Dalle Regioni Friuli Venezia Giulia

Economia post Covid nel Friuli Venezia Giulia

I numeri dell’economia del Friuli Venezia Giulia sono positivi e le misure della Regione hanno permesso alle imprese di tenere

“In base a una recente analisi dell’Associazione artigiani e piccole imprese Mestre, che ha preso in esame in particolare le regioni del Nordest, dal 2007 al 2019 il Friuli Venezia Giulia non era nelle posizioni di testa ma sono diversi i dati del 2020, dai quali emerge come la nostra regione sia tra quelle che hanno perso meno e che quindi hanno tenuto di più. I numeri del 2021, poi, su tanti indicatori mostrano come il Friuli Venezia Giulia sia tra le prime regioni in Italia per Pil ma anche per tenuta occupazionale”. A dirlo è stato l’assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, intervenuto a Udine, nella sede della Regione, alla presentazione dei dati della cooperazione, “L’economia post Covid”, organizzato da Confcooperative Friuli Venezia Giulia, con la partecipazione del presidente Daniele Castagnaviz e il direttore generale Nicola Galluà.

Il mondo delle cooperative in Friuli Venezia Giulia
“Il mondo della cooperazione rappresenta un comparto molto importante per il Friuli Venezia Giulia, in particolare dal punto di vista degli occupati, persone che metto al primo posto: in questi anni non facili la cooperazione ha messo in primo piano l’interesse verso la famiglia e verso i soci lavoratori, rispetto a quello che poteva essere il profitto” ha detto Bini ringraziando Confcooperative. “Per spirito di servizio, nei giorni bui della pandemia ha aiutato le comunità dei paesi, è stata in prima fila a favore dei fragili”. Confcooperative Friuli Venezia Giulia è l’associazione cui sono iscritte 523 cooperative che operano nel mondo del sociale, della cultura, del turismo, del credito, dell’agricoltura, della pesca, della distribuzione, ecc. In molti settori dell’economia friulana le cooperative sono presenti, con i loro 142.187 soci lavoratori e 19.573 addetti. Operano nel mondo di agricoltura e pesca, produzione e lavoro, sociale, cultura e turismo, distribuzione e consumo, credito.

L’impegno della Regione Friuli Venezia Giulia per il tessuto economico
In questo lungo periodo di crisi causato dalla pandemia, la Regione ha messo in campo circa 70 milioni di euro per dare supporto al tessuto economico, compreso quello cooperativo, attivando misure a sostegno che hanno contribuito alla tenuta delle imprese e le stanno accompagnando nella fase di ripartenza. “Abbiamo ancora molto lavoro da svolgere” ha sottolineato l’assessore, “ad esempio sulle dimensioni delle nostre imprese: molte di esse infatti sono micro-imprese che in un mercato sempre più globale rischiano di faticare e di andare in affanno; lo stesso dicasi sulla patrimonializzazione e sulla marginalità, che sono sempre più rilevanti tra gli indicatori di salute di un’azienda. Avevamo ottime prospettive per il 2022, anno nel quale speravamo tutti per una ripartenza definitiva, ma purtroppo tale speranza e stata minata dai problemi del caro energia, dell’inflazione e ora anche dal conflitto in Ucraina, che purtroppo porterà inevitabilmente con sé riverberi negativi sull’economia, al momento prematuri da quantificare”.

L’assessore ha concluso però il suo intervento promettendo che la Regione sarà sempre accanto alle proprie realtà produttive come ha fatto finora anche attraverso SviluppoImpresa, tramite la quale ha messo in atto “tutta una serie di interventi legislativi e coperture economiche per aiutare le nostre imprese a pianificare una crescita a medio lungo periodo”.

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