Occupazione femminile in Toscana
Una tavola rotonda analizza i dati del primo semestre 2012 e studia il ruolo di enti, mondo dell’impresa e della programmazione europea
In Toscana la disoccupazione femminile alla fine del primo semestre 2012 sfiora il 10% (9,7), a fronte del 6,7% di quella maschile. Il tasso di occupazione è invece pari al 54,8% (era del 56,2% nel 2008). Sono alcuni dei dati dibattuti nel corso del convegno su “L’occupazione femminile in Toscana”, promosso dall’autorità di gestione del Fondo Sociale Europeo (Por Fse 2007-2013).
Guardando il dato con più profondità, ci si accorge che la crescita del tasso di disoccupazione è più forte per gli uomini (+108,4% dal 2008) rispetto a quello femminile (+35,9%). Un dato facilmente interpretabile in considerazione del fatto che il settore industriale, fortemente penalizzato dalla crisi, vede una massiccia, se non esclusiva, presenza maschile a dispetto di quella femminile. Considerando infine l’occupazione, nel primo semestre del 2012 quella femminile è cresciuta, seppur di poco (si parla di un +0,7%), mentre quella maschile è in leggero calo (-0,3%). Il mercato del lavoro femminile torna insomma ad essere in quale modo dinamico. Un punto dal quale partire per programmare politiche di sviluppo e di sostegno al lavoro che guardino con lungimiranza al mondo femminile.
Interviste ad Antonella Mansi, vice presidente Confindustria, e a Gianfranco Simoncini, assessore regionale al lavoro |
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Nel corso della tavola rotonda – che ha coinvolto anche rappresentanti del mondo della ricerca, delle istituzioni e delle parti sociali – si sono ricordate alcune iniziative promosse dall’amministrazione regionale a sostegno dell’occupazione e dell’imprenditoria femminile. Tra queste, i voucher di conciliazione e i buoni servizio per la prima infanzia, che, oltre a ridurre le liste di attesa per gli asili nido, hanno consentito a tante madri di accedere al servizio a tariffe agevolate.
Sul fronte degli incentivi all’occupazione (come i contributi alle aziende per l’assunzione di donne over 30, laureati, dottori in ricerca, stabilizzazioni, lavoratori in mobilità o prossimi alla pensione) nel 2011 hanno usufruito degli incentivi 1133 donne.
A queste si sono aggiunte le agevolazioni per chi assume persone svantaggiate, con un bando partito da qualche mese e che ha già coinvolto 25 donne.
Relativamente ai finanziamenti previsti dalla legge sull’imprenditoria, le richieste da parte di donne sono state 571, di cui 249 già autorizzate.
Agnese Fedeli