I dati sul turismo in Toscana nel 2012
Divulgati i dati sull’andamento del turismo in Toscana che indicano le prospettive che si aprono in questo settore – da sempre considerato tra i più importanti della Regione
Il boom delle prenotazioni online e del turismo “fai da te”, lo sfioramento della quota 50% del turismo estero, le ricerche su Google map e lo studio di prodotti turistici innovativi per aumentare la competitività. Queste le principali informazioni relative alla ricerca condotta da CTS su incarico di Toscana Promozione nell’arco degli ultimi tre mesi estivi.
Una perdita di turisti interni compensata però dall’aumento di quelli provenienti dall’estero, ha comportato, nonostante la crisi generale, un andamento negativo con una flessione totale del 3% rispetto al 2011 – annata eccezionale per il turismo toscano – ma sempre superiore rispetto al 2010. Per questa ragione Cristina Scaletti, l’assessora al turismo, ha dichiarato, nel presentare i dati della stagione turistica, “non è il momento di scaricare colpe o piangerci addosso, ma di lavorare e di difendere con le unghie e con i denti il ruolo di leader turistico che la Toscana si è conquistato. È il momento di tirare fuori il coraggio, per studiare prodotti nuovi e trovare idee convincenti attraverso un confronto a 360 gradi tra noi. L’obiettivo è uno solo: migliorare la competitività della Toscana”.
Un dato importante, dal quale si può partire per “riprendere punti” è quella rappresentato dalla vera novità di questa stagione: il fai da te, la voglia di organizzarsi da soli. Questo tipo di turismo è stato un vero e proprio boom: si è passati dal 58% delle prenotazioni online del 2011 al 63,7% di quest’anno. Un dato non positivo naturalmente per le agenzie viaggi e i tour operator, che hanno assistito a un calo delle prenotazioni pari al 10% nel trimestre estivo. Un dato correlato è quello relativo al web: la Toscana si conferma la prima meta richiesta su Google maps.
Sono i segnali più importanti di questa stagione turistica delicata e complessa, che devono essere studiati con attenzione al fine di costruire le strategie per il settore turistico toscano di domani.
L’aspetto che va esaminato con più cura è il quadro economico e sociale che si è creato in Italia.
Nel nostro Paese nel secondo trimestre del 2012, tenuto conto dell’inflazione, il potere di acquisto delle famiglie si è ridotto dell’1,6% rispetto al trimestre precedente e del 4,1% rispetto al secondo trimestre del 2011, il dato peggiore dal 2000.
Nei primi sei mesi del 2012, nei confronti dello stesso periodo del 2011, l’Istat rileva anche che il potere d’acquisto ha registrato una flessione del 3,5%. La propensione al risparmio delle famiglie italiane, misurata al netto della stagionalità, è stata pari all’8,1% (dato peggiore dal 1999), con una diminuzione di 0,6 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 0,5 punti percentuali rispetto al corrisponde trimestre del 2011.
Così non sorprende scoprire che il numero degli italiani in vacanza è sceso del 22,2% e che solo un italiano su tre è andato in vacanza, come afferma Federconsumatori.
L’Osservatorio nazionale per il turismo conferma che nei prime sei mesi di quest’anno, rispetto allo stesso periodo del 2011, si è registrato un calo del 5,6% di arrivi, del 6,9% delle presenze, ma per il turismo estero il dato è invece positivo, con un aumento dell’1,6% e con la Toscana che registra le performances migliori.
“Oggi conta soprattutto preparare il futuro, con un occhio attento alle mutevolezze del mercato” afferma Alberto Peruzzini, responsabile del settore turismo di Toscana Promozione. “E qui c’é da dire che occorre certamente dedicare un’attenzione particolare al recupero di quote del mercato domestico. Attraverso la campagna Progetto Paese Italia investiremo 500mila euro del budget di Toscana Promozione; un adeguamento, o meglio un aggiornamento della campagna Voglio Vivere così, per restituire competitività a quei comparti più sensibili alla domanda interna”.
Nel frattempo continuerà la “conquista” dei Paesi Bric (i Paesi in via di sviluppo), che rappresentano un mercato in evoluzione, attraverso lo strumento rivelatosi vincente del cosiddetto turismo esperienziale.
Un altro passo per sviluppare sempre di più il turismo è quello legato ai grandi eventi (come ad esempio i grandi concerti musicali): “varrà pur qualcosa se possiamo utilizzare 7 milioni di euro statali su quattro progetti di eccellenza che riguardano il segmento congressuale, l’innovazione, gli Etruschi e e la Via Francigena” ha detto l’assessora Scaletti. “Tutte le nostre forze migliori stanno lavorando a costruire prodotti competitivi e sinergici, come dimostra il successo di Vetrina Toscana; pubblico e privato uniti nello stesso sforzo di promozione del nostro territorio”.
