Lavoro Normative

Rinnovato il contratto nazionale dello sport

Intesa storica tra sindacati di categoria e confederazione italiana dello sport grazie alla quale è stato siglato il nuovo contratto nazionale dello sport

Il contratto nazionale dello sport è entrato in vigore il 1° gennaio 2024 e resterà valido fino al 31 dicembre 2026. Il contratto per la prima volta coinvolgerà centinaia di migliaia di addetti del mondo sportivo, sia dipendenti sia collaboratori in quanto si tratta dell’unico contratto di lavoro utilizzato da imprese, società o enti del settore, che coinvolge centri sportivi impegnati in ogni disciplina, che interessa enti profit e no profit, che sarà applicato ad ogni forma di lavoro.

L’inserimento delle nuove norme
Il nuovo contratto nazionale firmato dai sindacati di categoria Slc Cgil, Fisascat Cisl e Uilcom e dalla Confederazione Italiana dello Sport – Confcommercio Imprese per l’Italia, firmato presso il CONI alla presenza del presidente Giovanni Malagò, è stato adeguato alle nuove norme in vigore dal 1° luglio 2023 relative alla Riforma dello Sport introdotta con Decreto legislativo n. 36/2021 armonizzate con quelle che regolano i rapporti di lavoro sportivi.

I lavoratori dello sport coinvolti
Fino ad ora il contratto era applicato a circa 7.000 datori di lavoro e 41.000 dipendenti ma grazie a questa intesa il numero dei lavoratori coinvolti si allarga in modo esponenziale poiché si supera il doppio regime contrattuale relativamente agli occupati prima o dopo il 22 dicembre 2015 (data di stipula iniziale del Contratto collettivo nazionale di lavoro originario Impianti e Attività sportive) e vengono revisionati tutti gli inquadramenti contrattuali con l’introduzione nei sistemi di classificazione delle figure professionali (previste dalla riforma) dei CoCoCo sportivi: atleti, allenatori, istruttori, direttori tecnici, direttori sportivi, preparatori atletici e direttori di gara.

I punti salienti del nuovo contratto
Il nuovo contratto nazionale dello sport prevede l’aumento dei minimi contrattuali su 13 mensilità; la regolamentazione della flessibilità nel lavoro part-time e nel lavoro stagionale, con l’instaurazione di rapporti di lavoro con contratto a termine per la stagione sportiva; la valorizzazione della bilateralità, con l’estensione applicativa anche ai rapporti di collaborazione coordinata e continuativa; per i co.co.co. la gravidanza, la malattia e l’infortunio non comportano l’estinzione del rapporto contrattuale, con la proroga della durata del contratto, pari a 180 giorni in caso di gravidanza.

Gli aumenti economici
L’intesa contempla un aumento economico a regime per il IV livello medio di 200 euro, da riparametrare per tutti gli altri livelli, di cui 100 euro già erogati a titolo di acconto in virtù di un accordo di transizione siglato tra le parti nel 2022. I restanti 100 euro verranno erogati in tre tranche: 40 euro con la retribuzione del mese di luglio 2024, 30 euro con la retribuzione del mese di luglio 2025, 30 euro con la retribuzione del mese di luglio 2026. Visto il superamento del doppio regime contrattuale ante e post 2015 è stata ovviamente prevista anche l’equiparazione dei trattamenti economici applicati ai dipendenti assunti prima e dopo tale data, con la previsione di una apposita tabella di parificazione retributiva in vigore dal mese di novembre 2026 fino al mese di novembre 2029 e l’assorbimento per entrambi della quattordicesima mensilità nella paga base.
Il contratto riformula anche la tabella dei compensi riconosciuti ai collaboratori coordinati e continuativi ai quali, ai fini dell’equiparazione con i trattamenti economici erogati ai lavoratori dipendenti, sarà riconosciuta una maggiorazione del 25% a far data dal 1° gennaio 2024 fino al mese di novembre 2029. Il contratto individua anche le particolari figure degli “hostess e steward di impianto sportivo” ai quali verrà erogata una retribuzione maggiorata con il riconoscimento di una maggiorazione ad hoc del 20%.

Il commento dei rappresentanti sindacali
“L’accordo di rinnovo” hanno dichiarato in una nota congiunta i sindacati di categoria Slc Cgil, Fisascat Cisl e Uilcom “ha raggiunto l’ambizioso obiettivo di sintetizzare, in un nuovo accordo, gli effetti della riforma dello sport con la contrattazione esistente nel settore, creando di fatto uno strumento unico per tutto il mondo sportivo. La contrattazione ha impegnato le parti in un progetto a medio termine che prevede il sostegno economico ai lavoratori in un modello sostenibile per i datori di lavoro. Questa firma segna un nuovo capitolo nella storia dello sport italiano, con l’impegno congiunto di sindacati e datori di lavoro a promuovere un ambiente lavorativo più equo e sostenibile per tutti gli operatori del settore, favorendo al contempo l’emersione del lavoro sommerso”.

Un contratto inclusivo
Alla firma del contratto nazionale dello sport era presente anche la vicepresidente di Confcommercio con incarico al Lavoro e Welfare, Donatella Prampolini, che ha parlato di “passaggio importantissimo perché le finalità del contratto sono veramente molto alte: non è un semplice rinnovo, visto che stiamo parlando di un contratto che va incontro ulteriormente al tema dell’emersione, fa suo il tema dell’inclusione non volendo essere uno strumento limitato a poche tipologie e azzera le differenze tra quanti lo hanno sottoscritto prima o dopo il 2015. È un contratto uguale per tutti, insomma, un risultato non banale”.

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