Lavoro Mestieri e professioni

Professioni intellettuali in Toscana

La Regione Toscana ha commissionato a Irpet un’indagine sulle professioni intellettuali in Toscana. I professionisti possono rispondere al questionario e permettere di scattare una fotografia veritiera del settore

Scopo dell’iniziativa è scattare una fotografia attuale del settore, che aggiorni i dati della precedente indagine, svolta dall’Irpet (Istituto regionale programmazione economica toscana) nel 2014/2015 per fornire un quadro conoscitivo del professionismo e soprattutto delle problematiche che riscontra, onde poter effettuare delle politiche ad hoc.

“L’indagine richiesta dalla Regione e dalla Commissione regionale dei soggetti professionali” spiega il direttore Irpet Stefano Casini Benvenuti “si svolge nell’ambito dell’Osservatorio sulle professioni curato da Irpet e verrà effettuata attraverso un questionario online rivolto
direttamente ai professionisti”.
Come già emerso dalle precedenti indagini, il mondo delle professioni è fortemente presente in Toscana, sia per quanto riguarda gli Ordini e i Collegi, sia per quanto riguarda le professioni regolamentate e non ordinistiche ed è necessario fornire un quadro sempre più preciso del settore per continuare a realizzare politiche che incentivino i professionisti, per sostenere una componente che la Regione ritiene essenziale per lo sviluppo dell’economia e per la crescita della società toscana. Secondo il direttore Casini Benvenuti, una finalità sarà quella di cogliere i professionisti più dinamici in grado, con il proprio contributo, di migliorare la competitività dell’intero sistema produttivo.

Il questionario, già online su questa pagina, potrà essere compilato fino al 12 novembre 2018. I professionisti che incontrassero qualche difficoltà nel compilarlo possono chiedere ulteriori informazioni inviando un’e-mail a indagineprofessioni2018@irpet.it.

Le professioni intellettuali in Toscana

Il 10% degli occupati in Toscana svolgono professioni intellettuali. In questa regione sono più presenti rispetto al resto dell’Italia sia per quanto riguarda gli iscritti a Ordini e collegi, sia per quanto riguarda le professioni regolamentate non ordinistiche. Si tratta però di un mondo – come osserva il consigliere per il lavoro e delegato del presidente Rossi per le professioni Gianfranco Simoncini – attraversato da profondi cambiamenti, che ha risentito della crisi e che deve trovare nuove strade per risollevarsi.

La Regione Toscana è venuta incontro alle problematiche del settore con la LR 73/2008, “rinnovata” nel 2017. Tramite tale Legge si è costituita la Commissione dei soggetti professionali, che oggi ha i suoi due vicepresidenti delegati anche al tavolo di concertazione dove passano i principali provvedimenti della giunta che li riguardano. La Toscana è stata inoltre la prima regione a dare corso alle indicazioni tese ad equiparare professionisti ed imprese per quanto riguarda l’utilizzo dei fondi europei e, di recente, a dare direttive precise perché si evitino comportamenti vessatori verso i professionisti ribadendo la questione dell’equo compenso per le prestazioni professionali.

“Questo nuovo monitoraggio” afferma Sandra Vannoni, vice presidente della Commissione regionale delle professioni per gli Ordini professionali “non è più un’attività una tantum ma si situa stabilmente nelle attività svolte dall’Osservatorio regionale, riconoscendo così alle professioni un ruolo essenziale nel tessuto produttivo toscano al pari di altre componenti. La situazione delle professioni intellettuali, specie per la popolazione giovanile, presenta molteplici criticità:
raccogliere dati sempre più accurati permetterà di declinare azioni più incisive per intervenirvi”.

Anche Franco Pagani, vicepresidente per le professioni non ordinistiche, è convinto che la conoscenza del segmento delle professioni intellettuali “consentirà politiche più aderenti alla realtà professionale e alle esigenze espresse dal comparto”.

Gli strumenti disponibili per i professionisti

La legge toscana sulle professioni mette in campo diversi strumenti a favore delle professioni. Tra queste: voucher formativi, contributi per tirocini e praticantati, percorsi imprenditoriali, garanzie e contributi in conto interessi per investimenti grazie ad uno specifico fondo di garanzia nonché finanziamenti per start-up e nuove imprese. Sono queste le opportunità per professionisti, under o over 40, che la Regione mette a disposizione grazie al cofinanziamento dei programmi operativi regionali del Fondo sociale europeo e del Fesr 2014-2020 o sostenute dal Fondo regionale di garanzia per le professioni istituito dalla Regione Toscana con la summenzionata LR 73/2008 e promosse dal progetto regionale Giovanisì.

Eccoli nel dettaglio:

Fondo regionale di rotazione per i professionisti:
contributi in conto interesse e garanzie per finanziamenti (prestiti per investimenti), nell’ambito del progetto regionale Giovanisì per l’autonomia dei giovani.

Nell’ambito del Programma operativo regionale del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) 2014-2020:
– contributi per l’internazionalizzazione delle micro e Pmi,
– contributi per l’innovazione e per acquisire servizi di audit.

nell’ambito del Piano Industria 4.0:
– contributi per start-up e nuove imprese, nell’ambito del progetto Giovanisì,
– microcredito a tasso zero per investimenti in nuove tecnologie,
– prestiti a tasso zero per investimenti in nuove tecnologie, aperto dal 20 settembre 2018.

Nell’ambito del Programma operativo regionale (Por) del Fondo sociale europeo (Fse) 2014-2020:
– voucher formativi per professionisti over 40,
– voucher formativi per giovani professionisti under 40 (Giovanisì),
– voucher formativi individuali per imprenditori e liberi professionisti,
– accesso alle professioni: contributi per tirocini (Giovanisì).

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