Imprenditoria Imprenditoria femminile

Nasce l’Academy per aspiranti imprenditrici

Un’iniziativa dell’Università Federico II di Napoli e dell’Ambasciata USA in partnership con GammaDonna, la Academy per aspiranti imprenditrici

Al via anche in Italia l’Academy per aspiranti imprenditrici AWE – Academy for Women Entrepreneurs, fondata grazie all’esperienza statunitense, dove è nata su iniziativa del Dipartimento di Stato.

L’academy per aspiranti imprenditrici italiane
L’academy ha come obiettivo offrire conoscenze, reti e accesso alle risorse necessarie per lanciare e far crescere la propria attività imprenditoriale e in Italia darà la possibilità a 30 donne di entrare a far parte del programma internazionale grazie alla partnership tra la Missione Diplomatica degli Stati Uniti in Italia e l’Università degli Studi di Napoli Federico II, con il supporto dell’Associazione GammaDonna per l’imprenditoria femminile innovativa.

L’iniziativa
L’iniziativa, nata negli USA per volontà del Dipartimento di Stato Americano, ha lo scopo di sostenere le donne nella realizzazione e nella crescita di realtà imprenditoriali attraverso formazione, tutoraggio, partnership commerciali e opportunità di collaborazione con imprese italiane e statunitensi, nonché l’accesso al network degli Alumni e a una vasta gamma di risorse per l’empowerment economico. “Con AWE miriamo all’implementazione della conoscenza, del network e dell’accesso alle risorse necessarie per portare al successo attività imprenditoriali, promuovendo e supportando sia la parità dei diritti di genere sia la crescita economica del territorio di riferimento” ha sottolineato la docente universitaria e responsabile Daniela Terracciano, che ha contribuito a portare il programma in Italia.

Il programma
Il progetto è dedicato a studentesse iscritte a università italiane, neolaureate e/o professioniste che aspirano ad avviare un’attività imprenditoriale, donne con imprese di nuova creazione o con un business plan avanzato ma con risorse insufficienti, immigrate o rifugiate residenti in Italia con scarse risorse socioeconomiche o candidate il cui progetto coinvolga imprenditrici immigrate o rifugiate. La frequenza del programma è gratuita. I corsi si terranno in parte online e in parte in presenza al Campus di San Giovanni a Teduccio dell’Università Federico II di Napoli. Le lezioni online si terranno sulla piattaforma Dreambuilder della Thunderbird School of Global Management dell’Università dell’Arizona e saranno integrate presso la Federico II con sessioni di mentorship, pitch competitions, guest speaker talks, collaborazioni con incubatori ed eventi di networking con U.S. Exchange Alumni e business leaders.

Candidature aperte
Fino al 9 novembre le donne interessate, di età compresa tra i 18 e i 40 anni, potranno candidarsi all’Academy per aspiranti imprenditrici compilando il My Business Idea Form e inviandolo includendo (se lo desiderano, non è obbligatorio) un video di massimo 2 minuti sulla propria idea imprenditoriale. Informazioni, bando e form sono disponibili alla pagina web dedicata: https://www.terzamissione.unina.it/academy-for-women-entrepreneurs.  Le candidate potranno partecipare da sole o come parte di un team.

Le selezioni
Il processo di selezione per reclutare 30 partecipanti italiane all’Academy per aspiranti imprenditrici si divide in due fasi: la prima dedicata alla presentazione del progetto, la seconda ad un colloquio orale volto a verificare la motivazione, l’attitudine alle tematiche del progetto formativo, il livello di conoscenza dell’inglese e degli strumenti informatici, le caratteristiche di fattibilità, innovazione ed impatto dell’idea imprenditoriale proposta. Saranno preferite idee imprenditoriali con impatto sociale o ambientale o in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Il processo di selezione includerà la revisione dei requisiti di ammissione, la valutazione dell’iniziativa imprenditoriale e del profilo della candidata e il colloquio motivazionale con valutazione del livello della lingua inglese.

L’impegno dell’Università Federico II
L’ateneo napoletano ha deciso di portare avanti l’iniziativa in quanto da sempre “punta ad essere protagonista del cambiamento sociale, affrontando le sfide attuali e proponendo soluzioni mirate declinate su specifici assi strategici, con lo scopo di rafforzare l’internazionalizzazione aumentando la mobilità in entrata e in uscita, potenziare il networking con le imprese, evitare la dispersione scolastica e delle competenze, e incrementare l’attività interdisciplinare della ricerca”.

L’associazione GammaDonna
L’Associazione no-profit GammaDonna sostiene e promuove la crescita del ruolo delle donne nel mondo dell’impresa per favorire uno sviluppo economico sostenibile e duraturo, e contribuire a ridurre il gender gap in campo socio-economico. Dal 2004 lavora per il cambiamento culturale del Paese, operando da “talent scout” di modelli innovativi di fare impresa, valorizzando l’iniziativa imprenditoriale di donne e giovani, incentivando il networking fra startup, imprese consolidate, investitori, Big Corp e Istituzioni. Il Premio GammaDonna, giunto al suo 19simo anno di vita, ha portato alla ribalta talenti autentici, ancora poco conosciuti, che nel tempo si sono affermati a livello nazionale e internazionale. “Come GammaDonna siamo entusiasti di essere partner di questo grande progetto internazionale, perfettamente in linea con la nostra vocazione” ha commentato la presidente Valentina Parenti. “Un progetto che ci dà l’opportunità di intensificare il nostro impegno nel contribuire a far crescere il tessuto imprenditoriale a trazione femminile, cruciale per il rinnovamento economico e sociale del Paese e per la sua competitività a livello globale”.

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