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Terra Futura 2012: costruire la sostenibilità nel quotidiano

terra futura 2012 - presentazione

Terra Futura 2012: costruire la sostenibilità nel quotidiano

“Lavoriamo per il futuro. Lavoro, sostenibilità ed equità”. Questo il titolo della nona edizione di “Terra Futura”, la mostra convegno internazionale delle buone pratiche di sostenibilità ambientale, in programma dal 25 al 27 maggio a Firenze, alla Fortezza da Basso, ad ingresso gratuito. La sostenibilità alla portata di ciascuno: le modalità illustrate in 600 aree espositive e 280 appuntamenti culturali.

Il lavoro al centro: per uscire dalla crisi e per creare un mondo a misura d’uomo. E’ questo il tema della mostra annuale “Terra Futura”, dedicata alle buone pratiche in materia ambientale, economica e sociale.

Tre giornate per riflettere e per formulare richieste e proposte concrete per uscire dalla crisi e per ricostruire il sistema economico-produttivo. Un’iniziativa per prefigurare e progettare il mondo che vorremmo e che possiamo iniziare da subito a costruire, portando la sostenibilità nel nostro vivere quotidiano.

Andrea Baranes – Presentazione Terra Futura

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Promossa dalla Fondazione culturale Responsabilità etica per il sistema Banca etica, Regione Toscana e Adescoop-Agenzia dell’economia sociale, Terra Futura 2012 si avvale dell’apporto dei partner Acli, Arci, Caritas Italiana, Cisl, Fiera delle Utopie concrete e Legambiente.

Uno degli effetti della crisi è la perdita di valore del lavoro, della sua funzione sociale e culturale; un tempo l’attività lavorativa rappresentava uno dei maggiori fattori di realizzazione di sé dell’individuo, al di là del fattore economico.  E’ importante, quindi, restituire senso e dignità al lavoro di ciascuno e promuovere quella che gli organizzatori chiamano “riconversione-conversione ecologica e sociale dell’economia”.

“La finanza purtroppo è nuovamente, totalmente al centro dell’attenzione” ha detto Andrea Baranes, presidente della Fondazione culturale Responsabilità etica alla presentazione di Terra Futura 2012 presso la Federazione nazionale della stampa italiana a Roma. “I titoli dei giornali continuano a parlare di spread e di cosa servirebbe per ridare fiducia ai mercati, come se la finanza fosse più importante dell’economia reale. Sembra che il tema del lavoro, quello sociale e quello ambientale, siano marginali rispetto alla finanza e ai conti pubblici;  le istituzioni europee e internazionali chiedono alle lavoratrici e ai lavoratori di pagare il conto della crisi. Terra Futura vuole invertire quest’ottica e chiede che la priorità dell’agenda politica sia il lavoro e che la finanza torni ad essere un mezzo a servizio dell’economia reale. Chiede, inoltre, che il sistema metta al primo posto la persona e i suoi diritti, nel rispetto della sostenibilità ambientale. Noi vogliamo dimostrare come diverse soluzioni siano possibili non solo in linea teorica, ma anche nel quotidiano e sono moltissimi i settori nei quali questi criteri vengono applicati.”

Le buone pratiche di produzione, lavoro e consumo già sperimentate nei territori, saranno illustrate nel corso della manifestazione in una vasta rassegna espositiva, che sarà articolata in tredici sezioni tematiche, tra le quali quelle della tutela dell’ambiente, della finanza etica, dell’agricoltura biologica, del consumo critico. Ed ancora: edilizia e mobilità sostenibili, turismo responsabile, welfare, impegno per la pace, solidarietà sociale, cittadinanza attiva e partecipazione.

Fitto il programma culturale, con testimonianze, seminari, dibattiti e convegni. Terra Futura 2012 propone, inoltre, workshop e laboratori, per far sperimentare ai visitatori come sia possibile declinare la sostenibilità a partire dal quotidiano di ciascuno. Oltre 5 mila gli enti rappresentati, moltissimi i relatori e gli invitati, tra cui i ministri dell’Ambiente, Corrado Clini, e dello Sviluppo economico, Corrado Passera. Sarà presente inoltre Vandana Shiva, la scienziata indiana, attivista e scrittrice, considerata la più autorevole teorica dell’ecologia sociale, che ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo impegno nel raggiungimento della giustizia sociale e nel promuovere l’affermazione sociale delle donne nei paesi in via di sviluppo.

“Per noi il lavoro è un bene primario, come l’aria, come l’acqua o la vegetazione, invece è diventato un bene di scambio e c’è chi pensa di poterne disporre liberamente.  Nel caso della riforma dell’articolo 18, ad esempio, la vera questione non è la modifica relativa all’onere della prova. Il primo articolo della nostra Costituzione  sancisce il lavoro come elemento identitario delle persone, ed è questo che si intende oggi mettere in discussione. A pagare sono soprattutto le donne, che devono fare i conti, tra l’altro, con la conciliazione tra lavoro e famiglia.” A sottolinearlo è stata Bruna Massa, segretaria regionale di Fiba Cisl Toscana.
Presentazione Terra Futura

“È l’anno in cui possiamo rilanciare il lavoro legato all’economia reale, da considerare in senso etico. Le giovani generazioni devono capire che il lavoro è anche sacrificio, che non si può guadagnare sulla pelle degli altri” ha detto Roberto Museo, consigliere di amministrazione di Banca Popolare Etica, che ha messo in evidenza l’urgenza di ripensare il modello economico e finanziario su presupposti diversi da quelli che hanno condotto alla crisi. Banca Etica ha promosso la campagna “Non con i miei soldi”, in merito alla quale è in programma un dibattito a Terra Futura con i rappresentanti di altre campagne sul tema della riforma dei mercati finanziari che, a livello internazionale, utilizzano internet come leva di diffusione e di partecipazione: da Occupy Wall Street e Occupy Chicago negli Stati Uniti a Move your money in Inghilterra.

A Terra Futura sarà presente Legambiente. “Occorre trovare delle alternative, che sono oramai delle scelte obbligate” ha precisato Maurizio Gubbiotti, coordinatore della segreteria nazionale di Legambiente. “La riconversione del modello di sviluppo non può più essere rimandata.  C’è un intreccio fortissimo tra questioni ambientali e questioni sociali. Quando parliamo di riconversione ecologica ci riferiamo a numeri importanti:il 24% dell’elettricità è prodotta oggi da rinnovabili e il 26,6% dei consumi energetici è soddisfatto da fonti rinnovabili”. Al 2020, secondo Gubbiotti, saranno 250 mila i posti di lavoro in più grazie alle rinnovabili e ben 600 mila nei settori collegati all’efficienza energetica e alla ristrutturazione edilizia.

Tra i progetti speciali di Terra Futura vi sono la Borsa delle Imprese responsabili, iniziativa dedicata a tutti gli attori di sistema (pubblico, privato eticamente orientato e non profit) e Terra Futura per la Scuola.
Daniela Delli Noci

 

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