Lavoro Normative

Agevolazioni contributive per incentivare l’occupazione

Il Focus dell’Inps sulle agevolazioni contributive per incentivare l’occupazione nel 2021. Aumentano Apprendistato e Incentivo Donne

Il Focus Inps sulle agevolazioni contributive utilizzate dalle imprese mostra che nei primi nove mesi del 2021 quasi 1,4 milioni di persone ne hanno beneficiato (tra assunzioni e variazioni contrattuali) e che queste misure per incentivare l’occupazione hanno riscontrato successo.

Incentivare l’occupazione con le agevolazioni contributive
Il Focus Inps pubblicato ieri, 23 dicembre 2021, ha lo scopo di illustrare l’impatto delle agevolazioni contributive sulle assunzioni e variazioni contrattuali, attraverso il confronto dei dati rilevati nel triennio 2019-2021 (limitatamente ai primi nove mesi dell’anno in corso). Naturalmente parliamo di anni difficili e difatti questi incentivi sono nati proprio per far fronte alle difficoltà di questo periodo. Dal confronto tra gli anni 2019 e 2020 si registra una marcata diminuzione delle assunzioni (-23,6%) e delle trasformazioni contrattuali (-18,6%), per un valore complessivo pari a -23,1%. Analizzando i primi nove mesi 2020 e il corrispondente periodo 2019, si rileva una diminuzione totale del 23,9%, mentre l’analisi dello stesso periodo per gli anni 2021 e 2020 evidenzia ancora una dinamica negativa per le trasformazioni (-6,5%), ma anche un recupero significativo delle assunzioni (+19,4%).

I dettagli
Il numero complessivo di assunzioni e variazioni contrattuali effettuate tramite le agevolazioni contributive è stato di 775mila nel 2019 (su 8,3 milioni di attivazioni complessive), ha superato il milione di unità nel 2020 (su 6,4 milioni di attivazioni complessive) mentre nei primi nove mesi del 2021 ha raggiunto quasi 1,4 milioni (su 5,7 milioni di attivazioni complessive), con un’incidenza che è passata dal 9,2% del 2019 al 16% nel 2020 e a circa il 25% nel 2021.
Tra il 2019 e il 2020 le agevolazioni sono diminuite, con l’eccezione delle trasformazioni dei rapporti di apprendistato che sono invece aumentate del 9,3%. In ogni caso, l’insieme dei rapporti incentivati tra il 2020 e il 2019 ha presentato una crescita del 21% per le assunzioni e del 63% per le variazioni contrattuali, grazie soprattutto all’attivazione degli incentivi previsti dal DL 104/2020.
Considerando i primi nove mesi dei tre anni osservati, si rileva una variazione negativa (-21%) del numero totale dei rapporti incentivati tra il 2020 e il 2019 mentre nel 2021 si riscontra un forte aumento dei rapporti agevolati, sia rispetto al 2020 (+191%) sia rispetto al 2019 (+131%).

Le agevolazioni contributive relative ai contratti di Apprendistato, a Incentivo Donne, a Esonero Giovani, a Decontribuzione Sud
Nel periodo gennaio-settembre 2021, i rapporti instaurati con contratto di Apprendistato e Incentivo Donne sono aumentati rispetto al 2020, con una variazione tendenziale del +24% e +14% rispettivamente mentre, rispetto al 2019, emerge una diminuzione del 5% per l’apprendistato e del 6% per l’incentivo donne.
Nel corso del 2021 continua a diminuire il ricorso a Esonero giovani (-64,8% rispetto al 2020 e -74,7% rispetto al 2019).
Decontribuzione sud è la più utilizzata nei primi nove mesi del 2021 (67%), e i rapporti a tempo determinato (51%) e stagionale (21%) costituiscono la componente maggioritaria di tale agevolazione.

