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Canottaggio inclusivo con equipaggi misti internazionali

Iniziata la discesa a remi del Danubio, del particolare canottaggio inclusivo con 4 equipaggi misti di Italia, Ungheria, Austria e Slovacchia

Le barche sono state messe in acqua a Schlögen (Austria) il 21 luglio 2023 e discenderanno il Danubio in varie tappe fino al 2 agosto percorrendo un totale di 600 chilometri in acqua per questa V edizione della Discesa a remi del Danubio organizzata dal Circolo Canottieri 3 Ponti di Roma, affiliato alla FIC-Federazione Italiana Canottaggio, con il fondamentale contributo della Fondazione Terzo Pilastro-Internazionale per questa particolare formula di canottaggio inclusivo con equipaggi misti e internazionali. Equipaggi composti anche da atleti diversamente abili ed over 55, sia maschi sia femmine.

L’impresa
Tanti i chilometri di voga lungo questo grande fiume che presenta anche delle chiuse ed è percorso da diverse navi. Gli equipaggi sono eterogenei ma ben preparati e ben allenati (e comunque per ogni evenienza c’è un medico a bordo, anche lui vogatore). Il plus di questo evento remiero è proprio l’internazionalità e l’inclusività dei suoi equipaggi, a testimoniare l’importanza degli sport di squadra, e di quelli remieri in particolare, non solo per il superamento di anacronistiche barriere, come quelle linguistiche e fisiche, ma anche per una piena realizzazione sportiva e sociale di tutte le atlete e di tutti gli atleti, quali ne siano le caratteristiche. Proprio per questo la Fondazione Terzo Pilastro–Internazionale, col suo presidente, il Prof. Avv. Emmanuele F.M Emanuele, ha assicurato anche quest’anno il necessario appoggio alla complessa e impegnativa organizzazione della Discesa, di cui condivide i valori che esprime: il diritto alla salute, allo sport, al benessere per tutti.

Canottaggio inclusivo ed equipaggi misti Master e Pararowing
Nelle 4 barche da 8 con timoniere, seguite lungo il tragitto dagli organizzatori e dai tecnici dello Staff – per questa parte della regata Riccardo Dezi, Giulia Benigni, Antonio Schettino e Catalin Blaj – con 2 motoscafi d’appoggio, sono saliti a bordo anche atleti diversamente abili: Ludovica Tramontin, Luca Agoletto e Daniele Stefanoni del Circolo Canottieri Aniene, l’atleta ipovedente Marco Carapacchio del Circolo Canottieri 3 Ponti e i due canottieri austriaci, anch’essi ipovedenti, Nathalie Podda e Michael Supper del Donauhort Ruderverein di Vienna. Tra gli accompagnatori Florian Kremslehner – presenza fondamentale anche nella regata di quest’anno –, Richard Sellinger e Eszter Hauer. Prenderà parte alla seconda parte della regata invece l’atleta del Pararowing del CC3Ponti, Daniela De Blasis, alla sua seconda esperienza sul Danubio. Le atlete e gli atleti diversamente abili vanno ad affiancare una compagine dei Master del CC3Ponti, di età media superiore ai 55 anni.

Canottaggio inclusivo. La prima tappa
Il primissimo segmento da Schlögen a Linz ha segnato un buon esordio per le atlete e gli atleti coinvolti: 55 chilometri di tempo sereno, solo per un tratto disturbati dalla pioggia battente di un temporale improvviso, ma percorsi poi senza intoppi o incidenti. Due le chiuse da attraversare, Aschach e Ottensheim, entrambe trovate già aperte grazie alla notorietà della manifestazione ormai attesa, e fatta rilevare agli operatori del fiume da un apposito Decreto del Ministero dei trasporti e della navigazione austriaco. Le bandiere della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale al vento sulle barche e sui carrelli che seguono su strada le barche del Circolo, vessilli di un impegno costante per la pratica sportiva come veicolo di inclusione, decisamente condiviso e messo in pratica dai due “motori” della Discesa: Riccardo Dezi e Giulia Benigni, rispettivamente presidente e vicepresidente del Circolo Canottieri 3 Ponti nonché tecnici di Canottaggio di IV livello Europeo, alla loro quinta volta sul Danubio. La tappa del 21 luglio, di circa 55 km) ha condotto i 4 equipaggi da Schlögen fino a Linz dando così l’avvio al primo dei due segmenti – diviso in 6 tappe – in cui si snoda quest’anno la “Discesa a remi del Danubio”. Gli equipaggi toccheranno per la prima parte della Discesa le città di Linz, Grein, Melk, Durnstein, Tulln e Vienna.

Canottaggio inclusivo. Le prossime tappe
Il 28 luglio nuovi equipaggi partiranno da Vienna alla volta di Bad Deutsch – Altenburg; seguiranno le tappe di Bratislava, Gonyu, Komarno, Ezstergom e il 2 agosto gli equipaggi attraccheranno alla meta finale della Discesa a remi del Danubio: Budapest. Una regata che presenta sicuramente difficoltà aggiuntive e incognite, ma che Dezi e Benigni sapranno far affrontare, forti di una pluriennale esperienza tecnica, maturata anche negli allenamenti lungo tutto l’anno con atlete e atleti diversamente abili, e delle dimostrate capacità degli equipaggi da loro seguiti di lavoro d’assieme. Nonostante la fatica, sempre col sorriso sulle labbra.

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