Piemonte: un bando per produrre energia dal legno
Dalla Regione 1 milione e mezzo di euro per le imprese che vogliono creare energia utilizzando biomasse legnose. 50 nuovi posti di lavoro e energia per 3 milioni di euro all’anno
Un ettaro di bosco è capace di produrre ogni anno una quantità di calore sufficiente a riscaldare un’intera abitazione. Questo piccolo miracolo naturale avviene, in gergo tecnico, attraverso la cosiddetta “biomassa legnosa”: materiale organico di origine forestale dal quale è possibile ricavare energia.
Per avere un’idea più precisa del potenziale di questa fonte rinnovabile basti pensare che gli oltre 900mila ettari di bosco piemontese sarebbero più che sufficienti a riscaldare tutti gli edifici della città di Torino senza bisogno di ricorrere ad alcun altro sistema energetico. E proprio contando sul fatto che più di un terzo del territorio piemontese è composto da foreste e che la superficie boschiva cresce ogni anno soprattutto a causa dell’abbandono di attività agricole, la Regione Piemonte ha deciso di mettere a disposizione 1.435.000 euro per incentivare lo sviluppo della cosiddetta “filiera bosco-energia”. Il bando è rivolto a tutti i soggetti – Comuni, consorzi, privati – interessati ad avviare un’impresa che si occupi della cura e manutenzione del patrimonio forestale montano e della conseguente produzione e vendita dell’energia derivata dalle biomasse. Ciascun soggetto potrà ricevere un contributo a fondo perduto fino ad un massimo di 200mila euro e dovrà presentare la propria richiesta dal 13 febbraio al 10 aprile 2014.
“Questo progetto” spiega l’assessore regionale all’economia montana Gian Luca Vignale “à ricadute positive anche sull’occupazione. Abbiamo infatti previsto che verranno realizzati almeno otto nuovi impianti che creeranno cinquanta posti di lavoro e permetteranno alla montagna piemontese di produrre ogni anno energia per un valore di oltre 3 milioni di euro”. proprio per amplificare gli effetti sull’occupazione locale, il bando prevede dei “protocolli di acquisto”, ovvero l’obbligo per chi si aggiudica i finanziamenti di realizzare accordi commerciali solo con altri soggetti locali in modo da creare filiere corte, quasi a chilometro zero.più, nelle aree in cui sorgono gli impianti si abbasserà il costo medio dell’energia termica.
Vantaggi economici, ma anche per l’ambiente. La biomassa infatti preserva dall’effetto serra e ha un impatto ambientale neutro: la sua combustionerestituisce all’atmosfera la stessa quantità di CO2 assorbita dalle piante durante la fotosintesi. In più, la cura dei boschi aiuta a prevenire il dissesto idrogeologico locale.
“Questo bando”spiega ancora Vignale “è il risultato di uno studio che abbiamo realizzato con fondi europei che ha evidenziato quanto potenziale abbia il nostro patrimonio forestale. Attualmente circa 250mila ettari sarebbero immediatamente utilizzabili, con una raccolta complessiva annua di 3,1 milioni metri cubi di legno”.
Bando filiera bosco Regione Piemonte
Egilde Verì