Ambiente Imprenditoria

Nasce Agronetwork, la nuova associazione di Confagricoltura, Nomisma e Luiss

simbolo Agro Network

La filiera al servizio delle imprese. Per valorizzare il sistema agroalimentare integrando produzione, trasformazione, ricerca e nuovi modelli di business Confagricoltura, Nomisma e Luiss lanciano Agronetwork

Agronetwork è nata a seguito dell’apertura di Confagricoltura al sistema agroindustriale. Molte aziende associate infatti ne fanno già parte mentre altre vi si stanno avvicinando, “perché produrre solamente oggi non basta più per stare sul mercato e guardare all’export, e perché i rapporti di filiera si fanno sempre più stretti”.

Così Confagricoltura ha modificato il proprio statuto (durante l’assemblea di giugno 2016) e ha introdotto tra le Federazioni nazionali di categoria anche quella dell’alimentare, dell’agroalimentare e dell’agroindustriale, che si aggiunge alle federazioni dei proprietari conduttori in economia e delle forme associative, degli affittuari conduttori in economia e delle imprese agricole familiari.
Questa modifica statutaria è stata il primo passo in direzione dell’integrazione, al quale è seguito un secondo: la costituzione dell’associazione Agronetwork, cofondata da Confagricoltura, Nomisma e Luiss “con l’obiettivo di promuovere ed agevolare lo sviluppo della competitività delle imprese agroalimentari e più in generale del patrimonio agroalimentare, come dato identitario del Paese, attraverso il consolidamento dei rapporti con le imprese di trasformazione industriale e di distribuzione, facendo network con realtà di primo piano dei mondi delle imprese, della ricerca e della formazione”.

Potranno entrare a far parte di Agronetwork: le imprese della produzione agro alimentare – iscritte e non iscritte a Confagricoltura, dunque appartenenti anche ad altri sistemi associativi – nonché le imprese fornitrici e clienti del sistema agroalimentare del Paese; gli enti di ricerca, della certificazione, del credito e dell’assicurazione, della formazione e del trasferimento tecnologico, sia pubblici sia privati, attivi nel sistema agroalimentare; le associazioni di categoria e di prodotto e altre organizzazioni ed aggregazioni interessate al sistema agroalimentare del Paese.

La nuova associazione, Agronetwork, si occuperà di innovazione, di prodotti, di processi, anche in ambito digitale; ma anche di nuovi modelli di business in grado di sfruttare il potenziale delle moderne tecnologie e di servizi alternativi.
“Tra i suoi obiettivi prioritari c’è poi la valorizzazione del made in Italy agroalimentare in tutte le sue declinazioni, dal marketing all’internazionalizzazione, promovendo la creazione di reti d’impresa” spiegano i fondatori.
Tutto ciò senza dimenticare i temi della sostenibilità e dell’economia circolare, che verranno affrontati attraverso iniziative e progetti in ambito ambientale, energetico, del turismo e, più in generale, “della tutela e valorizzazione dell’eredità culturale enogastronomica e del paesaggio italiano”.

Per il biennio 2017-2018 sono state già programmate cinque iniziative di interesse nazionale, le prime tre nel 2017, le altre nel 2018, dedicate ad altrettanti temi su cui l’associazione intende impegnarsi.

La prima – spiegano i fondatori in una nota – sarà incentrata sulle Filiere Funzionali, ovvero su quelle produzioni agricole ed agroalimentari di alta qualità nutraceutica che corrispondono a criteri di salute e sicurezza alimentare verso i quali i consumatori sono sempre più sensibili.

La seconda sulla Ricerca e sull’Innovazione per l’agricoltura e l’industria, in una prospettiva condivisa win win, cercando di superare le barriere normative, finanziarie, societarie che continuano a frenarne il trasferimento agli imprenditori del settore e quindi il loro sviluppo.

La terza iniziativa del prossimo anno riguarderà il Turismo Integrato Sociale, ovvero lo sviluppo di progetti in ambito ambientale, della sostenibilità e dell’economia circolare e del paesaggio, che consentano di sviluppare un’offerta turistica completa ed itinerante i cui asset strategici siano la valorizzazione delle risorse ambientali, culturali, agricole, alimentari ed enogastronomiche.

Nel 2018 saranno invece affrontati i temi della Valorizzazione del Made in Italy e delle sue filiere (l’Autentico Italiano), con particolare attenzione alla qualità, tracciabilità e tutela del nostro patrimonio agroalimentare, con l’obiettivo di ampliare i mercati di portare a 50 miliardi di euro il valore delle esportazioni agroalimentari entro la fine del decennio. A tale scopo l’associazione Agronetwork, alla cui guida c’è una donna, Luisa Todini, individuerà dieci Paesi mercato (Paesi Bandiera) interessanti per l’agroindustria italiana e selezionerà gli strumenti più funzionali per penetrarli.

“Agronetwork” ha dichiarato il presidente di Confagricoltura “nasce dalla consapevolezza della strategicità del settore agroalimentare per la ripresa economica del nostro Paese, con 200 miliardi di euro di fatturato, 35 miliardi di export e quasi 8 miliardi spesi in innovazione; ma dalla altrettanta consapevolezza della necessità di operare in una logica di filiera al servizio delle imprese”.
“In questo senso c’è ancora molto da fare” ha sottolineato la presidente Luisa Todini. “Tutti conosciamo le sfide e le insidie della concorrenza sempre più globalizzata e il potenziale inespresso che caratterizza il nostro Paese, su cui incide, non ultimo, l’agire in ordine sparso, senza l’approccio sistemico che caratterizza invece altri Paesi a noi vicini. Per questo Confagricoltura, LUISS e Nomisma hanno deciso di dare vita ad un ‘think tank’ strategico ad una maggiore integrazione della filiera.”

Potrebbe interessarti