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Futuro artigiano: la spinta viene dall’Europa

Futuro-artigiano

14 milioni di euro per le imprese marchigiane , fondi preziosi destinati a ricerca, sviluppo e innovazione aziendale

di Catiuscia Ceccarelli, giornalista

Lo scorso anno solo il 10% delle attività manifatturiere delle Marche hanno realizzato investimenti tra le imprese artigiane, il 5% tra quelle impegnate nei servizi. L’ammontare degli investimenti nelle imprese con meno di 20 addetti è crollato tra il 2008 e il 2014 del 60%. 

Nei giorni scorsi, ad Ancona, Cna Crai, il centro regionale di assistenza alle imprese della Cna, ha organizzato un focus sulla programmazione comunitaria 2014/2020, facendo particolare riferimento a quei finanziamenti atti a favorire i processi di innovazione aziendale e l’utilizzo di nuove tecnologie digitali, a promuovere la ricerca e lo sviluppo e a favorire la partecipazione delle imprese ai programmi comunitari a gestione diretta. Dall’incontro dorico è emerso che per i prossimi cinque anni le imprese marchigiane possono contare su oltre 14 milioni di euro di fondi dell’Unione Europea.

“I fondi europei” ha affermato il segretario Cna Marche Otello Gregorini “sono fondamentali per il sostegno all’innovazione, alla ricerca e alla competitività delle nostre imprese e del sistema produttivo marchigiano. Si tratta di misure che anticipano contenuti e strategie della prossima programmazione comunitaria 2014 –2020 , che per la nostra regione mette in campo complessivamente 630 milioni di euro dei programmi Fesr e Fse.

La drastica riduzione di investimenti nelle Marche specialmente da parte delle imprese di piccole dimensioni, è dovuta essenzialmente alla morsa della crisi.

“Nei prossimi cinque anni” fa sapere il coordinatore Cna Crai Stefano Sallei ”l’Unione Europea si propone di incentivare gli investimenti delle imprese in ricerca e innovazione, sviluppando collegamenti e sinergie con organismi di ricerca, promuovendo lo sviluppo di prodotti e servizi innovativi e l’applicazione delle nuove tecnologie nei processi produttivi. La Regione Marche ha individuato nella domotica, nella meccatronica e nella manifattura sostenibile, i settori di sviluppo del territorio regionale per i quali prevedere la concessione di contributi in conto capitale, per la realizzazione di progetti di ricerca e di sviluppo, tramite l’erogazione di voucher alle imprese ed anche ai fornitori di prodotti e servizi alle imprese. Purché si iscrivano al portale ‘next’, una piattaforma informatica, che rappresenta la condizione per accedere ai contributi previsti dalle misure europee”.

Quella europea è sicuramente una grande opportunità che le imprese non possono perdere,  anche perché – secondo la Cna – nei prossimi cinque anni, molto probabilmente, le risorse del bilancio regionale per le imprese saranno esigue e le uniche occasioni di finanziamento e di sostegno alla competitività del  sistema produttivo marchigiano arriveranno dal Por, in particolare dai fondi Fesr, Fse e Psr.

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