Fiere

Salone del Libro di Torino 2016

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È stato denominato sinteticamente “Visioni” il tema conduttore dell’edizione 2016 del Salone internazionale del Libro di Torino, in programma negli spazi del Lingotto dal 12 al 16 maggio

Si darà così ospitalità alle esperienze di chi ha la capacità di guardare lontano, di darsi e vincere sfide che sembravano impossibili, di lavorare nel futuro e per il futuro attuando progetti forti, basati su una conoscenza vera, ma anche sul patrimonio letterario, artistico e filosofico che costituisce la nostra identità culturale, e dunque nell’indispensabile saldatura tra cultura scientifica e cultura umanistica.

Al centro ci saranno dunque i visionari che, nei rispettivi rami di attività, si sono distinti per la lungimiranza del progetto, le capacità d’innovazione, l’originalità dei metodi operativi, ma anche la sapienza divulgativa e comunicativa: fisici, biologi, neuroscienziati, filosofi, artisti, architetti, economisti capaci di affrontare in modo creativo i temi cruciali della contemporaneità e di tradurre in pratica programmi mirati sul medio-lungo periodo. Questo sguardo lungo non riguarda soltanto il futuro prossimo ma si applica anche al passato accogliendo autorevoli storici che si sono distinti per l’originalità dei loro metodi d’indagine, capaci di superare gli schemi tradizionali per interpretare il senso profondo delle mutazioni che segnano l’evolversi delle società umane.

Al posto del Paese ospite d’onore, una nuova formula che offre un focus allargato e traversale su realtà culturali che superano le rigide divisioni degli Stati nazionali. È il caso della letteratura e della cultura araba, che dal Marocco all’Iraq offre un quadro quanto mai mosso e variegato.

Numerose le ricorrenze: i 70 anni della fondazione della Repubblica italiana offrono l’occasione di tracciare un bilancio di questa nuova fase della vita unitaria, con le sue luci e le sue ombre, i 500 anni della prima pubblicazione dell’Orlando furioso e della morte di Miguel de Cervantes e William Shakespeare, i 100 anni della scomparsa di Guido Gozzano e della nascita di Natalia Ginzburg. Un tema che, durante la presentazione svoltasi martedì 19 gennaio nel Centro Incontri della Regione a Torino, il presidente Sergio Chiamparino ha definito «molto azzeccato. Ce n’è davvero bisogno. Nella vita pubblica, di un’azienda o di una rappresentanza sociale la differenza tra chi naviga a vista e chi ha un progetto è fondamentale». Ritornando sulle vicende che hanno riguardato gli assetti del Salone nell’ultimo periodo, Chiamparino ha voluto evidenziare che «ancora una volta sono stati sconfitti i ‘cantun dei barbutun’ (gli angoli dei brontoloni, ndr). La Regione Piemonte è disponibile a tutti i nuovi assetti che si delineeranno».
Il presidente ha anche annunciato che lo stand della Regione ospiterà uno spazio dedicato all’editoria Lgbt (lesbica, gay, bisessuale e transessuale) gestito in collaborazione con il Coordinamento Torino Pride.

Il nuovo ciclo di vita Salone internazionale del Libro di Torino è stato al centro degli interventi del sindaco di Torino, Piero Fassino, secondo il quale «in questi mesi non si è lavorato solo per dare un nuovo assetto ma anche per mettere in sicurezza il Salone», e della presidente della Fondazione, Giovanna Milella, per la quale «non c’è stato alcun salvataggio, è un nuovo progetto. Tutto è partito dal risanamento interno, indispensabile per far sì che non si ripetano le emergenze del passato. È un Salone profondamente rinnovato con un assetto nuovo sia editoriale sia economico. Le difficoltà le abbiamo superate tutti insieme, con il contributo fondamentale della Regione Piemonte e del Comune di Torino, l’ingresso di nuovi soci pubblici e privati rappresenta un salto di qualità notevole».

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