Dalle Regioni Lazio

Vigneti 4.0, si parte dai Castelli romani

Innovazione, qualità e sostenibilità al centro del progetto Oenomed, in un protocollo presentato dal CREA ai Castelli romani per nuovi vigneti 4.0

Nuove competenze e un marchio per l’innovazione e la sostenibilità in filiera vitivinicola grazie a un progetto per realizzare vigneti 4.0. Sono stati presentati i risultati di Oenemed e il protocollo sviluppato dal CREA di Viticoltura ed enologia di Velletri, finalizzato allo sviluppo dell’intera filiera.

Il progetto Oenemed
Qualificazione e promozione delle filiere vitivinicole delle Aree Protette Vincolate del Mediterraneo è al centro del Progetto Oenemd, di durata triennale, cui partecipano quattro Paesi dell’area del Mediterraneo (Italia, Francia, Tunisia e Libano) con l’intento di adottare processi e tecniche produttive sostenibili per tutelare beni e risorse territoriali comuni. In Italia il progetto ha portato a un’iniziativa: quella di creare una rete di aziende virtuose operanti in un mercato protetto da un marchio. Infatti i risultati di Oenemed, il progetto transfrontaliero, hanno portato alla condivisione del Memorandum per i vigneti del futuro Protocollo di intesa sui piani di azione locale lanciato in occasione del collegato workshop organizzato dal CREA Viticoltura ed enologia insieme al Parco Regionale dei Castelli Romani dedicato alla sostenibilità in viticoltura dalla vigna al calice.

Reti di imprese virtuose per vigneti innovativi
La qualità e la sostenibilità della viticoltura e dei vini di un territorio storicamente vocato, come quello del Parco dei Castelli Romani, passano in maniera integrata dalle innovazioni tecnologiche all’efficienza organizzativa, dalla condivisione di buone pratiche alla creazione e al rafforzamento delle reti di imprese. L’obiettivo è una filiera vitivinicola sempre più verde e all’avanguardia, in grado di raccogliere, valorizzare e integrare una tradizione locale fatta non solo di vite e di vino, ma anche di storia, di cultura e paesaggio, di suolo e clima e di raccontarla e proporla al consumatore, rendendola riconoscibile con il supporto di un marchio.

La presentazione dei risultati di Oenomed
I risultati sono stati presentati da Riccardo Velasco, direttore Crea Viticoltura ed enologia di fronte a una platea istituzionale. In particolare l’assessore all’agricoltura, Giancarlo Righini, durante il workshop, ha detto: “Il settore vitivinicolo rappresenta uno straordinario patrimonio culturale ed economico del nostro territorio. Ed è per questo che come Regione Lazio, fin dal nostro insediamento abbiamo introdotto interventi e politiche di sviluppo. Penso per esempio alla legge sull’eno-oleo turismo che sta finalmente concludendo il suo iter per l’approvazione in Consiglio regionale. Uno strumento importante che vogliamo mettere a disposizione degli imprenditori del comparto per far sì che il mondo del vino possa compiere un importante salto di qualità anche in termini di formazione e promozione. In questo scenario il protocollo, sviluppato dal CREA di Viticoltura Enologia di Velletri, che viene presentato oggi ha un’importanza strategica perché finalizzato a uno sviluppo fondamentale dell’intera filiera, nell’ambito della sostenibilità”.

Il protocollo d’intesa sui vigneti del futuro
I rappresentanti istituzionali del territorio, le aziende, i tecnici e altri portatori di interesse, hanno condiviso il Memorandum per i vigneti del futuro Protocollo di intesa sui piani di azione locale, nato allo scopo di realizzare un network internazionale di aziende virtuose che operano in un mercato protetto, grazie alla creazione di un marchio, in grado di caratterizzare le loro produzioni e ampliarne l’offerta con prodotti sostenibili, tutelati, ottenuti da una viticoltura sostenibile con un metodo garantito dal disciplinare sviluppato nel corso del progetto e certificato dal marchio stesso. L’intento è di poter estendere questo modello di sostenibilità viticola alle viticolture di altre aree protette del Mediterraneo.

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