Costituita la Federazione mondiale delle professioni del lavoro per promuovere un mercato del lavoro equo e sostenibile favorendo la mobilità e la cooperazione internazionale tra lavoratori. Eletta presidente Marina Calderone
Tra gli scopi della neonata Federazione mondiale delle professioni del lavoro anche l’individuazione di un modello di riferimento per l’affermazione dei valori professionali. Durante il summit internazionale del lavoro organizzato al Festival del Lavoro 2019 a Milano, è stata varata la Federazione alla cui guida ci sarà Marina Calderone, già attuale presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro.
Con la nascita di questa nuova organizzazione, i Consulenti del Lavoro italiani ed i rappresentanti delle professioni giuslavoristiche si impegnano ad individuare un percorso comune con cui valorizzare il lavoro e tutelare il diritto ad averlo. Ciò consentirà di scambiarsi esperienze tra diversi Paesi e di apprendere le buone prassi aziendali che ciascuno potrà applicare nel proprio.
All’interno della Federazione ci saranno organismi professionali ad alta specializzazione che saranno presto in grado di creare un sistema di relazioni con l’ILO (International Labour Organization) e coinvolgere le professioni lavoristiche di altre nazioni.
Nel Consiglio direttivo sono entrati i rappresentanti di Corea del Sud, Giappone, Romania, Spagna e Canada.
“Ringrazio le delegazioni dei Consulenti del Lavoro di tutto il mondo che hanno partecipato al Festival del Lavoro 2019 e, nel corso del Summit internazionale, hanno riconosciuto a me e a tutti i Consulenti del Lavoro delle competenze specifiche in materia di lavoro” ha dichiarato Marina Calderone. “La nostra categoria è molto impegnata nella gestione del rapporto di lavoro regolare e da sempre promuoviamo il lavoro etico e dignitoso, rispettoso dei diritti fondamentali della persona. Con questo spirito, condiviso con le nostre professioni omologhe, impronteremo questo mandato”.