I tagli alla scuola: centinaia di dirigenti scolastici perderanno il posto
Presidi e dirigenti amministrativi mandati a casa. Dal prossimo inizio anno scolastico, il primo settembre, saranno molti gli istituti scolastici che non potranno riprendere il proprio ruolo lavorativo. L’ANIEF ricorre per cercare di salvarne 1.100
Evitare le spese va bene, ma solo se questo non finisce per dequalificare l’istruzione pubblica, dicono i rappresentanti dell’Anief, l’associazione professionale sindacale costituita da docenti e ricercatori in formazione, precari e di ruolo per la tutela e la valorizzazione dei professionisti dell’istruzione e della ricerca nata allo scopo di salvaguardare e migliorare la Scuola e l’Università pubblica.
L’associazione sindacale ricorrerà contro il provvedimento governativo allo scopo di salvare gli oltre 1.100 dirigenti scolastici e direttori dei servizi generali e amministravi (DSGA) che stanno per perdere il posto a causa dei ben noti tagli alla spesa pubblica.
Secondo il decreto ministeriale n.55 che alleghiamo all’articolo, firmato questa estate dal Ministro dell’Istruzione, alcune Regioni avranno quasi la metà delle proprie scuole senza una presidenza.
Il presidente dell’ANIEF, Marcello Pacifico, dichiara: “pensare che un numero così alto di istituti possa essere affidato a dei reggenti, spesso nemmeno remunerati per il carico di lavoro aggiuntivo loro imposto d’ufficio, rappresenta un motivo di sicura disfunzione scolastica e di irregolarità dell’attività didattica e amministrativa. Inoltre, il numero di scuole coinvolte in questa operazione di dequalificazione dell’istruzione pubblica è altissimo: saranno almeno 3.000 gli istituti, infatti, che nel corso dell’anno scolastico 2012/13 si ritroveranno con i loro dirigenti e i Direttori dei servizi generali e amministrativi a dover dosare tempo e energie per operare anche sulle altre sedi assegnategli dall’Ufficio Scolastico Regionale senza possibilità di replica”.
Secondo l’Anief, nel confronto tra Stato e Regioni che ha portato al recente accordo nazionale non sembra avere avuto alcun peso la nullità della cancellazione dei posti di lavoro (derivante dal dimensionamento) attraverso l’articolo 19 (che alleghiamo all’articolo), comma 4, del D.L. 98/2011(Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria), convertito con modificazioni dalla Legge 111/2011, dichiarato incostituzionale il 4 giugno scorso dalla Consulta.
Il sindacato Anief ha mantenuto aperti i termini per presentare ricorso contro la normativa che ha dato seguito al dimensionamento scolastico, “obbligando l’amministrazione a privare di dirigente e Dsga in tutti quei casi in cui le iscrizioni degli studenti non superino quota 600 (400 nei casi di istituti situati in zone di montagna o nelle piccole isole)” fino al 10 luglio. L’Anief ha accettato le adesioni ai ricorsi contro la riduzione della rete scolastica italiana (con tantissimi istituti chiusi o accorpati) presentate da parte di ogni dirigente scolastico o Dsga costretto a perdere il proprio posto di lavoro.
Allegati
Art19-DL98-2011.pdf
DM55-DirigentiScolastici-2012-2013.pdf