Il dettaglio delle agevolazioni contributive per Apprendistato e Esonero Giovani
I contratti di Apprendistato e i rapporti instaurati con Esonero giovani sono utilizzati maggiormente al Nord del Paese. Decontribuzione Sud invece, per la sua specifica finalità, trova applicazione nelle regioni del Mezzogiorno (per il 68% in sole tre regioni: Campania, Puglia e Sicilia), con una parte residuale rilevata nelle aree del Centro-Nord che riguarda i contratti stipulati con agenzie di somministrazione, per le quali è prevista la possibilità di godere del beneficio contributivo anche se il lavoratore presta la propria attività lavorativa in una regione del Centro-Nord, purché la sede dell’agenzia sia ubicata in aree svantaggiate.

Le imprese che hanno utilizzato le agevolazioni contributive per incentivare l’occupazione
Sia per l’Apprendistato che per Decontribuzione Sud, più del 50% dei rapporti di lavoro viene instaurato con aziende la cui forza lavoro non supera i 15 dipendenti, mentre le assunzioni di giovani con esonero contributivo sono maggiormente concentrate nelle imprese con più di 100 unità (59%). “Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli; trasporto e magazzinaggio; servizi di alloggio e di ristorazione” sono i comparti con il maggior numero di rapporti incentivati con riferimento a tutte le tipologie di agevolazione ad eccezione dell’Incentivo Donne, per il quale il comparto maggiormente interessato è quello delle “attività professionali, scientifiche e tecniche; amministrazione e servizi di supporto”.
Per la generalità dei rapporti agevolati, i comparti con una percentuale di donne più alta rispetto agli uomini risultano essere quelli di “amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria; istruzione; sanità e assistenza sociale”.

L’elenco delle agevolazioni contributive per incentivare l’occupazione

Apprendistato (assunzione/cessazione): inquadramento contrattuale rivolto ai giovani tra i 15 e i 29 anni, con il quale l’azienda s’impegna ad addestrare l’apprendista, attraverso fasi d’insegnamento pratico e tecnico-professionale tali da consentirgli di acquisire una qualifica professionale. Il contratto di apprendistato prevede sia agevolazioni di natura contributiva che incentivi retributivi e fiscali. L’agevolazione contributiva consiste in una riduzione dell’aliquota contributiva che è pari al 11,31% per tutta la durata del periodo di apprendistato. Tale misura è riconosciuta anche per i dodici mesi successivi in caso di mantenimento del contratto.

Apprendisti trasformati a tempo indeterminato: si tratta di rapporti di lavoro in apprendistato che arrivati alla naturale conclusione, sono trasformati dall’azienda presso cui il lavoratore ha svolto il periodo di apprendistato in un vero e proprio contratto a tempo indeterminato. Si parla impropriamente di “trasformazione”, mantenendo in vita la denominazione in uso in precedenza, anche se l’attuale normativa definisce quello di apprendistato come un contratto a tempo indeterminato ab origine. La trasformazione da apprendista a operaio o impiegato non comporta interruzione del rapporto di lavoro in azienda, ma semplicemente il cambio di qualifica. Per tale fattispecie è prevista la stessa agevolazione contributiva dell’apprendistato (11,31% per dodici mesi).

Apprendisti trasformati a tempo indeterminato da rapporti somministrati: si tratta di rapporti di lavoro somministrati in apprendistato che arrivati alla naturale conclusione, sono trasformati dall’azienda presso cui il lavoratore ha svolto il periodo di apprendistato in un vero e proprio contratto a tempo indeterminato. Si parla impropriamente di “trasformazione”, mantenendo in vita la denominazione in uso in precedenza, anche se l’attuale normativa definisce quello di apprendistato come un contratto a tempo indeterminato ab origine. La trasformazione da apprendista a operaio o impiegato non comporta interruzione del rapporto di lavoro in azienda, ma semplicemente il cambio di qualifica. Questa fattispecie, visti i criteri adottati nella identificazione dei collettivi oggetto di rilevazione, non determina movimenti tra i diversi gruppi poiché non è rilevata la tipologia contrattuale. Per tale fattispecie è prevista la stessa agevolazione contributiva dell’apprendistato (11,31% per dodici mesi).

