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Biocosmesi, in arrivo micro perline in bioplastica

Nasce a Bologna il primo impianto Bio-on sostenibile, operativo dal 2018. A regime darà lavoro a 40 persone

Micro perline in bioplastica speciale PHAs progettate per sostituire le microscopiche particelle di plastica (microbeads) presenti in molti prodotti cosmetici. Bio-on rivoluziona la biocosmesi, con un nuovo impianto dedicato alla produzione di Minerv Bio Cosmetics, ottenuta da fonti vegetali rinnovabili e biodegradabile al 100 per cento.

L’innovativo stabilimento, che verrà completato entro quest’anno e inizierà a produrre all’inizio del 2018 grazie ad un investimento di 15 milioni di euro, darà lavoro a regime a circa 40 persone. L’impianto sorgerà su un’area di 30 mila mq, di cui 3.700 coperti e 6.000 edificabili, e avrà una capacità produttiva di 1.000 tonnellate all’anno, espandibile rapidamente a 2.000; sarà dotato delle più moderne tecnologie e dei più avanzati laboratori di ricerca dove Bio-on sperimenterà e svilupperà nuovi tipi di bioplastica PHAs utilizzando come materia prima scarti agricoli e agro industriali. Anche nella scelta del sito produttivo Bio-on ha dimostrato una particolare attenzione alla sostenibilità decidendo di riconvertire una ex fabbrica a Castel San Pietro Terme, vicino Bologna.

“Siamo soddisfatti perché finora abbiamo ottenuto le autorizzazioni necessarie ad iniziare i lavori nei tempi previsti e prevediamo quindi di rispettare il programma che abbiamo inserito nel piano industriale che ci proietta al 2020 – spiega Marco Astorri, presidente e ceo di Bio-on –. Siamo inoltre estremamente orgogliosi perché grazie alla nostra tecnologia il settore cosmetico potrà fare quella svolta ‘green’ che milioni di consumatori in tutto il mondo chiedono da tempo”.

Ma il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, guarda al futuro, con un progetto ancora più ambizioso: “sulla chimica verde dobbiamo costruire una grande filiera produttiva italiana che potrà essere vincente per il futuro. Bio-on conferma la forte vocazione di un territorio verso uno dei settori più importanti del futuro, ovvero l’economia circolare. E il G7 Ambiente sarà l’occasione per rendere Bologna la capitale globale dell’ambiente e per mostrare al mondo esempi positivi come l’impegno di Bio-on e delle altre realtà impegnate in questa provincia e nella Regione”.

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