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Unione Europea: più fondi per studenti e scienziati

Giovani in partenza

 

Che cosa accadrà se gli Stati membri non colmeranno il deficit?

L’attuazione del programma Apprendimento permanente sarà compromessa se gli Stati membri e il Parlamento europeo non accetteranno di iscrivere nel bilancio stanziamenti supplementari. I primi a subirne le conseguenze saranno i progetti di cooperazione che interessano le scuole, gli adulti e la formazione professionale, e non sarà possibile versare agli studenti Erasmus e ai tirocinanti Leonardo da Vinci borse dell’ammontare previsto. Se i finanziamenti continueranno a essere insufficienti, in alcuni casi potrebbero essere a rischio anche gli stipendi del personale delle agenzie nazionali
La situazione dovrebbe in un primo tempo migliorare nel 2013, quando saranno disponibili i fondi del nuovo bilancio annuo. La Commissione ha proposto di stanziare l’anno prossimo per il programma Apprendimento permanente 1,14 miliardi di euro, dei quali circa 490 milioni sarebbero destinati alle borse Erasmus per gli scambi di studenti e personale. Poiché però una parte di questo bilancio sarà utilizzata per coprire il saldo negativo di quest’anno (almeno 180 milioni), già verso metà dell’anno i fondi saranno esauriti e i problemi saranno anche più grossi.

Quale parte del bilancio dell’UE è destinato al programma Apprendimento permanente?

Il bilancio totale dell’UE per il periodo 2007-2013 è stato di 975 miliardi di euro a prezzi correnti. Al programma Apprendimento permanente sono stati destinati 7 miliardi, cioè lo 0,71%. L’attuale deficit per questo programma ammonta a circa 180 milioni.

Il bilancio totale dell’UE proposto per il periodo 2014-2020, a prezzi correnti, è di 1.156 miliardi e per il futuro programma Erasmus la dotazione proposta è di 19 miliardi, l’1,64% del totale.
Quanto spende l’Unione europea per il programma Erasmus e come sono distribuiti i fondi?
Per il periodo di programmazione in corso (2007-13) sono stati destinati al programma Erasmus 3,1 miliardi di euro. Per il 2012 lo stanziamento è di 480 milioni e la stima per il 2013 è di 490 milioni. Questa cifra corrisponde allo 0,35% circa del bilancio dell’UE. Durante l’anno accademico 2012-2013 il numero degli studenti che dal varo del programma, 25 anni fa, hanno usufruito delle borse Erasmus toccherà i 3 milioni.
L’UE eroga annualmente fondi alle agenzie nazionali dei 33 paesi partecipanti. Le agenzie nazionali sono responsabili dell’organizzazione degli inviti a presentare proposte e della firma degli accordi di sovvenzione con università, scuole e altre istituti di istruzione dei rispettivi paesi. Gli studenti presentano la domanda di una borsa Erasmus tramite un’università del loro paese, che provvede al pagamento.
La dotazione complessiva Erasmus per la mobilità degli studenti e del personale è suddivisa tra i diversi paesi sulla base dei seguenti criteri:
Popolazione: numero di studenti, laureati e docenti dell’istruzione superiore (livelli 5 e 6 della classificazione internazionale tipo dell’istruzione, ISCED). I dati sono forniti da Eurostat.
Costo della vita e distanza tra le capitali: utilizzati come fattori correttivi applicati al fattore popolazione.
Indicatore di performance passata: calcolato sulla base del numero di studenti e di personale che hanno trascorso un periodo all’estero in passato (secondo gli ultimi dati disponibili).
Quasi il 90% del bilancio di Erasmus è investito nella mobilità degli studenti e del personale. Erasmus finanzia anche progetti e reti di cooperazione, che rappresentano circa il 4% del bilancio, gestiti centralmente dall’agenzia esecutiva Istruzione, audiovisivi e cultura (EACEA) a Bruxelles.

In che modo è determinato l’importo mensile della borsa?

Le borse Erasmus sono destinate a coprire una parte dei costi aggiuntivi del soggiorno all’estero e del viaggio. Gli studenti Erasmus non pagano tasse di iscrizione all’istituto che li ospita all’estero.
In ciascun paese le agenzie nazionali distribuiscono i fondi di cui dispongono agli istituti di istruzione superiore. Un’agenzia nazionale può decidere di assegnare borse di importo più elevato a un minor numero di studenti (come nel caso, ad esempio, della Bulgaria, di Cipro e della Turchia) o borse di importo minore a un maggior numero di studenti (come ad esempio in Francia e Italia), ma deve rispettare il massimale fissato dalla Commissione europea per ogni paese di destinazione (cfr. la Guida del programma d’azione per l’apprendimento permanente).
L’agenzia nazionale assegna i fondi agli istituti sulla base di criteri quali gli importi richiesti o i risultati ottenuti in passato. L’istituto può poi stabilire l’importo mensile esatto della borsa concessa agli studenti (e l’importo settimanale o giornaliero versato al personale) entro i limiti fissati dall’agenzia nazionale, che variano da paese a paese.
L’importo mensile della borsa dipende dal paese di destinazione e dal tipo di mobilità. Ad esempio, le borse per i tirocini sono in generale più elevate di quelle per i periodi di studio all’estero. Le agenzie nazionali possono concedere borse di importo più elevato a studenti in condizioni socio-economiche svantaggiate.
Varie fonti nazionali, regionali e locali di cofinanziamento possono integrare le borse Erasmus dell’Unione europea.
Nel 2010-2011 l’importo medio mensile della borsa per la mobilità degli studenti era compreso tra i 133 euro per gli studenti spagnoli e i 653 euro per gli studenti di Cipro.
La media per l’insieme dei paesi era di 250 euro.

Come si fa per chiedere una borsa Erasmus?

Il programma Erasmus è aperto a tutti gli studenti di istituti di istruzione superiore in possesso di una carta universitaria Erasmus dei 33 paesi partecipanti (i 27 Stati membri dell’UE, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Turchia, Croazia e Svizzera). La maggior parte degli istituti di istruzione superiore europei – più di 4 000 – hanno sottoscritto la Carta universitaria Erasmus.
Per candidarsi a una borsa Erasmus per un periodo di studio o un tirocinio bisogna anzitutto rivolgersi all’Ufficio per le relazioni internazionali dell’istituto d’origine e stipulare un contratto di studio o di apprendimento prima del periodo di mobilità. Il contratto, in cui è definito il programma che lo studente seguirà durante il suo periodo di studio o tirocinio, deve essere approvato e firmato dall’istituto di provenienza, dall’istituto o dalla società ospitante all’estero e dallo studente. Questo semplifica e garantisce il pieno riconoscimento accademico da parte dell’istituzione di origine del lavoro svolto in modo soddisfacente durante il periodo Erasmus.

Laura Carmen Paladino

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