Fiere Imprenditoria

Veronafiere ci ripensa e sposta Vinitaly a giugno

Ieri, 3 marzo, il CdA di Veronafiere ha deciso di riposizionare le date di Vinitaly, Enolitech e Sol&Agrifood. Si terranno dal 14 al 17 giugno 2020

Siamo costretti a modificare l’informazione data negli scorsi giorni riguardo Vinitaly: non si terrà nelle consuete date di aprile bensì a giugno “in considerazione della rapida evoluzione della situazione internazionale che genera evidenti difficoltà a tutte le attività fieristiche a livello continentale”, come dichiara Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere. Si tratta – specificano gli organizzatori – di una decisione concertata con le principali associazioni di settore e con il presidente della Regione Veneto e il Sindaco di Verona.

La paura del Covid-19 ha contagiato dunque anche gli organizzatori del Vinitaly i quali, per ovvia precauzione, hanno preferito rimandare gli eventi ma scommettendo su una veloce ripresa economica. Anzi, come spiega il direttore generale di Veronafiere, “Vinitaly, insieme ad OperaWine, si svolgerà in un contesto temporale in cui grandi eccellenze del made in Italy, quali Cosmoprof e Salone del mobile, per esempio, avranno il compito di rilanciare con forza l’attenzione dei mercati internazionali e l’immagine dell’Italia”. E Maurizio Danese, presidente di Veronafiere, aggiunge: “Lo spostamento a giugno di Vinitaly e di altre importanti manifestazioni internazionali nelle città di Milano e Bologna è un segnale che il made in Italy scommette su una pronta ripresa economica nei settori chiave del sistema-Paese. Auspichiamo quindi che il nuovo calendario fieristico nazionale possa generare una rinnovata fiducia ed essere strumento con cui capitalizzare la ripartenza del nostro Paese”.

Bilanciandosi tra precauzione e ottimismo, le principali associazioni di settore (Unione Italiana Vini, Assoenologi, Federvini, Federdoc, Federazione vignaioli indipendenti e Alleanza delle Cooperative settore vitivinicolo) condividono la decisione che è stata frutto di un’attenta analisi dei dati disponibili.

Le dichiarazioni delle associazioni di settore

Ernesto Abbona, presidente Unione italiana vini, specifica: “Condividiamo in pieno le scelte di Veronafiere, sia per quanto riguarda la decisione presa, sia per la relativa collocazione temporale insieme ad altri grandi eventi come Cosmoprof di Bologna e il Salone del Mobile di Milano, che daranno un segnale importante per la ripresa del Paese”.

Sandro Boscaini, presidente Federvini, aggiunge: “Occorre dare un messaggio forte al Paese. Se agiamo uniti nel contesto dello spostamento di data, non solo di Vinitaly, ma di altri grandi eventi internazionali che si svolgeranno in Italia a giugno, potremo contribuire in modo corale al rilancio dell’immagine positiva che merita il made in Italy”.

Riccardo Cotarella, presidente di Assoneologi, dichiara: “La decisione assunta da Veronafiere su Vinitaly e supportata dalle associazioni della filiera, deriva da considerazioni intelligenti e imprenditoriali. Non si può immaginare un Vinitaly fiore all’occhiello del settore vitivinicolo italiano, nonché evento che tutto il mondo ci invidia, ridimensionato più o meno fortemente nelle presenze di operatori che al momento danno previsioni non soddisfacenti. Questo significa tutelare l’operatività dei nostri produttori e allo stesso tempo proteggere l’immagine del vino italiano e di Vinitaly nel mondo”.

Matilde Poggi, presidente Federazione italiana vignaioli indipendenti, si dichiara d’accordo: “Siamo d’accordo con Veronafiere sulla necessità di modificare le date in calendario di Vinitaly. Giugno è l’ultima data utile per un evento sul vino. Come Fivi siamo comunque pronti ad un grande impegno per partecipare, dal momento che questo mese è dedicato tradizionalmente alle lavorazioni in vigna”.

Riccardo Ricci Curbastro, presidente Federdoc, spiega: “La nostra posizione è di non dare messaggi negativi al mercato, specie in un momento cruciale per il sistema Paese e per il settore. La situazione negli ultimi giorni è stata diversa da quella sperata e per questo ci sentiamo di condividere la scelta di Veronafiere e di stare sulla stessa linea di Vinitaly, pur consapevoli che ci sarà molto da fare”.

Luca Rigotti, coordinatore settore vino di Alleanza Cooperative, conclude: “Condividiamo la scelta di Veronafiere per lo spostamento delle date di Vinitaly. Ora lavoriamo assieme alla fiera affinché il mondo del vino possa dare un messaggio positivo all’economia nazionale”.

La task force di Veronafiere

Veronafiere attiverà una task force per assistere i propri clienti nella riorganizzazione delle manifestazioni posticipate e, in stretta collaborazione con le associazioni di riferimento, predisporrà tutte le azioni di incoming necessarie a garantire la presenza di buyer e operatori professionali qualificati. Sulle nuove date anche Confcommercio Verona e Cooperativa Albergatori veronesi hanno espresso massima disponibilità per favorire lo spostamento delle prenotazioni.

Ricordiamo infine che nel 2021 Vinitaly sarà in calendario nelle sue date consuete (18-21 aprile); date frutto dell’accordo con l’Unione dei Grandi Cru di Bordeaux (UCGB), con la quale dal 2013 c’è un accordo nato per incontrare le esigenze dei protagonisti del mondo del vino, buyer e stampa internazionale in particolare.

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