In arrivo contributi per il comparto Pesca della Toscana per compensare le perdite subite e ripartire in modo competitivo e rispettoso dell’ambiente
Al via il pacchetto-pesca comprendente 5 bandi regionale destinati al comparto Pesca della Toscana: 2 sono destinati a migliorare la vendita e il trasporto dei prodotti ittici e 3 sono per compensare le perdite subite e i mancati guadagni.
I contributi per il comparto Pesca della Toscana
I primi due bandi
I primi due bandi che prevedono contributi per il comparto Pesca della Toscana riguardano la modernizzazione dei porti e l’acquisto di veicoli per la vendita del pesce a domicilio. Sono destinati alle imprese della pesca e dell’acquacoltura e prevedono uno stanziamento di oltre 700.000 euro.
Il bando per le aree di pesca portuali
Il primo bando, da 490 mila euro, è rivolto sia alle imprese del settore della pesca e dell’acquacoltura, sia alle imprese di servizi e agli enti pubblici poiché servirà a migliorare le strutture e le infrastrutture che nei porti sono destinati al settore ittico: banchine, magazzini, impianti idrici, colonnine per acqua e carburante. I fondi potranno essere utilizzati anche per realizzare strutture destinate alla raccolta di rifiuti e scarti marini, ovvero cassonetti speciali. E, infine, per rendere più moderne e efficienti le sale per la vendita all’asta del prodotto ittico.
Il bando per il trasporto del pesce
Il secondo bando, da 230 mila euro, riguarda una misura nell’ambito delle strategie di sviluppo locale attuate dai FLAG (sviluppo locale di tipo partecipativo) ed è destinata ad armatori e proprietari di imbarcazioni da pesca. Ha lo scopo di favorire gli investimenti che valorizzano i prodotti ittici. Si potranno pertanto finanziare gli acquisti di mezzi coibentati per trasportare il prodotto ittico da consegnare direttamente anche a domicilio.
“Una soluzione particolarmente importante in un periodo emergenziale come quello che stiamo vivendo” ha commentato la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi, “nel corso del quale le imprese della pesca sono state penalizzate nella loro attività. Riuscire a consegnare il prodotto a domicilio è sicuramente un vantaggio che facilita i nostri imprenditori nella commercializzazione e, con i furgoncini adibiti, possono farlo”.
Gli altri 3 bandi destinati al comparto Pesca della Toscana
Questi altri 3 bandi sono a favore delle imprese del comparto che hanno subito perdite. Si tratta di un insieme di misure per il 2021 che prevede premi e compensazioni in favore delle imprese di pesca e acquacoltura e delle imprese che operano nella trasformazione del prodotto ittico. Sono dunque aiuti finalizzati a compensare le perdite di reddito eventualmente subite a causa del Covid o per le giornate di fermo pesca determinate dall’emergenza pandemica nel periodo compreso tra febbraio 2020 e dicembre 2020.
Le risorse dei tre bandi
I bandi ancora non sono stati pubblicati, ma lo saranno presto sul portale di ARTEA (https://www.artea.toscana.it/) dove andrà caricata la relativa domanda, che si dovrebbe poter presentare entro il mese di giugno 2021.
Il primo bando mette a disposizione 500.000 euro ed eroga premi in favore degli armatori che hanno dovuto fermare le barche; il secondo mette a disposizione 810.000 euro ed è destinato esclusivamente agli acquacoltori; il terzo mette a disposizione 296.000 euro ed è rivolto esclusivamente alle imprese di trasformazione.
“Quella della pesca” ha detto la vicepresidente e assessora Stefania Saccardi, “è un’altra filiera produttiva che sta pagando un prezzo altissimo in questa congiuntura, poiché la chiusura dei mercati ittici ha provocato un crollo delle vendite del pescato. La Regione ha quindi deciso di mettere in atto subito queste misure per risarcire i pescatori toscani dei mancati guadagni e, al tempo stesso, per tutelare uno dei comparti fondamentali per l’economia del mare della nostra regione”.