Dalle Regioni Marche

Presentato TrendMarche, il report sulle PMI marchigiane

I dati relativi alle PMI marchigiane mostrano un Artigianato piegato dalla crisi pandemica, con assenza di nuove imprese ma verso un futuro digitalizzato

Gli effetti della crisi sulle PMI marchigiane si sentono, ma… “Una pandemia può avere effetti per un periodo sul territorio, ma non può stravolgere quello che siamo. Dobbiamo avere la forza, il coraggio, la capacità di riorganizzarci in questo momento per esaltare quelle che sono le nostre capacità”. Queste le parole di Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche, nel suo intervento durante la presentazione di TrendMarche, il rapporto semestrale sull’artigianato e le PMI marchigiane, che vede la partecipazione dei Centri Studi delle associazioni di categoria Cna e Confartigianato Marche, in collaborazione con la Direzione Studi e ricerche di Banca Intesa Sanpaolo e le università Politecnica delle Marche e “Carlo Bo” di Urbino.

Francesco Acquaroli

PMI marchigiane e strategia di ripartenza
In occasione della presentazione del report, si è svolto anche un seminario sulla “Ripresa post Covid. Strategie di ripartenza”.  In Presenza e online, hanno preso parte, con Francesco Acquaroli presidente Regione Marche: Cristina Balbo, direttore regionale Emilia -Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo; Gino Sabatini presidente di Cna Marche; Giovanni Foresti economista della direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo; Ilario Favaretto professore Università di Urbino; Gian Luca Gregori rettore Università Politecnica delle Marche; Giuseppe Mazzarella presidente Confartigianato Marche.

 

Per le PMI marchigiane la parola d’ordine è ripartenza
Si riparte, ma solo se associazioni di categoria, istituzioni di credito, banche e Regione si mettono insieme intorno a un tavolo per individuare strategie e nuovi modelli produttivi da impiegare dopo quasi due anni di crisi pandemica. “Stiamo attraversando un momento storico senza precedenti, per la pandemia, le trasformazioni che questa ha accelerato e l’occasione unica rappresentata dal PNRR e dai fondi del Next Generation EU” afferma Cristina Balbo, direttrice regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo. “Ora è fondamentale sostenere la ripresa, a partire dalla fiducia e dagli investimenti delle nostre imprese”. Al primo posto tra gli interventi proposti dalla Balbo vi è attenzione all’innovazione, ricerca, digitalizzazione e sostenibilità ambientale.

TrendMarche, cosa rivelano i dati sulle PMI marchigiane
Secondo gli studi realizzati da TrendMarche è stato l’artigianato di servizio a pagare alto il prezzo della pandemia, con una diminuzione del fatturato del 17,8% rispetto al 15,4% del manifatturiero e dell’11,4% delle costruzioni. Un crollo dei ricavi si è avuto in maniera particolare nell’abbigliamento, nella metallurgica, nel turismo e nei servizi alla persona. Bene, invece, l’elettronica con un + 34%. Un altro dato da evidenziare riguarda il crollo degli investimenti con un meno 63% rispetto al 2019.

La salvezza nell’e-commerce e nel digitale
Le PMI marchigiane che hanno saputo riconvertirsi all’e-commerce o al digitale hanno affrontato bene lo tsunami sanitario ed economico causato dal Covid. Questo perché nell’ultimo anno sono cambiate anche le abitudini di acquisto dei marchigiani. Il 53% ha acquistato online. Unico settore in controtendenza, quello del commercio elettronico, che ha registrato un incremento di circa il 35%. Cresce anche il livello di fiducia delle imprese manifatturiere, meno positivo il trend delle imprese dei servizi.

Cristina Balbo

La pandemia ferma la nascita di nuove imprese
Tra chiusure forzate e attività lasciate non operative a lungo, restrizioni e pochi fondi a disposizione, i marchigiani esitano ad avviare nuove attività. Secondo quanto emerso da TrendMarche, tra marzo 2020 e aprile 2021, le Marche sono l’ultima regione in Italia per la costituzione di nuove imprese. La flessione regionale è pari al 20,7% a fronte di un 15,4% della media nazionale.

Cosa prevede il futuro
Secondo l’economista Giovanni Foresti, “nel triennio 2022-2024, l’industria manifatturiera tornerà ad essere il motore della crescita. La transizione verso un’economia più digitalizzata e sostenibile offrirà opportunità di rafforzamento a tutto il manifatturiero, specialmente per elettronica, elettrotecnica, meccanica e automotive”. Sempre secondo quanto dichiarato da Foresti, in futuro torneranno a giocare un ruolo importante settori come Costruzioni e Sistema Casa compresa l’intera filiera, grazie alla ripresa degli investimenti pubblici e soprattutto grazie alle agevolazioni fiscali. I fondi europei e le proposte del PNRR saranno determinanti per la loro riprese se le imprese marchigiane sapranno coglierne l’opportunità. Sarà possibile far tornare a splendere anche settori in crisi già da alcuni anni e favorire lo sviluppo di settori che presentano un alto potenziale come la meccanica, la farmaceutica e la filiera agro-alimentare.

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