Imprenditoria Studi e ricerche

Il turismo domestico ricetta anti crisi

Il settore danneggiato dal timore del Covid-19 si rilancia con la ricetta anti crisi del turismo domestico per questa estate

“Restate in Italia per le prossime vacanze” questo è il messaggio del settore turistico dopo il primo bilancio disastroso, con perdite stimate a livello nazionale per 7 miliardi di euro dovute alla cancellazione dei viaggi dei turisti esteri. Il turismo domestico può dunque rappresentare quella che viene definita la ricetta anti crisi per ribellarsi al Covid-19 che non può arrivare a fermare, dopo le attività lavorative e imprenditoriali di molti italiani, persino le anelate vacanze annuali.

A dare un primo segnale positivo è il gruppo DLT Viaggi, che segnala una ripresa delle prenotazioni per l’estate trainata dai turisti italiani: vera e propria risorsa del comparto. La migliore risposta alla crisi è che gli italiani per le loro vacanze estive scelgano il turismo domestico, ovvero quello all’interno dei confini. Servirà anche per il rilancio dei consumi spiega il Tour operato DLT Viaggi: “trascorsa una prima settimana in cui, come tutti, abbiamo sofferto un crollo delle richieste la situazione sta ora migliorando” dice l’amministratore del marchio DLT Roberto Sorrenti. “Anzi, quello che abbiamo notato è stato un flusso di prenotazioni crescente per l’estate dai turisti italiani verso le regioni del Sud: soprattutto le destinazioni mare in Puglia, Calabria e Sicilia”.

Sono circa 200 milioni gli euro persi nel mese di marzo per la mancanza o la disdetta di prenotazioni annuncia Assoturismo Confesercenti, ma potrebbero essere proprio gli italiani, con il turismo domestico, a risollevare la situazione. Infatti proprio il turismo domestico rappresenterà la spinta decisiva per contrastare l’atteso calo che arriverà a livello internazionale sia in uscita che in entrata: Paesi come Iraq, Kuwait, Giordania, Seychelles hanno interrotto i collegamenti con l’Italia ed altri (Arabia Saudita, Olanda, Australia, Serbia, Israele, Croazia e Irlanda) hanno sconsigliato o vietato ai propri cittadini di recarsi nella nostra nazione.

In occasione della Borsa Internazionale del Turismo di febbraio è stato presentato il Rapporto sul turismo in Italia dell’Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo (Iriss), organo del CNR, che ha mostrato nel triennio 2015-2018 una crescita del turismo domestico pari al 6%.
Si tratta di un dato, secondo Sorrenti, destinato a crescere: “Ovviamente è ancora troppo presto per azzardare previsioni su cosa succederà ma dalle nostre rilevazioni il flusso interno di viaggiatori potrebbe portare comunque a situazioni di ‘tutto esaurito’ per alcune destinazioni estive, soprattutto quando speriamo il caldo renderà la diffusione del virus più difficile. Se il trend si confermerà quello a cui stiamo assistendo saranno proprio i turisti italiani in Italia a costituire una risorsa preziosissima per la ripresa del settore”.

 

Potrebbe interessarti