agriumbria

La 49ima edizione di Agriumbria, la più importante mostra nazionale del Centro Italia su agricoltura, zootecnia e alimentazione, si è tenuta dal 31 marzo al 2 aprile 2017 a Bastia Umbria (Perugia)

Giunge al termine l’edizione 2017 di Agriumbria che quest’anno ha presentato 2.500 aziende dei settori dell’agricoltura, zootecnia, alimentazione suddivisi in 420 stand. Dall’innovazione tecnologica alla sostenibilità ambientale, dalle novità in campo scientifico ai premi alle aziende agricole d’eccellenza, Agriumbria è un evento di richiamo per gli addetti ai lavori ma anche per studenti, studiosi e famiglie con bambini in quanto è anche una mostra mercato che sa di festa popolare.

Anche quest’anno Agriumbria pone gli allevatori al centro, con tante mostre nazionali e interregionali e diversi momenti di approfondimento e confronto. E per tutte e tre le giornate è stata presentata la Vetrina Italialleva, che mostra e presenta le principali razze italiane delle specie bovine, ovine, caprine, equine, asinine e suinicole appartenenti ai rispettivi Libri genealogici e Registri anagrafici.

L’assessora alle politiche agricole e agroalimentari della Regione Umbria, Fernanda Cecchini, spiega che Agriumbria “ci offre l’occasione per far conoscere al vastissimo pubblico dell’Umbriafiere la realtà di una regione vitale e produttiva e per presentare gli impegni concreti della Regione per il rilancio delle attività agricole e zootecniche della fascia appenninica, l’innovazione e lo sviluppo rurale dell’intera regione”. L’assessora tiene a sottolineare anche le risorse messe a disposizione per le imprese del cratere sismico e non solo, perché grazie alle procedure semplificate introdotte i benefici vanno alle aziende del settore dell’intera Umbria, “per un valore di 30 milioni di euro”.

Ricercatori e studenti dell’Università di Perugia hanno tenuto un incontro particolare con gli imprenditori agricoli per parlare di come “progettare un’azienda agricola e agrozootecnica sostenibile in permacultura”, un incontro tecnico su un tema attuale e innovativo. La permacultura (cultura permanente) è infatti “un metodo di progettazione per insediamenti umani ecosostenibili, fondati sulla centralità dell’agricoltura nel rispetto del territorio”. Come spiega il Presidente di Umbriafiere, Lazzaro Bogliari, “l’iniziativa ha l’obiettivo di mettere in connessione diretta le imprese agricole con gli strumenti di analisi e le tecniche più innovative elaborate in ambito accademico, per fornire un’ulteriore spinta innovativa in un campo, quello dell’agricoltura e della zootecnia, che richiede sempre più specializzazione e innovazione”.

Tra i tanti esempi di aziende di eccellenza del settore, quest’anno Donna in Affari ha selezionato la Filiera Grigi, un’iniziativa partita 10 anni fa per creare una filiera completa controllata che partisse dal terreno per arrivare alla tavola del consumatore finale rendendolo edotto su ogni singolo passaggio (dalle sementi al mangime degli animali) grazie a un’etichetta parlante “totale”. Sentiamo le parole di chi l’ha ideata e ne fa parte:

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