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Regione Toscana: nuovo bando per l’internazionalizzazione

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Internazionalizzazione Toscana: incentivi a fondo perduto per le PMI manifatturiere e turistiche

Dal 7 giugno 2017 e fino al 7 agosto 2017, le imprese del settore manifatturiero e turistico della Regione Toscana avranno la possibilità di fare domanda per ottenere contributi a fondo perduto al fine di sviluppare l’internazionalizzazione.

Parte infatti il bando regionale nell’ambito della programmazione europea 2014-2020 dedicato agli “incentivi all’acquisto di servizi a supporto dell’internazionalizzazione in favore delle PMI”.

I servizi che saranno agevolati riguardano l’export  nel settore manifatturiero e  la promozione sui mercati esteri nel settore turistico.

Analizziamo nel dettaglio le caratteristiche del bando.

Dotazione finanziaria

L’importo messo a disposizione nel bando è calcolato in 8,5 milioni di euro così ripartiti: 7,5 milioni da destinare al sostegno dell’export e 1 milione per la promozione sui mercati esteri.

Beneficiari e requisiti di ammissibilità

Possono fare domanda di partecipazione al bando micro, piccole e medie imprese e liberi professionisti equiparati ad imprese con la Legge di Stabilità 2016, sia singolarmente che associati nelle seguenti forme: raggruppamento temporaneo (RTI/ATI), reti di impresa con personalità giuridica (Rete-Soggetto) o senza personalità giuridica (Rete-Contratto, Consorzi e Società Consortili) che svolgano attività nei settori specifici cui è dedicato il bando.

Ogni soggetto beneficiario deve avere, al momento di presentazione della domanda, i seguenti requisiti:

  • essere in regola con i pagamenti contributivi;
  • essere in regola con la normativa antimafia;
  • possedere la capacità economico/finanziaria in relazione al progetto da realizzare;
  • avere la sede o la divisione destinataria dell’intervento all’interno del territorio della Regione Toscana;
  • essere iscritto regolarmente nel registro delle imprese della Camera di Commercio territorialmente competente;
  • non trovarsi in stato di fallimento, liquidazione coatta, liquidazione volontaria, scioglimento ed ogni altra procedura concorsuale né avere in corso un procedimento per l’attribuzione di una di queste condizioni; non essere impresa in difficoltà;
  • non essere associato ad altra impresa che abbia richiesto lo stesso aiuto;
  • non essere interdetto o non avere in corso procedimenti di interdizione della capacità contrattuale;
  • non essere stato oggetto di provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale nell’ultimo biennio;
  • non avere un rappresentate legale che abbia riportato condanne; rispettare le norme in materia di lavoro nero e sommerso;
  • essere in regola con le disposizioni in materia di aiuti di Stato dettate dal Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea ex art. 107;
  • non aver già usufruito in passato di aiuti per le medesime spese previste nel progetto;
  • essere in regola con la normativa “de minimis” vigente per ottenere gli aiuti (non superare i 200 mila euro nell’arco di tre esercizi finanziari);
  • essere in attività già al momento di presentazione della domanda;
  • non aver violato il divieto di intestazione fiduciaria (art. 17 Legge 55 del 1990).

La mancanza di uno di questi requisiti comporta l’esclusione dal bando.

Progetti ammissibili

Il progetto presentato, per essere ritenuto idoneo alla valutazione, deve sviluppare servizi innovativi qualificati negli ambiti di interesse del bando e deve essere corredato di una relazione tecnica che descriva nel dettaglio le modalità di realizzazione, l’impegno finanziario e di gestione dell’investimento, un previsionale dei risultati che garantista il raggiungimento degli obiettivi.

Il progetto inizia convenzionalmente il giorno dopo la concessione ufficiale degli aiuti (pubblicazione sul BURT) e deve terminare entro 12 mesi. Sono possibili proroghe per un massimo di 3 mesi.

Per ogni progetto l’entità degli aiuti varia in base al soggetto che lo presenta:

  • per le micro, piccole e medie imprese va da un minimo di € 10.000 ad un massimo di € 150.000;
  • per i Consorzi, le Società consortili e le Reti Soggetto va da un minimo di € 35.000 ad un massimo di € 400.000;
  • per le RTI e le Reti Contratto si calcola in base al minimo ed al massimo previsto per ogni singola impresa partner.

L’importo dell’aiuto in ogni caso non  supera il 50% della somma prevista per la realizzazione del progetto.

L’erogazione del contributo – ribadiamo a fondo perduto – può avvenire come anticipo o come saldo su richiesta del beneficiario.

 

Spese ammissibili

L’aiuto erogabile copre le spese per:

  • partecipazione a fiere e saloni internazionali,
  • promozione di prodotti e servizi sui mercati internazionali con l’ausilio di uffici e di sale espositive all’estero,
  • servizi promozionali,
  • consulenze specialistiche di supporto all’internazionalizzazione e all’innovazione commerciale.

Modalità e termini di presentazione della domanda

La domanda può essere presentata esclusivamente on line previa registrazione sul sito https://sviluppo.tiscana.it/bandi/. Perché la domanda sia completa è richiesta la compilazione anche di dichiarazioni e schede sempre on line e l’allegato di una serie di documenti che si trovano elencati sul sito.

La firma deve essere del rappresentate legale ed in formato digitale conforme alla Deliberazione CNIPA 45/09, che definisce l’algoritmo di generazione della firma digitale ritenuto valido (per informazioni clicca qui).

La domanda deve essere inoltrata dalle ore 9:00 del 07/06/2017 fino alle ore 17:00 del 07/08/2017 per essere ritenuta accettabile ed è soggetta a bollo di € 16.

Non sono ammesse le domande pervenute oltre il termine, non firmate digitalmente o con algoritmo non conforme, firmate da soggetto non titolato o diverso da quello indicato come rappresentate legale, mancanti di dichiarazioni o di documentazione richieste, inviate a mezzo diverso da quello telematico.

Da chi e come saranno selezionati i progetti

Sviluppo Toscana S.p.A., quale organismo designato dalla Regione, procederà a tre fasi:

1) istruttoria di ammissibilità, con valutazione della corrispondenza del progetto ai requisiti richiesti per essere ammesso;

2) valutazione,  in cui saranno esaminati i progetti in base a criteri che attribuiranno un punteggio;

3) formazione della graduatoria.

Per maggiori informazioni si puà consultare questo link.

 

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