Bandi Imprenditoria

Fondo rotativo nazionale Selfiemployment

Con il nuovo Selfiemployment possono presentare domande anche donne inattive, Neet e disoccupati senza limiti di età. Riaperta la possibilità anche per alcune regioni

Dalla fine di febbraio 2021 è possibile presentare domanda per i nuovi incentivi di Selfiemployment, che si rivolgono a una platea più ampia di destinatari. Si tratta di finanziamenti a tasso zero fino a 50.000 euro per avviare una piccola attività imprenditoriale in tutta Italia e in qualsiasi settore. Li potranno richiedere anche donne inattive e disoccupati di lunga durata, senza limiti di età, oltre ai Neet iscritti al programma Garanzia Giovani.

Chi può richiedere i finanziamenti del nuovo Selfiemployment
Di seguito specifichiamo quali sono i requisiti per essere considerati Neet o Donne in attive o disoccupati di lunga durata.

  • NEET (Not in Education, Employment or Training), vale a dire persone maggiorenni che al momento della presentazione della domanda:
    • si sono iscritti al programma Garanzia Giovani entro il 29esimo anno di età
    • non sono impegnati in altre attività lavorative e in percorsi di studio o di formazione professionale
  • donne inattive, vale a dire donne maggiorenni che al momento della presentazione della domanda non risultano essere occupate in altre attività lavorative
  • disoccupati di lunga durata, vale a dire persone maggiorenni che al momento della presentazione della domanda:
    • non risultano essere occupati in altre attività lavorative
    • hanno presentato da almeno 12 mesi una dichiarazione di disponibilità al lavoro (DID)

Le donne inattive e i disoccupati di lunga durata non necessitano di essere iscritti a Garanzia Giovani.

I cambiamenti del Nuovo Selfiemployment
Il Fondo rotativo nazionale Selfiemployment è cambiato per dare l’opportunità di mettersi in proprio “anche a chi, a causa dell’emergenza Covid, ha perso il lavoro o rischia di perderlo nei prossimi mesi e a quelle donne che potranno così riappropriarsi della loro dimensione lavorativa, dopo averla messa da parte per esigenze familiari”.
Inoltre, vengono introdotte soluzioni finanziarie e operative più vantaggiose rispetto alla precedente edizione di Selfiemployment, in particolare:

  • documentazione più agile e snella per la presentazione della domanda;
  • allungamento del periodo richiesto (da 60 a 90 giorni) per la costituzione della nuova società/ditta individuale;
  • allungamento del periodo (da 6 a 12 mesi) per l’inizio della restituzione del finanziamento Microcredito e Microcredito esteso;
  • per i Piccoli Prestiti, il 1° SAL (fatture non quietanzate) passa da un massimo del 50% al 70% del finanziamento.

Riaperti gli sportelli regionali
Grazie all’incremento della nuova dotazione finanziaria saranno inoltre riaperti gli sportelli (chiusi in precedenza per insufficienza di risorse) per i residenti nelle regioni Marche, Toscana, Umbria e Molise.

Le agevolazioni del nuovo Selfiemployment
L’intervento finanzia al 100% progetti di investimento con un importo compreso tra 5.000 e 50.000 euro. È possibile richiedere tre diverse tipologie di finanziamenti:

  • microcredito, da 5.000 a 25.000 euro
  • microcredito esteso, da 25.001 a 35.000 euro
  • piccoli prestiti, da 35.001 a 50.000 euro

Si tratta di finanziamenti agevolati senza interessi, senza garanzie, rimborsabili in 7 anni con rate mensili che partono dopo dodici mesi dall’erogazione del prestito.

Cosa finanzia il Fondo Selfiemployment
Possono essere finanziate le iniziative in tutti i settori della produzione di beni, fornitura di servizi e commercio, anche in forma di franchising, come ad esempio:

  • turismo (alloggio, ristorazione, servizi) e servizi culturali e ricreativi
  • servizi alla persona
  • servizi per l’ambiente
  • servizi ICT (servizi multimediali, informazione e comunicazione)
  • risparmio energetico ed energie rinnovabili
  • servizi alle imprese
  • manifatturiere e artigiane
  • commercio al dettaglio e all’ingrosso
  • trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, ad eccezione dei casi di cui all’articolo 1.1, lett. c), punti i) e ii) del Reg. UE n. 1407/2013;

Sono esclusi i settori della pesca e dell’acquacultura, della produzione primaria in agricoltura e, in generale, i settori esclusi dall’articolo 1 del Regolamento UE n. 1407/2013.

Spese ammissibili
Possono essere finanziate le seguenti spese:

  • strumenti, attrezzature e macchinari
  • hardware e software
  • opere murarie (entro il limite del 10% del totale delle spese in investimento ammesse)
  • spese di gestione quali: locazione di beni immobili e canoni di leasing; utenze; servizi informatici, di comunicazione e di promozione; premi assicurativi; materie prime, materiale di consumo, semilavorati e prodotti finiti; salari e stipendi

Tempi di realizzazione
Come specificato sul bando che alleghiamo, Avviso Pubblico nuovo SELFIEMPLOYMENT chi ottiene il finanziamento deve impegnarsi a costituire la società e individuare una sede operativa (se non già fatto in sede di domanda) entro 3 mesi dalla concessione del finanziamento e deve completare il programma di investimento entro 18 mesi dalla stipula del contratto di finanziamento.

Selfiemployment, la domanda
È già possibile presentare la domanda online sulla piattaforma informatica di Invitalia, l’incentivo è infatti gestito da Invitalia nell’ambito del Programma Garanzia Giovani, sotto la supervisione dell’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro (ANPAL). Per compilare la domanda e avere ulteriori informazioni: https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/creiamo-nuove-aziende/nuovo-selfiemployment/modulistica

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