Geotermia Toscana

Un patto per la geotermia

Un ambizioso progetto in Toscana coinvolge pubblico e privato. Il mondo imprenditoriale rappresentato da colossi come GE Oil&Gas e Ansaldo

Grazie a un accordo sottoscritto nella sede della Regione Toscana, il Consorzio dei Comuni delle aree geotermiche toscane (Cosvig, in sigla) acquisterà dall’Enel per dieci milioni di euro il laboratorio avanzato per i test sui combustori  per turbogas localizzato a Sesta, in provincia di Siena, poco lontano dal più noto sito di Larderello.

Si tratta di uno dei quattro centri d’eccellenza dedicati alla sperimentazione di questo tipo in funzione in Europa. Un Centro Enel che rischiava la chiusura e che oggi sarà utilizzato da gruppi del calibro di GE Oli&Gas-Nuovo Pignone e Ansaldo Energia. Sono i capisaldi di un’intesa appena siglata dal Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, da quello di Nuovo Pignone spa, Massimo Messeri, dal responsabile ricerca Enel, Sauro Pasini, dal presidente del CdA del Consorzio dei Comuni per lo sviluppo delle aree geotermiche, Piero Ceccarelli, dal vicepresidente di Ansaldo Energia, Daniela Gentile, e dal direttore del Dipartimento di scienze fisiche e tecnologiche del Cnr Massimo Inguscio.

L’accordo raggiunto apre una nuova epoca per questo laboratorio d’eccellenza, che passerà sotto la direzione del Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche per dieci milioni di euro, uno all’anno, sotto forma di “sconto” dai diciassette milioni che Enel paga per lo sfruttamento geotermico in Toscana. La Regione Toscana inoltre sosterrà, attraverso fondi propri, investimenti per 5 milioni di euro nei prossimi due anni per l’adeguamento tecnologico e strutturale dell’area.
Un’operazione complessa, possibile grazie ad una serie di tasselli che si sono accordati tra loro ed in particolare alla disponibilità di un colosso come General Electric-Nuovo Pignone a continuare ad investire sulla Toscana: basti pensare che entro il 2017 GE investirà sulla Toscana ben 105 milioni di euro con la previsione di assumere diverse centinaia di figure professionali. “Le tecnologie che verranno provate nel laboratorio di Sesta saranno vitali per il successo degli investimenti tecnologici che impegnano la nostra società a sostegno della propria strategia di crescita” ha detto Massimo Messeri, presidente di Nuovo Pignone spa.

Toscana Geotermia

In funzione dal 1996, il laboratorio di Sesta, realizzato da Enel per effettuare test sui propri impianti di produzione energetica, ha assorbito nel tempo importanti investimenti, richiamando anche l’interesse di vari produttori di bruciatori e turbine a gas. Qualche mese fa, a maggio 2013, la Regione Toscana, firmando un accordo con Enel per lo sviluppo delle aree geotermiche, ha voluto creare le condizioni per l’attivazione di un polo tecnologico nel settore energetico, di cui l’impianto di Sesta rappresenta un primo tassello tangibile.

“Siamo di fronte ad una scelta di caratura internazionale, ad un vero e proprio intervento di politica industriale” ha affermato il Presidente della Regione, Enrico Rossi. “Si tratta di un’operazione di sistema pubblico-privata che consente rilevanti investimenti per l’innovazione tecnologica. Già oggi alcune multinazionali usufruiscono del laboratorio che, opportunamente rilanciato, è in grado di attrarre altre prove a beneficio dell’economia locale e regionale. Diventerà una piattaforma tecnologica al servizio di più settori e capace di reggersi sulle proprie gambe, sviluppando anche la ricerca grazie al coinvolgimento del Cnr e degli atenei toscani”.

Per Daniela Gentile, dirigente responsabile della ricerca e sviluppo di Ansaldo Energia, “la collaborazione sancita dal protocollo di intesa riguarda le attività di sperimentazione dei sistemi di combustione e consentirà ad Ansaldo Energia, la più grande azienda in Italia e una delle principali al mondo per la fornitura, l’installazione e la manutenzione di impianti e componenti per la generazione di energia, che si avvantaggia della struttura sperimentale da oltre quindici anni, di proseguire e potenziare le attività di innovazione delle tecnologie di combustione, basilari per lo sviluppo delle nuove generazioni di turbine a gas. In particolare l’azienda conta di conseguire significativi passi avanti nella progettazione di sistemi di combustione per turbine a gas di nuova generazione e Sesta rappresenta il punto di arrivo del lungo percorso di progettazione di tali sistemi”.

“L’area sperimentale di Sesta” ha detto Sauro Pasini, Responsabile Ricerca Enel “è una delle principali infrastrutture esistenti al mondo per il test in piena scala dei combustori per turbogas, con un range estremamente ampio di combustibili. Fino al 2000 è stata utilizzata per testare e mettere a punto i combustori per il parco macchine di Enel, successivamente è stata messa a disposizione dei maggiori costruttori internazionali di turbogas per verificare le prestazioni dei nuovi prototipi prima della loro immissione nel mercato. Adesso, grazie all’accordo sottoscritto con la Regione e con i soggetti privati e pubblici, questo laboratorio si candida a diventare a tutti gli effetti un punto di riferimento a livello planetario per le sperimentazioni nei settori del power e dell’oil&gas, con elevati standard di innovazione tecnologica”.

Allegati

pdf Scheda-Tecnica-SESTA.pdf

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