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Conclusasi la Settimana della mamma… imprenditrice

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Una serie di iniziative per promuovere il benessere, la creatività e l’imprenditorialità delle donne. II edizione dell’appuntamento romano con il main event sulle opportunità di business per le mamme nel settore del cibo

di Serena Selvarolo

In occasione della Festa della Mamma di domenica 8 Maggio, per il secondo anno consecutivo si è svolta la Settimana della mamma, ideata dall’Istituto di Studi Superiori sulla Donna che si occupa di valorizzare a 360° il contributo delle donne nella società creando progetti formativi e culturali per un’analisi femminile sia da un punto di vista antropologico sia da quello legato al mondo del lavoro e alla promozione dell’attività lavorativa di tutte coloro che vogliono rimettersi in gioco dopo la maternità.

Lo scopo, come ci racconta Adele Ercolano, una delle organizzatrici della Settimana, è stato quello di lanciare un messaggio sociale e culturale di attenzione del territorio romano alle esigenze delle mamme e anche festeggiarle proponendo iniziative di condivisione, formative, sportive e ludiche.

Le attività proposte sono state molteplici e diversificate, passando da workshop dedicati all’arte e alla fotografia al femminile, ad incontri dedicati all’allattamento e a corsi di Pilates e Mammagym oltre a visite guidate nei musei con attività a misura di bambini.

Nel secondo giorno della manifestazione è stato affrontato anche il tema “Gender, identità Sessuale e Pari Opportunità” mentre la giornata del 4 maggio è stata dedicata al main event della Settimana: il convegno “Le nuove opportunità di business per la mamma nel settore food”, un’occasione per capire com’è cambiata la cultura e il nostro approccio al cibo in termini di consapevolezza e abitudini.
La scelta per il settore del cibo – ci dice Ercolano – è stata legata ai dati di crescita dei numerosi studi presenti sul tema fatti anche a seguito dell’Expo del 2015, studi che hanno dimostrato il forte investimento imprenditoriale e l’avvio di numerose start-up innovative legate al settore agroalimentare italiano e, come dimostrato dalle testimonianze del convegno, dalla nascita di modi diversi per intendere la ristorazione. Il primo panel del convegno è stato dedicato proprio al business in crescita del settore food, con le testimonianze di Carmen Bizzarri, dell’Università Europea di Roma, di Sabrina Fattori, Dottore Commercialista che tiene la rubrica sul Fisco proprio sul nostro giornale donnainaffari.it.

La dott.ssa Fattori, dopo aver fatto un excursus sulle peculiarità di un progetto di imprenditoria femminile, è entrata nello specifico delle attività e dei settori lavorativi che vedono le donne coinvolte per il 28/30% proprio nel settore agroalimentare e turistico ricettivo, proponendo i dati dell’Osservatorio di Imprenditoria Femminile di Unioncamere – Infocamere. Le imprese rosa in agricoltura sono il 29% contro una media nazionale, negli altri settori, ferma al 20%. L’utilizzo del web e quindi dell’e-commerce ha reso possibile la ripresa dell’agroalimentare a tutto tondo; inoltre si sono sviluppate moltissime iniziative che hanno dato nuova vita allo “Street food” inteso non più come un pasto veloce fatto su strada ma come occasione di gustare in giro o spesso vicino al posto di lavoro, durante la pausa pranzo, prodotti naturali, salutari e creativi degni delle menti di chef stellati.

Paolo Fedi, della Cooperativa La Nuova Arca Onlus, ha presentato i progetti da loro sostenuti in tema di micro impresa nell’ambito agro alimentare per le mamme in difficoltà, una vera e propria attività di promozione e sostegno sociale della maternità.

Nel secondo panel si è invece parlato di “Cultura e consapevolezza del cibo oggi”, per dare luce al ruolo delle donne nelle nuove tenenze alimentari, grazie alla testimonianza di Stefania Ruggeri, nutrizionista del CREA e docente alla Facoltà di Medicina dell’Università Tor Vergata di Roma.
Chiara Manzi, dell’Art Joins Nutrition Academy, ha invece presentato il concetto innovativo di “Cucina Evolution”, una cucina salutista legata allo studio di menù ad hoc per patologie che necessitano di una dieta particolare o semplicemente che sia legata ad un aumento del benessere che ci permetta di vivere più a lungo. Come abbiamo visto in precedenti nostri articoli dedicati alla Culinary Evolution, molti chef hanno sposato questo modo salutista di proporre i loro piatti che possono essere assaporati all’interno di un network di ristoranti con menù certificati o anche con la formula dello chef a domicilio.

