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Verso una filiera digitale delle costruzioni

Aumenta il rilascio di certificazioni del sistema di gestione BIM – Building Information Modeling, per una sempre più innovativa filiera digitale delle costruzioni

Da ICMQ (Istituto di certificazione e marchio qualità per prodotti e servizi per le costruzioni) i dati positivi relativi alle certificazioni delle figure professionali e del Sistema di Gestione BIM, sintomo di un’accelerazione della filiera digitale delle costruzioni. Questo si deve anche alla spinta normativa del decreto 569/2017 con il quale, dal 2022, tutti i bandi riguardanti le opere pubbliche dovranno prevedere l’utilizzo della metodologia Building Information Modeling.

Tendenza positiva per le certificazioni BIM nella filiera digitale delle costruzioni
Il fenomeno della digitalizzazione ha investito a gran velocità in tutti i comparti economici, grazie anche e soprattutto al PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e alle direttive internazionali. In Italia, nel settore delle costruzioni, il BIM (per saperne di più sul BIM leggi il nostro ultimo articolo: https://www.donnainaffari.it/2020/07/innovazione-digitale-nelle-costruzioni/) ha visto un’accelerazione grazie al decreto che porterà già dal prossimo gennaio 2022 ad estendere le richieste del BIM nei bandi di gara per tutte le opere pubbliche che superino i 5 milioni di euro (ad oggi è richiesto per quelle superiori ai 15 milioni).

Si alza il valore dei bandi di gara
La spinta normativa è stata sufficiente ad innalzare il valore dei bandi di gara in BIM di oltre il 140% nel solo 2020 con un importo di affidamenti pari a 711,6 milioni di euro (Fonte OICE), ovvero il 30% del totale del mercato. Se già nel 2019 si era registrato un notevole balzo in avanti con un +58,3% sul 2018, nel 2020 i dati OICE hanno mostrato un ulteriore incremento del 17,2%. Sono stati infatti 560 i bandi emessi da stazioni appaltanti con riferimento al BIM nello scorso anno.
I dati di ICMQ riflettono in pieno questa tendenza, sia per quanto riguarda le certificazioni delle competenze professionali che per le certificazioni del sistema di gestione BIM. Se, per quanto riguarda alcune figure, la pandemia ha contribuito nel 2020 ad un lieve rallentamento, ciò non è avvenuto per le organizzazioni che proprio in questo ultimo anno e mezzo hanno deciso di certificarsi.

I numeri di ICMQ sui professionisti del settore
Secondo le stime ICMQ – Istituto di certificazione e marchio qualità per prodotti e servizi per le costruzioni, i BIM specialist, dopo una impennata tra il 2018 e il 2019, avrebbero subito un calo nel 2020, a favore di BIM Manager e BIM Coordinator. Le richieste vanno di pari passo con i bandi pubblici, all’interno dei quali i professionisti diventano criterio premiante. Questo trend dimostra il crescente interesse nei confronti di una certificazione che attesti la propria professionalità non solo in ambito tecnico, ma anche nel management e gestione dei diversi attori del BIM.
Dal 2016 al 2020 sono state effettuate 1.436 certificazioni dei professionisti esperti nel Building Information Modeling. Il 66% è rappresentato dagli Specialist, il 19% dai Manager e il 14% dai Coordinator, mentre per il profilo del CDE Manager, una figura ancora in fase di “metabolizzazione” da parte del mercato, si arriva appena all’1% del totale. Quest’ultima certificazione solo all’inizio del 2021 ha iniziato a ricevere maggiori richieste da parte di ingegneri e progettisti.
Le due figure più “manageriali”, come quella di BIM Manager e Coordinator hanno avuto un incremento maggiore nell’ultimo periodo, che va dal 2020 a maggio 2021, e per Lorenzo Orsenigo, presidente ICMQ: “questo avviene perché i ruoli apicali sono quelli più ambiti e il periodo della pandemia ha incentivato la formazione di chi ha voluto specializzarsi per arrivare a distinguersi sul mercato grazie alle proprie competenze”.

Le parole del presidente ICMQ sul trend positivo della filiera digitale delle costruzioni
Dal 2019, anno in cui è stata pubblicata da parte di UNI – Ente Italiano di Normazione, la PdR 74/19, quale documento normativo di riferimento per il mercato italiano per tutti i soggetti (Committenti, Progettisti, Costruttori, Produttori e Gestori) interessati dalla filiera digitale delle costruzioni, la certificazione del sistema di gestione BIM ha iniziato a diffondersi rapidamente. Nel giro di poco più di un anno sono state emesse oltre 30 certificazioni, la maggior parte delle quali da parte di società di progettazione.
“Questo trend mostra come ICMQ sia sempre in linea con le indicazioni normative nazionali e internazionali e sia in grado di intercettare in anticipo le richieste del mercato. Rispetto alle norme precedenti la PdR UNI 74/19 aggiunge un tassello in più alla strada verso la digitalizzazione delle costruzioni. Molte sono le imprese e organizzazione che hanno compreso il cambiamento e vogliono cogliere tutte le opportunità che hanno per fare la differenza” ha dichiarato Lorenzo Orsenigo.

In che cosa consiste la certificazione del sistema di gestione BIM?
La certificazione in conformità alla PdR UNI 74/19 definisce, in base alla propria attività, le “dotazioni” minime che un’organizzazione deve avere per poter gestire in modo corretto una commessa in BIM e permette, ai soggetti che la richiedono, di organizzare e monitorare al meglio i processi aziendali coinvolti dal modello. La prassi è stata sviluppata seguendo la stessa High Level Structure che ISO (ente di normazione a livello mondiale) ha definito per tutte le norme che trattano sistemi di gestione ed è quindi perfettamente integrabile con queste certificazioni; inoltre si basa su una struttura internazionalmente conosciuta e di comprovata efficacia.

Una piattaforma online per gli esami degli esperti BIM
Con l’accreditamento dello schema di certificazione per gli esperti BIM, ICMQ ha colto l’occasione per ottenere anche il riconoscimento per gestire gli esami di certificazione in modalità online, in modo da offrire al mercato una duplice opportunità: quella di poter ottener la certificazione anche con le restrizioni dovute dall’emergenza sanitaria e una migliore gestione della procedura di esame svolto in aula. La piattaforma icmqprofessioni.com è la prima in Italia a gestire esami complessi come quelli relativi al BIM e altre figure professionali, oltre a permettere lo svolgimento di esami in remoto.

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