Firmata intesa tra Regione e parti sociali con la Borsa lavoro per agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro nel settore edilizia toscana
Siglato il 15 dicembre 2021, il protocollo che amplierà la collaborazione tra i servizi per l’impiego e la Borsa lavoro edile nazionale e prevede una serie di attività negli ambiti formazione e lavoro nel settore edilizia toscana.
I contenuti dell’accordo sul lavoro nell’edilizia toscana
Il protocollo punta ad intensificare la cooperazione tra i Centri per l’impiego della Toscana (anche utilizzando il portale Toscana Lavoro) e i referenti territoriali della Borsa Lavoro Edile (http://www.blen.it/, la piattaforma nazionale prevista nell’ambito dei contratti collettivi di lavoro per incrociare le richieste di chi cerca e di chi offre lavoro) sul fronte della preselezione delle offerte di lavoro nel settore edilizia toscana. A seguito dell’accordo verranno rafforzate le azioni di informazione sulle opportunità lavorative, di formazione e di segnalazione dei curricula. Tali azioni informative avverranno dopo una verifica, da parte degli operatori dei servizi di incontro tra domanda e offerta, sull’attinenza dei requisiti dei candidati a quelli richiesti dall’azienda in cerca di personale. I referenti territoriali della Borsa Lavoro Edile si impegnano ad agevolare lo ricerca di opportunità occupazionali delle imprese edili a favore degli utenti dei Centri per l’Impiego. Inoltre tutti i sottoscrittori si impegnano ad attivare un servizio reso finalizzato al download dell’elenco dei posti di lavoro disponibili nel settore sul territorio regionale. In prospettiva, l’intesa conoscerà un ulteriore rafforzamento attraverso una convenzione tecnica per l’interscambio di dati e informazioni sul mercato del lavoro tra Regione, Arti e l’articolazione toscana di Formedil, l’ente nazionale per la formazione e l’addestramento professionale in edilizia.
La firma del protocollo d’intesa per il lavoro nel settore edilizia toscana
L’intesa, nata per agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro nel settore delle costruzioni e dell’edilizia toscana, attualmente caratterizzato da una fase di particolare dinamismo, è stata firmata dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, dall’assessora al lavoro e alla formazione Alessandra Nardini, dalla direttrice di Arti (Agenzia regionale toscana per l’impiego) Simonetta Cannoni e dai rappresentanti delle parti sociali, ovvero: i sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil (Fillea, Filca, Feneal), Ance Toscana, Cna costruzioni Toscana, Confartigianato edilizia Toscana, Confapi Aniem, Legacoop produzione e servizi.
Il commento della Regione Toscana
“Sono molto soddisfatto per il raggiungimento di questa intesa” ha dichiarato il presidente Giani, “perché segna un altro punto nel percorso di impegno che stiamo facendo per ridurre il mismatch tra domanda e offerta sia sul fronte della formazione sia sul fronte del sistema dei servizi per l’occupazione. Interveniamo su un settore particolare come quello dell’edilizia toscana e ringrazio tutti i firmatari per il contributo che dimostrano di voler dare e che aiuterà tutta la regione in questa fase di ripartenza”.
“Il settore delle costruzioni è un settore strategico sul piano occupazionale ed un importante volano per lo sviluppo, riveste una particolare importanza sotto il profilo economico e sociale della Regione Toscana” ha aggiunto l’assessora Nardini che ha spiegato: “vogliamo favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro per soddisfare i fabbisogni professionali delle imprese e individuare opportunità di inserimento lavorativo tramite i nostri Centri per l’Impiego. L’edilizia e le costruzioni, anche nel processo di transizione ecologica, avranno sempre più bisogno di personale adeguatamente formato ed è cruciale, soprattutto in un momento in cui il settore è nel pieno di una forte ripresa, mettere in campo strumenti di condivisione con le parti sociali e gli enti bilaterali di formazione, con l’obiettivo ulteriore di contrastare fenomeni di intermediazione illecita”.
La criminalità organizzata in Toscana
L’assessore ha fatto riferimento al fenomeno degli illeciti e ciò ci rimanda a quello della criminalità organizzata, che in Toscana sta prendendo piede in particolare anche nel settore edile ed immobiliare, come dimostra il V Rapporto su corruzione e criminalità organizzata realizzato dai ricercatori della Scuola Normale Superiore di Pisa su richiesta della Regione Toscana e presentato lo stesso 15 dicembre. Estrapolando i dati relativi al comparto, risulta che in Toscana le organizzazioni criminali abbiano un interesse specifico ad investire nei settori immobiliare, alberghiero, della ristorazione e delle costruzioni e che l’economia sommersa costituisce il principale canale di infiltrazione criminale da parte delle mafie. Le segnalazioni sospette di riciclaggio sono aumentate del 200%, superando le 20.000, mentre i provvedimenti di interdizione nel mercato dei contratti pubblici (l’area più a rischio è quella dei contratti e degli appalti per forniture e servizi) sono aumentati del 270% collocando la Toscana al terzo posto tra le regioni del Centro Nord. Inoltre, i dati indicano che la Toscana è la seconda regione italiana per numero di vittime di caporalato, che si registra in particolare nelle province di Prato, Firenze e Pistoia e nel distretto tessile e abbigliamento, oltre che in agricoltura, costruzioni e commercio. In edilizia si registra il cosiddetto lavoro grigio (ovvero un sotto inquadramento o una sotto dichiarazione delle ore lavorate e relativa elusione contributiva) più che il lavoro nero.