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Andrea Boaretto, Founder e Ceo di Personalive srl, ha presentato invece i risultati di un’indagine svolta in collaborazione con il Politecnico di Milano sulle abitudini alimentari delle mamme multicanale italiane e con l’Osservatorio Mamme di Milano da un punto di vista di marketing.
Il cibo, associato al viaggio e a un nuovo modo di fare turismo, è stato il tema su cui si sono susseguiti gli interventi di Loriana Abbruzzetti, presidente dell’Associazione Pandolea che unisce le imprenditrici dell’olio promuovendo progetti di diffusione della cultura dell’olio extra vergine di oliva nelle scuole e anche la valorizzazione dell’olio nei territori, e quello di Pia Donata Berlucchi, Associazione Donne del Vino e Presidente Azienda Agricola Fratelli Berlucchi che, in qualità di imprenditrice, ha sottolineato come anche il settore vinicolo sia in crescita e ha dato un messaggio di incoraggiamento per tutte coloro che hanno delle idee, in quanto le qualità femminili di creatività e sensibilità devono essere coltivate e portate avanti per lo sviluppo di nuove professionalità che anche grazie alle attività delle associazioni possono rappresentare delle opportunità concrete di sviluppo individuale.

Di opportunità realizzate e andate a buon fine se ne è invece parlato con alcune mamme che hanno fatto della loro passione per la cucina un vero e proprio lavoro rimettendosi in gioco, appunto, dopo la maternità. Silvia Famà, Fondatrice di Cucine d’Italia, ha presentato il suo progetto editoriale: un portale online che racconta tutta la diversità della tradizione enogastronomica italiana unendola all’arte e al design e organizzando anche degli eventi di cucina gourmet di alto livello.

Un vero e proprio progetto di valorizzazione delle risorse del territorio e di promozione della cultura del mangiare naturale legato ad uno stile di vita sano e consapevole, è stato quello di Vivi Bistrot, frutto della creatività di due professioniste provenienti da contesti lontani a quelli culinari e della ristorazione, ovvero Daniela Gazzini e Cristina Cattaneo. Un progetto di “leisure food” sul territorio romano, iniziato con la ristrutturazione di un casale presente all’interno di Villa Pamphili dove le persone che visitano il parco possono recarsi per acquistare dei kit da picnic, rigorosamente cibo biologico, per godersi la giornata mangiando all’aria aperta. Oltre al servizio nei parchi, questa iniziativa dà l’opportunità di fare un picnic ovunque ci si trovi semplicemente facendo un ordine dal loro sito web. La testimonianza di due mamme imprenditrici che grazie alla loro tenacia, motivazione e determinazione, hanno saputo trasformare in realtà il loro sogno imprenditoriale.

Altra esperienza quella di Gnammo, il social eating di Gian Luca Ranno, che è intervenuto via skype al convegno e che ha esortato le mamme presenti con una abilità culinaria, ad unirsi alla community registrandosi al sito e proponendosi come cuoche creando il loro evento.

Infine, è stata presentata un’altra iniziativa, quella di Maria Elena Curzio, Presidente Associazione Nazionale Cuoca a Domicilio, che dà la possibilità a tutte le donne, mamme o meno, entrando nel network, di fare della propria passione in cucina un lavoro retribuito. Si inizia con un percorso formativo per poi passare nel concreto a cucinare come cuoca negli eventi da loro organizzati, ovvero pranzi e cene all’interno di case o aziende. Un’opportunità questa da cogliere in modo molto semplice e immediato in quanto non occorrono fondi di partenza.

Gli interventi conclusivi della giornata sono stati a cura di Marco Pietrosante, docente di Food Design allo IED, che ha posto l’accento su un percorso di specializzazione che sta prendendo molto piede unendo l’innovazione tecnologica alla nutrizione, mentre Mita Luciani Ranier è diventata un’esperta di Etichetta diplomatica a tavola e va in giro per il mondo formando giovani studenti, futuri imprenditori, sul giusto modo di approcciare alla tavola vista l’importanza di una comunicazione verbale e non, durante un pranzo o una cena di affari per armonizzare le relazioni che durante questa si vengono ad istaurare.

Il saluto finale è stato porto da Lavinia Mennuni, Fondatrice del Movimento Le Mamme d’Italia, che ha sottolineato l’importanza di sostenere le mamme e la necessità di avere il contributo di un territorio attento che offra servizi a loro misura.

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