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PWA: un networking femminile internazionale

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logo-pwaTenutasi a Roma l’Interactive Conference “Little Voices – Sales Academy 2012” organizzata dalla Professional Women Association. Condivisione di conoscenza professionale nel segno dell’internazionalità 

di Serena Selvarolo

Voglia di networking, di condivisione, di un confronto “amichevole” tra donne, professioniste di tutto il mondo, che si incontrano nella cornice della Capitale: questa la mission di Professional Women’s Association Rome.

pwaCarol Bourg, presidente in carica dell’associazione, spiega a Donna in Affari quali sono gli obiettivi dell’associazione, quali le azioni intraprese e i progetti che stanno per nascere. “La passione è quello che muove tutta l’organizzazione”, una profonda convinzione che fa di PWA un vero e proprio forum per dare l’opportunità a tutte le associate di trovare un supporto, un sostegno per aumentare la fiducia in se stesse soprattutto nel percorso professionale di carriera individuale.

La visione internazionale dell’associazione permette di far incontrare persone diverse tra loro che in comune hanno la voglia di mettersi in gioco per migliorare tutti gli aspetti della loro condizione di donna, madre, compagna, moglie e lavoratrice. A questo scopo, l’associazione organizza due incontri mensili:

  • il primo mercoledì di ogni mese l’appuntamento è con “PWA ConneXtion” aperitivi culturali con la partecipazione di ospiti importanti come artisti, scrittori e professionisti con il fine di scambiare opinioni e condividere idee;
  • il terzo mercoledì di ogni mese invece l’appuntamento è con le “Conference”, che si propongono di dare dei veri e propri strumenti di lavoro alle associate.

Il terzo mercoledì di novembre, ad esempio, la Conference si è intitolata “Little Voices – Sales Academy 2012”ed è stata tenuta da Adam James Brooks e Amanda Jane Dear. Si è trattato di un appuntamento interattivo sui temi del sales and marketing.
Entusiasmo, coinvolgimento e interattività alle basi dell’intervento di Brooks, che si è focalizzato nel dare istruzioni per approcciare, con il giusto spirito, il difficile mondo della vendita. Secondo Brooks, occorre fissare almeno tre obiettivi al mese e monitorarli costantemente per poi prendere nota del momento in cui si sono raggiunti, del perché ci si è riusciti, facendo cosa e quali sentimenti hanno suscitato.

Tre, secondo Brooks e Dear, sono anche le “key areas” che definiscono l’approccio con il cliente:

  1. People; 
  2. Performance; 
  3. Profitability.

E sempre tre sono le azioni cui un professionista delle vendite non può prescindere dall’intraprendere per avere successo:

  1. Continual transfer of knowledge; 
  2. Continual facilitation of that knowledge; 
  3. Manage and measure performance.

assemblea-pwaDurante la serata è stato inoltre presentato il nuovo progetto di PWA Rome che partirà a gennaio 2015: il Mentoring Program, un programma di nove mesi realizzato in partnership con la John Cabot University e la Rome Business School. L’obiettivo è di accompagnare un momento di passaggio importante nella vita di un’associata come, ad esempio, la scelta di una formazione superiore, un corso di alta specializzazione, oppure la conoscenza di quali passi fare per intraprendere o migliorare la propria carriera, il cambio di lavoro o anche la semplice realizzazione come persona. Il programma prevede l’assegnazione di una mentor a una mentee in una logica di partnership tra due persone che condividono esperienze simili o che lavorano in un campo affine.
Si tratta di una relazione di aiuto basata sulla fiducia e rispetto reciproci, con un focus su prospettive di carriera a lungo termine. Per la mentee i benefici possono includere la promozione più veloce e la crescita salariale, l’apprendimento personale e lo sviluppo delle competenze, una maggiore soddisfazione sul lavoro, un incremento della reputazione e della visibilità e infine un miglioramento dell’equilibrio del binomio lavoro/vita.

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