Imprenditoria Imprenditoria femminile

Cooperative femminili, le dirigenti cooperatrici del Lazio

Le imprese del Lazio guidate da donne in un focus sulle dirigenti cooperatrici del Lazio della commissione creata ad hoc da Confcooperative

Sono donne, sono lavoratrici e imprenditrici e hanno creato una commissione delle dirigenti cooperatrici del Lazio e un gruppo di lavoro apposito per comunicare all’esterno le potenzialità dell’imprenditoria femminile e della cooperazione fra donne. Presentiamo quattro componenti della commissione e del gruppo di lavoro partendo dalla vicepresidente della Commissione nonché coordinatrice del Gruppo di lavoro Cultura e Comunicazione, Barbara Pescatori alla quale abbiamo chiesto di illustrarci le loro attività.

Dirigenti cooperatrici del Lazio: Barbara Pescatori presenta il gruppo
Barbara Pescatori è presidente della Think UP (think-up.net) cooperativa specializzata in project management, comunicazione e organizzazione di grandi eventi nazionali e internazionali e ci racconta la storia del gruppo di lavoro in seno alla Commissione:
“Sin dall’inizio della ripresa delle attività della Commissione Dirigenti Cooperatrici Lazio, insieme ad altre sei donne cooperatrici, abbiamo condiviso progetti, pianificato obiettivi e strategie volte alla valorizzazione del mondo femminile, ponendo l’attenzione ai temi della tutela delle donne in ambito professionale e familiare, della conciliazione famiglia/lavoro, della formazione e della comunicazione integrata. In breve tempo, si sono ottenuti i primi risultati, ma la nota più importante è l’aumento delle partecipanti alla Commissione, oggi 26 donne. Al fine di ottimizzare tempi e risorse, si è scelto di creare diversi gruppi di lavoro. Io ho il privilegio di coordinare quello sulla cultura e comunicazione. In tempi brevi abbiamo stilato un piano di interventi tra cui il rafforzamento della riconoscibilità verso l’esterno, la pianificazione di una campagna social, creazione e intensificazione di relazioni istituzionali. Intendiamo rafforzare le reti di interessi, renderle comuni e crearne altre coinvolgendo altre attrici dentro e fuori Confcooperative Lazio. Una forza da mettere in comune per tutte e tutti. Insieme per costruire valore comune”.

Dirigenti cooperatrici del Lazio: Caterina Amendola, cooperativa Il Tetto
Il Tetto Casal Fattoria (www.iltetto.org) ha un motto: “Accogliere, educare, crescere insieme”. Ci parla di questa cooperativa Caterina Amendola, della Commissione Dirigenti cooperatrici del Lazio.
“Il Tetto Casal Fattoria opera dal 1984 nell’ambito del disagio minorile e giovanile, gestendo attività di accoglienza con caratteristiche educative. Grazie alla passione dei volontari, alla dedizione degli educatori, all’entusiasmo dei ragazzi e al prezioso aiuto dei sostenitori, negli anni Il Tetto Casal Fattoria è diventata una realtà sempre più solida: oggi accoglie e sostiene, in 5 case-famiglia e in 8 appartamenti per l’autonomia accompagnata, più di 80 bambini e ragazzi con disagi familiari e sociali. Le attività di accoglienza sono strutturate e arricchite con progetti di assistenza, sostegno, formazione professionale e culturale, con l’obiettivo di accompagnare i bambini e i ragazzi nella crescita, nella costruzione di un progetto di vita, nella realizzazione personale, nello sviluppo delle proprie potenzialità, camminando insieme verso l’età adulta e la conquista dell’autonomia”.

Elena Della Massara, presidente Cooperativa di Comunità Il Cerchio
Componente della Commissione delle dirigenti cooperatrici del Lazio, Elena della Massara ci presenta la sua cooperativa di Comunità www.cerchiocoop.it, che ha sede a Formello:
“Siamo una cooperativa sociale di comunità, nata a fine 2019 nella città di Formello, in provincia di Roma, dove svolgiamo le nostre attività. Siamo attivi nel settore dell’agricoltura sociale, che per noi è un mezzo per offrire inclusione lavorativa a soggetti in difficoltà socio-cognitiva e per promuovere nel territorio un consumo etico e consapevole, rispettoso dell’ambiente e dei suoi cicli stagionali. Inoltre, offriamo servizi educativi e ricreativi per famiglie, bambini e ragazzi, con inserimento di soggetti fragili e creazione di relazioni e forme di mutuo aiuto. In quanto cooperativa di comunità, poniamo al centro il bene del territorio e della collettività in cui operiamo. Per noi contano prima di tutto le relazioni, l’inclusione di tutti, il rispetto per la natura e i suoi cicli stagionali. Facciamo nostra un’antica parola africana: ubuntu. Significa umanità, un’umanità attenta al prossimo, dove ognuno ha qualcosa da dare e qualcosa da ricevere”.

Alessia Giangrande, vicepresidente cooperativa BMS Consulting
Alessia Giangrande ci racconta la sua storia e di come è “approdata” alla cooperativa di cui è vicepresidente:
“Laureata in Giurisprudenza nel 2008 inizio a collaborare fin da subito con uno studio legale specializzato in diritto civile dove ho potuto sviluppare e perfezionare le mie conoscenze giuridiche che mi hanno consentito di acquisire una “forma mentis” e un bagaglio necessario per affrontare le successive sfide professionali. Decido, tuttavia, di non proseguire la carriera legale e scelgo di lavorare nel settore della consulenza perché ho voglia di ampliare le mie esperienze professionali e confrontarmi con diverse realtà. Inizio così a lavorare per una Società specializzata nel settore della consulenza in ambito salute e sicurezza sui luoghi di lavoro prima per grandi realtà pubbliche (Aziende Ospedaliere e Pubbliche Amministrazioni) e successivamente per aziende private. Da diversi anni mi sono affacciata anche al mondo della formazione sempre nel settore della salute e sicurezza sul lavoro. Dal 2018 sono Vicepresidente della Cooperativa BMS Consulting, società di servizi specializzata nel campo della salute e sicurezza sul lavoro, sistemi di gestione aziendali, privacy e formazione”.

Quattro donne, quattro storie diverse ma con un fil rouge che le accomuna: la cooperazione. Un ambito particolare che le pone sui tre rami del grande albero del Lavoro italiano: sono al tempo stesso infatti imprenditrici, dirigenti e lavoratrici dipendenti. Questa è infatti la particolarità delle cooperative, che si pongono non a metà strada ma all’apice del mondo lavorativo italiano, racchiudendone e concentrandone significato e valore.

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