Lavoro Normative

Decreto Aiuti Bis, le misure lavoratori e imprese

Lavoratori dipendenti e autonomi, professionisti e imprenditori potranno avere un nuovo supporto nell’affrontare questo periodo difficile grazie al Decreto Aiuti Bis

Il Governo Draghi

Entrato in vigore il 10 agosto 2022, il cd. Decreto Aiuti Bis, ovvero il DL 115/2022,  contenente “Misure urgenti in materia di energia, emergenza idrica, politiche sociali e industriali”, prevede tra l’altro un allargamento della platea degli aventi diritto al bonus di 200 euro, un rifinanziamento del Fondo Bonus di 200 euro per i lavoratori autonomi, un rifinanziamento del Fondo Bonus Trasporti.

Le misure per i lavoratori
Nel Decreto Aiuti Bis sono contenuti alcuni interventi proposti dal Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, a sostegno dei lavoratori, ma anche dei pensionati e delle famiglie. In particolare, su proposta del Ministro Orlando è stato rifinanziato, con 100 milioni di euro, il Fondo per il sostegno del potere di acquisto dei lavoratori autonomi, che così arriva a 600 milioni di euro, e con 101 milioni di euro è stato aumentato il Fondo per il Bonus Trasporti (previsti 180 milioni di euro per il 2022) che sarà disponibile dal mese di settembre per i lavoratori, gli studenti, i pensionati. Si tratta di un contributo fino a 60 euro per abbonamenti al Tpl mensili o annuali. Sempre su proposta di Orlando è stata riconosciuta l’indennità una tantum di 200 euro ai lavoratori sportivi e ai lavoratori dipendenti che – pur percettori di reddito inferiore ai 35 mila euro – nei primi sei mesi dell’anno non hanno beneficiato dell’esonero contributivo previsto dalla legge di bilancio 2022, in quanto interessati da eventi (quali maternità o cassa integrazione) coperti solo figurativamente dall’INPS. A questi lavoratori l’indennità è riconosciuta in via automatica, previa autodichiarazione, nella retribuzione che sarà erogata nel mese di ottobre.

Ministro Orlando

Il commento del Ministro Orlando
“Si tratta di misure che hanno l’obiettivo di allargare i sistemi di protezione sociale a fronte dell’aumento dell’inflazione e dei costi dell’energia” spiega il Ministro commentando il Decreto Aiuti Bis. “Il nostro obiettivo era quello di non perdere altro tempo e gli interventi approvati per i lavoratori, i pensionati, le famiglie e le imprese vanno nella direzione di un maggior sostegno per fare fronte all’incertezza e al caro vita anche grazie all’anticipo della rivalutazione delle pensioni e ad un ulteriore taglio delle tasse sul lavoro”.

Pensioni e benefici
L’indennità una tantum di 200 euro prevista dal Decreto Aiuti emanato a maggio, con questo secondo Decreto Aiuti è estesa ai soggetti beneficiari di trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione con decorrenza entro il 1° luglio 2022 (anziché entro il 30 giugno 2022). Inoltre il Decreto Aiuti Bis prevede un anticipo della rivalutazione delle pensioni all’ultimo trimestre 2022 per contrastare gli effetti negativi dell’inflazione. Inoltre, “nelle more dell’applicazione della percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni per l’anno 2022 con decorrenza 1° gennaio 2023, con riferimento al trattamento pensionistico lordo complessivo in pagamento per ciascuna delle mensilità di ottobre, novembre e dicembre 2022, inclusa la tredicesima mensilità, è riconosciuto in via transitoria un incremento, limitatamente a tali mensilità, di 2 punti percentuali”.

Esonero parziale dei contributi previdenziali
I lavoratori dipendenti saranno esonerati dal versamento dei contributi previdenziali a proprio carico per i periodi di paga dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2022, compresa la tredicesima o i relativi ratei erogati nei predetti periodi di paga. Il Decreto Aiuti Bis prevede anche che l’esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico dei lavoratori dipendenti con esclusione dei rapporti di lavoro domestico (di cui all’art. 1, comma 121, della L. 30 dicembre 2021, n. 234, Legge di Bilancio 2022) sia aumentato dell’1,2%.

Credito d’imposta e tagli ai costi di energia e carburante
Il Decreto Aiuti Bis prevede anche proroghe dei crediti di imposta alle imprese per l’acquisto di gas ed energia e ulteriori misure in materia di agevolazioni e di investimenti in aree di interesse strategico oltre al rifinanziamento dei contratti di sviluppo industriale. Prorogati quindi i tagli del costo delle bollette e dei carburanti: viene prorogato l’azzeramento degli oneri generali di sistema per l’elettricità, esteso al quarto trimestre 2022, la riduzione al 5% dell’aliquota Iva sul gas, estesa al 31 dicembre, ma anche l’abbattimento degli oneri generali sul gas, che è stato portato al 31 dicembre, così come è stato prolungato fino a dicembre il cosiddetto bonus sociale su bollette elettriche e gas che prevede che le famiglie con Isee inferiore a 12 mila euro siano esentate dall’impatto dell’aumento dei costi dell’energia. Infine è stato prorogato il taglio delle accise sulla benzina e sul gasolio gpl.

Ministro Giorgetti

Le misure per le imprese
Con l’obiettivo di favorire l’attrazione degli investimenti in settori strategici del Paese e lo sviluppo di filiere industriali sul territorio nazionale, il Decreto Aiuti bis introduce anche misure a sostegno della competitività delle imprese. Dei circa 17 miliardi di euro complessivi stanziati dal Governo, quasi 5,5 miliardi sono a favore delle imprese mentre 1,2 miliardi è destinato al taglio del cuneo fiscale (differenza tra lo stipendio lordo versato dal datore di lavoro e la busta paga netta ricevuta dal lavoratore). In particolare, su richiesta del Ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, sono stati rifinanziati i contratti di sviluppo per 40 milioni nel 2022, 400 milioni nel 2023 e 12 milioni per anno dal 2024 al 2030. Nuove risorse sono state stanziate anche per gli Ipcei: 20 milioni nel 2022, 350 milioni nel 2023 e 35 milioni l’anno dal 2024 al 2030.

Il commento del Ministro Giorgetti
“È un ottimo segnale per lo sviluppo della nostra economia. Questi strumenti hanno dimostrato di funzionare molto bene e dare ottimi risultati” ha dichiarato Giorgetti. “Sono soddisfatto del lavoro compiuto, che darà risposte concrete alle tante richieste arrivate al Mise in questi mesi”.

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