Presentato lo studio per il primo parco eolico galleggiante d’Italia a Civitavecchia, dove nascerà il primo distretto di energie rinnovabili del Lazio
Finalmente anche in Italia si prospetta un parco eolico galleggiante, che dovrebbe sorgere al largo delle coste laziali e che verrà integrato con il fotovoltaico e con la filiera produttiva dell’idrogeno verde per creare il primo Distretto di Energie rinnovabili del Lazio.
L’annuncio a Civitavecchia
La transizione ecologica passa anche per la creazione di un parco eolico galleggiante. Non ha dubbi al riguardo l’assessora regionale alla Transizione ecologica e Trasformazione digitale della Regione Lazio, Roberta Lombardi, la quale ha presenziato al convegno dal titolo “Eolico offshore per la Transizione Ecologica di Civitavecchia: sfide e opportunità”, svoltosi il 22 ottobre 2021 al Porto di Civitavecchia, presso la sede dell’Autorità di Sistema Portuale del Mediterraneo Centro Settentrionale. “A Civitavecchia” ha spiegato “abbiamo riunito tutti gli attori coinvolti nella realizzazione del primo Distretto di Energie Rinnovabili del Lazio, partendo dalla presentazione dello studio di fattibilità del primo parco eolico offshore galleggiante d’Italia al largo delle coste laziali da integrare con il fotovoltaico e con la filiera produttiva dell’idrogeno verde. I numerosi contributi presentati dimostrano che ci sono tutte le condizioni favorevoli necessarie. Come Regione Lazio abbiamo espresso chiaramente la volontà politica di puntare sulle rinnovabili, anche approvando lo stop agli impianti basati su fonti fossili. Mi appello quindi al presidente Draghi affinché individui come opera strategica nazionale il parco eolico offshore di Civitavecchia, coerentemente con l’indirizzo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) sugli investimenti ambientali e l’obiettivo globale di azzerare le emissioni inquinanti entro il 2050”.
Il progetto del parco eolico galleggiante, si attiveranno centinaia di posti di lavoro
Il progetto del Parco eolico offshore prevede l’installazione iniziale di 270 MW, con 27 pale eoliche alte circa 250 metri posizionate a circa 20-30 km dalla costa in uno spazio marittimo di circa 25 kmq. Questo primo nucleo impiegherebbe fino a 540 addetti complessivi, per tutte le fasi di sviluppo e l’indotto, che può essere ampliato fino a 1 GW per complessivi mille posti di lavoro. Una prospettiva occupazionale allettante per il territorio rispetto ai 40 posti di lavoro legati alla centrale a gas da 1,2 GW, in sostituzione di quella a carbone. “Come ha ricordato la presidente del Consiglio UE, Ursula von der Leyen” prosegue l’assessora Lombardi “tutta l’Europa dipende troppo dal gas, visto che lo importa per ben il 90% pagandolo a caro prezzo, e che pertanto dobbiamo puntare sulle rinnovabili per ottenere indipendenza energetica e abbattimento dei costi. Scegliendo il parco eolico offshore di Civitavecchia andiamo proprio in questa direzione”.
Terna promuove il parco eolico galleggiante
Il parco eolico offshore di Civitavecchia è un’ipotesi concreta, come conferma il gestore della rete elettrica Terna, che durante il suo intervento ha dichiarato che “ci sono adeguate condizioni ambientali e tecnologiche per realizzarlo”. Un progetto i cui costi, in base alle prime stime riportate, potrebbero essere coperti almeno per il 20% dai fondi del PNRR.
“Con il primo Distretto di Energie Rinnovabili del Lazio a Civitavecchia abbiamo quindi l’opportunità di realizzare finalmente la riconversione energetica e produttiva di un territorio che da circa 80 anni sconta le conseguenze negative delle fonti fossili su ambiente, salute, occupazione ed economia locale, rispondendo così alle aspettative di un percorso ampiamente partecipato, che, come dimostrato dal tavolo di oggi, ha riunito attorno ad un unico obiettivo istituzioni locali, mondo della ricerca, esperti e operatori del settore, associazioni datoriali, sindacati e comitati cittadini” conclude Lombardi.