La piazza dei Cinque Stelle
Si intitola così la ricerca effettuata dal Censis sul Movimento che rappresenta la massima novità dell’arena politica ed elettorale italiana e dal 26 febbraio la principale espressione politica della nazione
L’indagine effettuata dal Censis è stata realizzata sui partecipanti alla manifestazione conclusiva della campagna elettorale, a Roma, il 22 febbraio 2013. I risultati, seppur parziali e limitato, permettono una prima comprensione della nuova importante formazione politica.
Il primo dato che emerge dall’analisi è che quasi tutti coloro che erano presenti alla manifestazione erano intenzionati a votare per il Movimento 5 Stelle e solo pochissimi si trovavano lì per curiosità, attratti dalla dialettica di Grillo. Una partecipazione impegnata dunque, soprattutto da parte dei trentenni e dei quarantenni presenti in piazza.
Lo studio del Censis evidenzia le caratteristiche sociali dei partecipanti e così le sintetizza:
- alto livello di istruzione, con il 29,1% di laureati e il 56% di diplomati;
- occupati per il 57,9%, disoccupati, in cerca di occupazione o in cassa integrazione per il 13,6%,
- studenti in gran parte universitari per l’11,6%, pensionati per il 10,4%, casalinghe per il 5,3%.
Fra gli occupati, la maggior parte degli intervistati ha un impiego a tempo indeterminato nella Pubblica Amministrazione (26,6%) o presso imprese private (30,6%). Ma era presente anche una buona porzione di lavoratori autonomi, professionisti, artigiani, commercianti e di imprenditori,
categorie che in complesso sono pari al 27,6%.
Fra chi lavora in forma precaria (l’11,2% degli intervistati) erano presenti dipendenti a tempo determinato o con contratto a progetto. Particolarmente elevata la quota di intervistati che hanno dichiarato di aver vissuto per un periodo all’estero (il 24,2%).
Durante l’inchiesta del Censis si è chiesto il motivo per cui si fosse fatta questa scelta politica: per i più giovani la risposta è stata la speranza che questa formazione politica possa offrire una possibile soluzione della crisi che sta attraversando il Paese (61,6%), mentre per il restante 38,4% è un’espressione di protesta. Resta forte infatti la delusione verso la politica tradizionale e la conseguente necessità di dare uno scossone a un sistema “marcio”, anche grazie a una significativa presenza in Parlamento di rappresentanti del Movimento in grado di mettere in difficoltà i politici tradizionali, giudicati inadeguati.
Altrettanta importanza riveste il programma politico diffuso in una serie di proposte specifiche. I principali veicoli informativi utilizzati dai votanti sono stati quelli del web.
Le motivazioni principali che hanno portato a scegliere di votare per il Movimento 5 Stelle per gli intervistati sono, nell’ordine:
- I candidati sono gente nuova e competente
- Vorrei che anche i politici si trovassero in difficoltà come me
- Grillo è un leader coinvolgente e una persona pulita
- Vorrei una significativa presenza in Parlamento
- E’ un movimento che fa partecipare i cittadini
- Bisogna dare uno scossone a un sistema marcio
- Condivido il programma
- Tutta la politica tradizionale mi ha deluso.
La base ideologica di partenza non è basata sull’asse destra/sinistra in quanto si tratta di un forte movimento di rottura del quadro politico preesistente. Il 48,6% degli intervistati nella piazza romana che dichiarano il voto per i Cinque Stelle si proclama estraneo a una collocazione politica definita con quello schema; un ulteriore 32,7% si dichiara di sinistra, un 7,9% di centro-sinistra; un 10% di destra o di centro-destra.
Si è anche valutato il comportamento avuto alle precedenti elezioni politiche del 2008: il gruppo più numeroso è formato da chi si era astenuto (27,5%), seguito da ex elettori del PD (25,3%); un segmento significativo è rappresentato da chi aveva votato per l’Italia dei Valori (14,5%) e per il Popolo della Libertà (10,5%). Quote minori riguardano la Sinistra Arcobaleno (5,0%) e la Fiamma Tricolore (2,1%).
Bisogna considerare che, pur essendo una manifestazione conclusiva, circa il 70% dei partecipanti
proveniva da Roma e dal Lazio e che per tale ragione risultano molto bassi i flussi provenienti dalla
Lega Nord.