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Val d’Aosta: approvato il piano per la sicurezza sul lavoro

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Val d’Aosta: approvato il piano per la sicurezza sul lavoro

Il piano operativo per il 2011 approvato il 6 giugno contiene le proposte di intervento per il miglioramento della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, soprattutto nei settori più a rischio come l’edilizia, l’agricoltura e la metallurgia-siderurgia


Il comitato regionale di coordinamento in materia di sicurezza e salute sul luogo di lavoro è stato convocato dal Presidente della Regione, Augusto Rollandin, a seguito della conclusione delle ispezioni effettuate in tutta la Regione, che hanno portato alla luce i principali nodi da risolvere.
In Valle d’Aosta le imprese attive sono oltre 12 mila (dati Unioncamere-Movimprese dicembre 2009) di cui quasi 2 mila quelle agricole. Esse appartengono, nell’ordine, al comparto delle costruzioni (27%), a quello del commercio (22%), dei trasporti e dei servizi alle imprese (18%) e, via via a seguire, a quello degli alberghi e dell’industria manifatturiera.

Le imprese artigiane superano le 4 mila unità ed incidono per il 34% sul totale delle aziende attive. Oltre la metà delle imprese artigiane opera nel comparto delle costruzioni (54,6%), uno dei settori più a rischio di incidenti sul luogo di lavoro.
Secondo il rapporto annuale dell’INAIL sull’andamento infortunistico, nell’anno 2009 sono pervenute 2.321 denunce di infortuni. Nello stesso anno si sono verificate 5 “morti bianche”.

Anche se i numeri di infortuni sono calati rispetto al 2008, ciò è dovuto alla riduzione complessiva del lavoro, che ha interessato la popolazione di tutta la Regione e non solo al miglioramento delle condizioni di sicurezza.
Il 43,4% dei lavoratori della Regione sono donne ed ha riguardato quest’ultime il 32% degli infortuni sul lavoro, spesso conseguenza delle mansioni da loro svolte. Ad esempio il 42% degli infortuni degli incidenti al personale della Pubblica Amministrazione e Istruzione è accaduto a donne, che sono quelle occupano maggiormente questo tipo di posti lavorativi.

Nel 2010 sono state sottoposte a vigilanza i settori più a rischio e si è cercato di prevenire gli incidenti più frequenti, ed esattamente: le cadute dall’alto nei cantieri edili; gli infortuni in agricoltura; quelli durante la lavorazione dei metalli; le malattie professionali (in particolare quelle dell’apparato muscolo-scheletrico e i tumori professionali).

Per quanto riguarda l’edilizia, gli infortuni in Val d’Aosta nel 2010 sono stati 281. Le ispezioni hanno riguardato 390 cantieri su 1737. 111 imprese sono risultate non a norma, soprattutto per la mancanza di protezioni dalle cadute dall’alto.

Nel comparto agricolo si sono verificati 3 incidenti mortali nel 2009 e 1 nel 2010. Tre incidenti mortali hanno riguardato il ribaltamento di trattori guidati da persone non dipendenti (hobbisti o familiari di coltivatori diretti).
La gravità degli incidenti ha fatto sì che durante la riunione di approvazione del Piano, si discutesse del progetto “Sicurezza nell’uso delle macchine agricole” che prevede la realizzazione di corsi di formazione che permettano ai partecipanti di aumentare le proprie competenze nell’uso dei trattori (troppo spesso soggetti a ribaltamento dovuto all’imperizia dei guidatori), anche grazie all’utilizzo di un simulatore di ribaltamento.

Secondo il piano di sicurezza approvato occorrerà continuare con l’opera di prevenzione iniziata l’anno precedente e in particolare:

  • – associare ad una strategia di “lotta” agli infortuni gravi, e nei settori a maggior rischio, un approccio tale da coinvolgere il maggior numero di lavoratori e mirato ad elevare ovunque i livelli di prevenzione e protezione;
  • – adottare una metodologia di rete e di sistema, attraverso il coinvolgimento di tutti gli Enti e le parti in causa e la ricerca di linee di intervento, forti e condivise, sulle quali siano responsabilizzati tutti i soggetti ognuno per la loro parte;
  • – accompagnare la lotta agli infortuni e alle malattie professionali con una politica di promozione della cultura della sicurezza in tutti i soggetti e in tutti gli ambiti, per assicurare il miglioramento dell’impatto sulla salute delle condizioni di lavoro in generale;
  • – affiancare alla prevenzione dei rischi lavorativi, interventi di promozione della salute.

Allegati

pdf Sicurezza-uso-trattrici-agricole.pdf

pdf Sicurezza-lavoro-VDA.pdf

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