionale ha dato il via libera alla misura che concede contributi per ristrutturare e riconvertire i vigneti toscani per la campagna vitivinicola 2021/2022 fissando i criteri di priorità per la graduatoria dei soggetti ammissibili al contributo.

La misura per rendere concorrenziali i vigneti toscani
La misura attivata fin dal 2000 nell’ambito dei fondi europei della cosiddetta Ocm Vino (Organizzazione comune del mercato del settore vitivinicolo), mette a disposizione delle imprese vitivinicole 15,5 milioni di euro (che potrebbero anche aumentare). Possono accedervi le persone fisiche o giuridiche titolari di una Unità Tecnico Economica (UTE) che conducono vigneti toscani, nonché coloro che detengono autorizzazioni al reimpianto valide. Può essere presentata una sola domanda di sostegno per ciascuna UTE. La superficie massima ammissibile a contributo per ciascuna Unità non può superare i 30 ettari (con riferimento al totale delle azioni); quella minima è di 0,5 ettari. Per quelle che hanno una superficie a vite fino a 1 ettaro, la superficie minima di intervento è fissata in 0,3 ettari. Per gli interventi realizzati nelle zone di produzione dei vini a denominazione di origine protetta Candia dei Colli Apuani, Colli di Luni, Ansonica Costa dell’Argentario (limitatamente al comune di Monte Argentario), Elba, nonché nel territorio delle isole toscane, la superficie minima di intervento è pari a 0,25 ettari per UTE.

Quali costi copre la misura
Sono oggetto di finanziamento le attività di reimpianto per riconversione varietale e per ristrutturazione, compresa la ricollocazione dei vigneti toscani, nonché le attività di riconversione varietale per sovrainnesto e le attività di miglioramento delle tecniche di gestione dell’impianto viticolo. Il contributo ai costi di ristrutturazione e riconversione dei vigneti è erogato nel limite del 50% dei costi effettivamente sostenuti (incluse le spese tecniche e/o progettazione), fino al raggiungimento di un importo massimo di contributo pari a 16.000 euro ad ettaro, ridotti a 14.000 euro ad ettaro qualora le richieste presentate superassero del 20% le risorse destinate alla misura.
La concessione del contributo avviene con il pagamento anticipato del sostegno pari all’80% del contributo ammesso, cui segue il pagamento del saldo (restante 20%).
Per sostenere la viticoltura in zone ad alta valenza ambientale e paesaggistica, l’importo del contributo viene elevato fino a 22mila euro ad ettaro per gli interventi realizzati nelle piccole isole, cioè le isole con una superficie massima di 250 chilometri quadrati caratterizzate da vincoli strutturali o socioeconomici (isole dell’arcipelago toscano).

L’importanza dei vigneti toscani
“La viticoltura è uno dei settori di traino del settore agroalimentare toscano” ha dichiarato la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi “e l’aumento della competitività delle nostre imprese vitivinicole è uno degli obiettivi primari che dobbiamo porci: il sostegno a tutti i soggetti coinvolti diventa un elemento cruciale per poter garantire la capacità di stare sul mercato e starci con grandi prodotti”. Al provvedimento approvato dalla Giunta regionale, seguirà l’adozione del bando  per la presentazione delle domande di contributo da parte della Agenzia Regionale Toscana per le Erogazioni in agricoltura (ARTEA), contenente le modalità procedurali per la presentazione delle domande di sostegno, l’individuazione dei soggetti proponenti e i requisiti che devono possedere.

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