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Microcredito per lavoratori toscani

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Microcredito per lavoratori toscani

Siglato un accordo tra banche e Regione Toscana per aiutare migliaia di lavoratrici e lavoratori in difficoltà economica a superare la fase di crisi. Aperto un fondo annuo di 5 milioni di euro che durerà tre anni

Potranno richiedere i prestiti personali, da 3.000 euro ciascuno, quei lavoratori che da mesi non ricevono uno stipendio. Hanno aderito all’iniziativa undici banche alle quali ci si potrà rivolgere per fronteggiare le necessità più impellenti.

Avranno diritto al prestito i dipendenti residenti in Toscana che da almeno due mesi non ricevono lo stipendio o che sono in attesa di percepire gli ammortizzatori sociali (ad esempio la Cassa Integrazione) purché siano o gli unici portatori di reddito in famiglia o siano in una situazione familiare in cui entrambi i coniugi non abbiano ricevuto stipendio e dunque abbiano gli stessi requisiti per accedere al prestito.

I 3mila euro potranno essere restituiti a rate mensili nell’arco di 3 anni, di cui nel primo anno solo gli interessi e a partire dal tredicesimo mese si inizierà a restituire il prestito vero e proprio, ma attenzione: gli interessi non dovrà pagarli personalmente il lavoratore ma glieli darà sempre la Regione. I sindacati saranno a disposizione delle lavoratrici e dei lavoratori per istruire la pratica in maniera del tutto gratuita. La pratica dovrà poi essere consegnata ad una delle banche che hanno aderito all’iniziativa, ovvero:
–    Cassa di Risparmio di Firenze,
–    Cassa di Risparmio di Volterra,
–    Cassa di Risparmio di San Miniato,
–    Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia,
–    Monte dei Paschi di Siena,
–    Banca Etruria,
–    Banca di credito cooperativo di Castagneto Carducci
–    Banca di credito cooperativo di Cambiano,
–    Unicredit,
–    Banca Popolare Etica
–    Banca Federico Del Vecchio.

Presto il numero delle banche coinvolte potrebbe aumentare, visto che si prevede l’adesione di altri istituti bancari nei prossimi giorni.

A garantire per il prestito, totalmente, sarà la Regione al posto dei lavoratori richiedenti; inoltre sarà sempre la Regione, attraverso Fidi Toscana, a coprire per intero il costo degli interessi, pari al 4% nominale l’anno. Ai dipendenti che richiederanno il prestito dunque non si richiederà alcun onere: né quello di fornire una garanzia, né quello di pagare gli interessi sul prestito; infatti la stessa Fidi Toscana darà direttamente al lavoratore anche gli interessi, entro 30 giorni dall’erogazione del finanziamento garantito in modo che possa iniziare a pagare, per quel primo anno, gli interessi alla banca e poi, solo a partire dal secondo anno restituirà le rate del prestito di 3.000 euro che gli sarà già stato dato tutto subito dalla banca.

Il fondo stanziato dalla Regione a disposizione dei lavoratori per gli interessi e le garanzie è di 5 milioni di euro annui, pertanto permetterà di attivare oltre 15.000 prestiti in tre anni.
A firmare l’accordo per la Regione Toscana è stato il Presidente Enrico Rossi il quale ha spiegato: “è una misura che cerca di incidere sulle necessità più immediate di chi da mesi è senza stipendio o non riceve gli ammortizzatori sociali e che dunque ha bisogno di risposte concrete davanti a una domanda sempre più drammatica: come faccio ad andare avanti? Situazioni di questo tipo sono purtroppo molto frequenti in questo periodo soprattutto a causa dei ritardi dello Stato nell’erogazione della cassa integrazione: la nostra misura consentirà di dare una risposta non completa, ma sicuramente significativa: in tre anni potranno essere infatti attivati sino a 15.000 prestiti”.

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