Apprendisti trasformati a tempo indeterminato da rapporti stagionali: si tratta di rapporti di lavoro stagionali in apprendistato che arrivati alla naturale conclusione, sono trasformati dall’azienda presso cui il lavoratore ha svolto il periodo di apprendistato in un vero e proprio contratto a tempo indeterminato. Si parla impropriamente di “trasformazione”, mantenendo in vita la denominazione in uso in precedenza, anche se l’attuale normativa definisce quello di apprendistato come un contratto a tempo indeterminato ab origine. La trasformazione da apprendista a operaio o impiegato non comporta interruzione del rapporto di lavoro in azienda, ma semplicemente il cambio di qualifica. Per tale fattispecie è prevista la stessa agevolazione contributiva dell’apprendistato (11,31% per dodici mesi).

Decontribuzione Sud: agevolazione contributiva introdotta dalla Legge 104/2020 art. 27 che prevede l’esonero del 30% dei contributi a carico dei datori di lavoro dal 1° ottobre al 31 dicembre 2020, con riferimento ai rapporti di lavoro dipendente la cui sede di lavoro sia situata in regioni del Mezzogiorno previa autorizzazione della Commissione europea (circolare 122/2020). La Legge 178/2020 (legge di bilancio 2021) ha previsto di estendere l’esonero contributivo fino al 2029 con una percentuale pari al 30% fino al 31 dicembre 2025, al 20% per gli anni 2026 e 2027 e infine pari al 10% per gli anni 2028 e 2029 (circolare 33/2021).

Esonero giovani: agevolazione contributiva strutturale introdotta dalla Legge 205/2017 che prevede l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro per le nuove assunzioni a tempo indeterminato a tutele crescenti effettuate dal 1° gennaio 2018 la cui durata è pari a trentasei mesi a partire dalla data di assunzione (circolare Inps 40/2018).

Esonero ex art. 6 DL 104/2020: agevolazione contributiva introdotta dalla Legge 104/2020 che prevede l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro per le nuove assunzioni a tempo indeterminato effettuate nel periodo ricompreso tra il 15 agosto 2020 e il 31 dicembre 2020 (circolare Inps 133/2020).

Esonero ex art. 7 DL 104/2020: agevolazione contributiva introdotta dalla Legge 104/2020 che prevede l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro per le nuove assunzioni a tempo determinato o con contratto di lavoro stagionale nei settori del turismo e degli stabilimenti termali, effettuate nel periodo ricompreso tra il 15 agosto 2020 e il 31 dicembre 2020 (circolare Inps 133/2020).

Incentivo Donne: agevolazione contributiva introdotta dalla Legge 92/2012 che prevede l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, nella misura del 50% dell’ammontare dei contributi stessi, per le assunzioni di donne di qualunque età, prive di impiego da almeno ventiquattro mesi ovvero prive di impiego da almeno sei mesi e appartenenti a particolari aree svantaggiate.

Incentivo Lavoro: si riferisce all’agevolazione contributiva disciplinata dal decreto direttoriale dell’ANPAL 52/2020 (circolare 124/2020) che prevede un incentivo per l’assunzione di soggetti disoccupati ai sensi dell’art.19 del d.lgs. 150/2015 e dell’art 4 c. 15 quater del DL n. 4/2019, incentivo riconoscibile per le assunzioni a tempo indeterminato effettuate nel corso del 2020 in Regioni “meno sviluppate”, “in transizione” o “più sviluppate”.

Occupazione Sud: comprende le agevolazioni contributive introdotte dal decreto direttoriale MLPS 367/2016 (circolare 41/2017), dal decreto direttoriale dell’ANPAL 2/2018 (circolare 49/2018) e dai decreti direttoriali dell’ANPAL 178/2019 e 311/2019 (circolare 102/2019) che prevedono un incentivo per l’assunzione di soggetti disoccupati ai sensi dell’art.19 del d.lgs. 150/2015 e dell’art 4 c. 15 quater del DL n. 4/2019, incentivo riconoscibile per le assunzioni a tempo indeterminato effettuate nel corso del 2017, 2018 e 2019 in regioni “meno sviluppate” o “in transizione”.

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