Studi e ricerche

Le imprese trentine

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L’ufficio studi e ricerche della Camera di Commercio di Trento ha divulgato i dati riferiti al terzo trimestre 2015 relativi alla natimortalità delle imprese iscritte. Vediamo quale fotografia della situazione imprenditoriale trentina ne esce

Il primo dato è incoraggiante, perché riguarda la diminuzione delle cancellazioni dal registro delle imprese e questo genera – come spiegano dalla CCIAA trentina – un saldo positivo incoraggiante.

E segnaliamo che aumentano soprattutto le imprese femminili.

Al 30 settembre 2015 risultano registrate 51.479 imprese, di cui 46.955 attive.
Il trimestre estivo ha visto la nascita di 657 imprese, pari al 28,6% in più rispetto alle imprese nate nell’analogo periodo dell’anno precedente, mentre le cessazioni sono state 409, con una contrazione del 3,1% rispetto a quanto rilevato nel 2014. Il saldo tra iscrizioni e cessazioni nette risulta così pari a 280 unità che, in rapporto alle imprese registrate di inizio periodo, danno un tasso di crescita trimestrale del 0,5%, superiore alla media nazionale (+0,3%).

I settori

Tra i settori che nel trimestre in esame hanno registrato il maggior numero di iscrizioni si segnalano l’agricoltura, silvicoltura e pesca (146), il commercio all’ingrosso e al dettaglio (63) e le costruzioni (58). Vi è poi un rilevante numero di imprese (210) che, pur essendosi iscritte, non hanno ancora dichiarato l’attività che andranno a svolgere e per le quali non è attualmente possibile indicare il settore di appartenenza.
I settori connotati dal maggior numero di cancellazioni sono risultati il commercio all’ingrosso e al dettaglio (111), le costruzioni (74) e l’agricoltura, silvicoltura e pesca (46).

Per quanto riguarda le sole imprese artigiane, si segnalano 134 iscrizioni e 158 cessazioni. Il saldo negativo è dovuto alle contrazioni intervenute soprattutto nel settore delle costruzioni (28 unità in meno in tre mesi).
Al 30 settembre 2015 il numero totale delle imprese artigiane registrate in provincia di Trento si attesta sulle 12.899 unità, pari al 25% dell’universo imprenditoriale. Su base tendenziale, ossia rispetto allo stesso trimestre del 2014, le imprese artigiane hanno subito un calo complessivo di 100 unità (-0,8%). Tuttavia, se il confronto viene fatto con il dato del 2009, l’erosione subita dal comparto risulta molto più rilevante; infatti, in questi anni di crisi il numero di imprese si è ridotto di 968 unità (-7,0%).

Le forme giuridiche

L’analisi delle forme giuridiche, evidenzia che le società di capitale, come succede da alcuni anni, hanno fatto registrare il più alto tasso di crescita (+1,2%). In particolare, nel terzo trimestre 2015 sono nate 155 società di capitale (pari al 23,6% di tutte le nuove iscrizioni), mentre ne sono cessate solo 42 (pari all’ 10,3% di tutte le cessazioni). Le società di persone hanno evidenziato un tasso di crescita dello 0,1%, le imprese individuali dello 0,4% e le altre forme dello 0,8%. Il tessuto imprenditoriale della provincia è fortemente caratterizzato dalla presenza di imprese individuali che ne costituiscono il 55,8%, le società di persone rappresentano la seconda tipologia d’impresa per numerosità con il 23,1%, mentre le società di persone raggiugono il 18,6%. Le altre forme giuridiche sono il gruppo meno numeroso e incidono per il 2,5%.

Le imprese gestite da stranieri provenienti da Paesi extra-Ue sono 2.564 e incidono sul tessuto imprenditoriale trentino per il 5,0%. Nel trimestre considerato si sono verificate 70 nuove iscrizioni e 50 cancellazioni, con un saldo netto positivo di 20 unità. Il numero delle imprese straniere iscritte al Registro nei primi nove mesi di quest’anno risulta in sensibile riduzione rispetto a quanto verificatosi nell’anno precedente (-11,9%) e in controtendenza rispetto al valore nazionale (+4,4%).

L’imprenditoria femminile

Per quanto riguarda l’imprenditoria femminile, al 30 settembre risultano registrate 8.990 aziende. Le iscrizioni rilevate nel terzo trimestre sono state 151 (pari al 23% del totale delle iscrizioni), in aumento del 26,9% rispetto a quelle rilevate nello stesso periodo del 2014.

“Dopo otto anni in cui abbiamo riscontrato una costante riduzione del numero di imprese iscritte presso il Registro della Camera di Commercio” ha dichiarato Giovanni Bort, Presidente dell’Ente camerale “finalmente nel 2015 sembra manifestarsi un’inversione di tendenza in senso favorevole che, se confermata anche nell’ultima parte dell’anno, ci permetterà di guardare con oggettiva fiducia all’aprirsi del nuovo anno. La rinnovata voglia di fare impresa rappresenta un segnale confortante in questa fase economica e, nonostante esistano ancora caratteri di incertezza, lascia ben sperare in merito alle prospettive future”.

(D.M.)

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