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Pari opportunità: Pescara promuove “Cieli in rosa”

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marinella-scloccoEsperienza promossa dall’Aero Club pescarese “Raffaele Breda” con lo scopo di avvicinare le donne all’aviazione
di Anna Chianese

Promuovere e, nello stesso tempo, sensibilizzare ed avvicinare le donne al mondo del volo è il principale obiettivo di “Cieli in rosa”, un’iniziativa promossa a Pescara dall’aero club pescarese “Raffaele Breda” che ha aperto i cancelli della loro struttura per una esperienza di soli due giorni (15-16 settembre) sui loro mezzi che sorvoleranno la città. 

Un’iniziativa questa che nella sola giornata di ieri ha riscosso un enorme successo, come lo stesso presidente dell’aero club “Raffaele Breda” Cristiano D’Ortenzio ha tenuto a precisare: “Questi due giorni sono stati un vero successo. Abbiamo riscontrato un grande entusiasmo da parte del pubblico, che ci fa ben sperare per il futuro e per una crescita della partecipazione femminile al mondo del volo”. È così auspicabile che si tenderà a replicare tale esperienza a breve e magari creare un evento fisso che cada l’8 marzo, festa deputata alla donna. Ai partecipanti non viene richiesta alcuna tipo di iscrizione ma solo un simbolico rimborso spesa per il carburante.

L’idea nasce da un sondaggio effettuato dallo stesso aero club il quale ha confutato come la maggior parte dei propri iscritti fossero uomini, con un solo 10% di donne, nello specifico un’istruttrice, tre piloti donna ed una sola allieva.

A partecipare ieri all’inaugurazione dell’evento il presidente del club, Cristiano D’Ortenzio, il vicepresidente dei Giovani di Confindustria di Chieti-Pescara, Andrea De Leonibus e l’assessore regionale alle Pari opportunità, Marinella Sclocco la quale ha effettuato un volo con la prima donna ad aver ottenuto il brevetto di volo in Abruzzo, Manuela Cornelli.
La stessa Sclocco ha così commentato: “È stata un’esperienza bellissima. Rompiamo gli schemi mentali: le donne devono avere pari opportunità ovunque. Anche rispetto alle professioni e alle passioni dobbiamo sensibilizzare gli uomini e le donne. Le donne, in particolare, devono osare anche in quei settori che sembrano più distanti dagli schemi comuni”.

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