Seppure questa estate 2012 abbia visto un forte calo degli italiani, è altresì vero che è aumentato l’appeal della Toscana sui mercati esteri, al quale si è aggiunto un boom di vacanze last minute. Questi fattori hanno così compensato almeno in parte il calo di richieste turistiche e spento timori dovuti alle stime negative precedenti. A seguito delle ricerca appena realizzata sull’ultimo trimestre, le stime del Centro Studi Turistici, sulla base delle indicazioni di 1299 imprese regionali, fissano a -3.9% la contrazione del flusso turistico nel trimestre giugno-agosto.
La causa principale del risultato è attribuibile al perdurare della crisi economica in Italia e in Europa, solo parzialmente contrastata dalle iniziative promozionali delle imprese. La minor disponibilità economica ha ridotto la durata della vacanza e ha spinto i turisti a selezionare destinazioni e servizi, scegliendo sulla base dell’economicità delle proposte.
Il periodo si è caratterizzato per il forte calo degli italiani, stimati al -8.2% (circa 990 mila presenze in meno), a differenza degli stranieri che hanno segnato il +0.8% (85 mila presenze in più), portando per la prima volta la quota del mercato estero al 50% del movimento complessivo.
I dati più negativi sono stati rilevati per il mese di giugno, mentre nella seconda metà di luglio si è registrato qualche segnale di ripresa e il recupero è poi proseguito per tutto il mese di agosto, soprattutto nelle due settimane centrali, con la saturazione di molte strutture.
Nonostante il calo generale del trimestre, e dopo il record storico delle presenze turistiche del 2011, i dati a consuntivo dovrebbero riportare la Toscana al di sopra dei livelli registrati nello stesso periodo del 2010.
Dall’indagine emergono risultati di diminuzione per tutte le tipologie ricettive, ma la sensazione è che abbiano retto meglio le imprese che hanno saputo formulare proposte specifiche per il mercato estero e in generale per i consumatori a minor disponibilità di reddito.
I dati comparto per comparto
Comparto alberghiero: segna il -4.9% (-10.7% di italiani e +0.9% di stranieri), l’extralberghiero il -3.4% (-6.5% di italiani e +0.9% di stranieri) e l’agriturismo il -2.5% (-7.5% di italiani e -0.1% di stranieri). Risultati negativi anche per le diverse tipologie di risorse.
Balneare: dopo un giugno e la prima metà di luglio decisamente sottotono, segnali di ripresa sono stati registrati a stagione inoltrata, con il maggior afflusso soprattutto nei week end. La Costa nel complesso segna il -4.8%. Il calo degli italiani (-7.7%) è stato parzialmente compensato dalla crescita degli stranieri (+3.1%). Tra le nazionalità in aumento si segnalano: Svizzera, Olanda, Francia, Paesi Scandinavi, Russia, Paesi dell’Est. Ad eccezione della Costa degli Etruschi, che dovrebbe attestarsi sulla stabilità, tutte le altre aree riportano flessioni più o meno significative, in particolare l’Arcipelago e la Costa Apuana.
Termale: al -10.9% degli italiani si è contrapposto il +2.5% di stranieri, grazie soprattutto ai russi e alla provenienze dei paesi dell’Est, con un dato complessivo stimato al -4%.
Montagna: sicuramente favorita dalle frequenti ondate di calore. Se in termini di presenze si registra una forte diminuzione degli italiani (-8.2%), promettente risulta invece il trend degli stranieri (+2.9%), che portano il dato complessivo al -3.6%. Tra le nazionalità in crescita i tedeschi, gli svizzeri, gli scandinavi, gli olandesi, i Paesi dell’Est e gli israeliani.
Campagna/Collina: l’unica tipologia di offerta, insieme alle aree ad “Altro interesse”, dove si registra una diminuzione sia degli italiani (-6.2%) sia degli stranieri (-1.8%), anche se il risultato finale si attesta al -2,9%. Il maggior interesse è stato manifestato da austriaci, scandinavi, olandesi, belgi, francesi, ma anche russi e paesi dell’Est.
Città d’arte e Culturale: in flessione del -2.1%, con un leggero aumento degli stranieri (+0,6%) e una netta diminuzione degli italiani (-9.3%). In aumento olandesi, francesi, russi, Paesi dell’Est, e i Paesi Bric.
Anche settembre dovrebbe segnare un trend negativo (-2.2%), nonostante il forte incremento dei flussi registrati nelle prime due settimane, in particolare sulla Costa. Le tipologie di offerta con gli andamenti migliori risultano gli hotel a 4/5 stelle (-0.5%) e l’extralberghiero (+0.2%).
I risultati definitivi di settembre, insieme a quelli già acquisiti del periodo giugno – agosto e ai primi cinque mesi dell’anno, potrebbero far archiviare il periodo gennaio-settembre 2012 intorno al -2%.