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L’importanza del software gestionale per la produttività

L’organizzazione e la pianificazione aziendale pubblica e privata passa dall’utilizzo di software gestionale. Un fatturato di 17,3 miliardi di euro nel 2020

Cresce la produzione di software gestionale
La pandemia ha spento i riflettori su alcuni settori professionali mettendo a dura prova risorse e persone, specialmente le donne, come più volte abbiamo sottolineato. Al contempo, però, ha anche focalizzato l’attenzione su alcuni comparti economici di vitale importanza per il nuovo corso lavorativo che si sviluppa più online che in presenza. Secondo Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano e AssoSoftware, in Italia nel 2020 è cresciuto il fatturato della produzione di software gestionale e dei servizi ad esso correlato, raggiungendo i 45,7 miliardi di euro (+17% rispetto ai 39,1 miliardi registrati nel 2019). Un dato realizzato soprattutto grazie al contributo di PMI e grandi imprese, che con 38,9 miliardi rappresentano oltre l’85% del settore a valore.

Lo studio sul software gestionale in Italia
In un focus figlio di una ricerca dal titolo Il software gestionale in Italia: stato di maturità e leve per la crescita” a cura degli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano in collaborazione con AssoSoftware, presentata lo scorso 23 novembre a Roma, esperti e professionisti del settore hanno analizzato il gap esistente tra l’utilizzo ottimale del software gestionale e lo stato attuale del mercato italiano. Bene le Piccole e Medie Imprese, più lente e lontane da un utilizzo più consapevole del gestionale, invece, le pubbliche amministrazioni.

Come si è svolto lo studio
La ricerca ha coinvolto 574 tra PMI e realtà della PA italiane. È stato prodotto un indice che sintetizza la maturità del nostro ecosistema in base a quattro dimensioni: la diffusione dei software, la loro integrazione nella digitalizzazione complessiva dei processi, la struttura organizzativa dedicata all’IT e al digitale, e l’impatto dei software sulle performance operative dei processi interessati. Il tutto al fine di monitorare nei prossimi anni il contesto e identificare le leve d’azione necessarie per promuoverne l’evoluzione, sfruttando i software gestionali e le loro opportunità per la digitalizzazione come leva per la crescita economica del Paese.

Il commento del direttore Alessandro Perego
“La pandemia ha evidenziato la centralità del software gestionale nella digitalizzazione dei processi. Nel 2020, le dinamiche del mercato mostrano infatti un settore in buona salute, nonostante la crisi sanitaria abbia generato impatti negativi sull’economia nel suo complesso” ha dichiarato Alessandro Perego, direttore degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano. La Ricerca svolta in collaborazione con AssoSoftware evidenzia tuttavia un approccio ancora poco strutturato da parte di imprese e PA: a fronte di livelli piuttosto elevati di diffusione delle soluzioni, il loro utilizzo è ancora frammentato e puntuale, senza una vera e propria consapevolezza dei benefici ottenibili da un percorso più pervasivo di revisione delle modalità di lavoro.”

I risultati della ricerca sul software gestionale
Solo il 29% delle PMI e PA indagate ha integrato almeno uno dei software adottati. Il modulo più diffuso risulta essere quello legato alla Gestione amministrativa e contabile (presente nell’83% delle imprese), ovvero il primo passo nell’adozione di soluzioni software e che ormai è piuttosto consolidato all’interno delle realtà italiane. Correlati alle attività contabili – è emerso dal convegno romano – seguono i software di Controllo di gestione (55%), un ambito di pianificazione e controllo caratterizzato da una forte componente analitica e dunque da una maggiore digitalizzazione.
I moduli gestionali per Logistica e magazzino e l’Approvvigionamento e produzione rappresentano rispettivamente soluzioni adottate dal 54% e dal 50% delle realtà intervistate. Seguono poi gli strumenti per la Gestione documentale e workflow (adottati dal 42% delle PMI). Infine il CRM, usato dal 40% delle PMI, la cui diffusione limitata evidenzia uno scarso orientamento analitico alla gestione della relazione con il cliente e dei processi di vendita.

Cosa frena l’impiego del software gestionale in azienda?
Spesso, le aziende monitorate dallo studio hanno presentato una scarsità di risorse organizzative necessarie per guidare questo cambiamento. Solo nel 51% delle PMI e PA intervistate esiste un personale dedicato anche all’Information Technology e alla digitalizzazione. Nelle aziende più piccole, però, le stesse risorse che si occupano di gestionale svolgono anche altre mansioni all’interno dell’organizzazione.
“Il freno principale verso un’adozione più estesa e interconnessa dei software gestionali è principalmente di natura culturale” afferma Bonfiglio Mariotti, presidente di AssoSoftware. “Nelle PMI manca ancora la consapevolezza dell’importanza strategica di intraprendere un percorso di trasformazione digitale pervasivo in grado di rispondere alle diverse esigenze tattiche. Il problema però è anche politico, nessun governo ha finora prestato la dovuta attenzione agli strumenti informatici necessari per la gestione di qualsiasi attività economica, pubblica o privata: è fondamentale che le banche dati e le piattaforme di servizio pubbliche dialoghino in modo nativo con i software gestionali del mondo delle imprese. Le cosiddette API, i web service, le modalità standard di dialogo devono essere implementate dagli Enti pubblici e incentivate dal Governo. Creando in questo modo un ecosistema virtuoso e privo di colli di bottiglia o lungaggini per lo scambio di dati: l’invio alla PA di quanto richiesto e la restituzione alle imprese di ciò che è contenuto nelle banche dati pubbliche”.

Quali sono i benefici dell’utilizzo di software gestionale
Tra gli aspetti vantaggiosi presentati durante il convegno emergono visibilità e trasparenza dei processi, su cui si ottiene un maggiore controllo e aggiornamento in tempo reale; l’agilità e la resilienza organizzativa.
Secondo Roberto Bellini, direttore generale AssoSoftware“il software gestionale è il cuore della digitalizzazione dei processi di imprese e pubbliche amministrazioni, ma manca nel mercato della domanda la consapevolezza rispetto alle opportunità non solo di efficientamento, ma anche e soprattutto di incremento dell’efficacia e della competitività nel settore di riferimento. I fornitori hanno un ruolo fondamentale nell’accompagnare i clienti in questo percorso, anche se è necessario che siano coadiuvati dall’interno con una visione strategica chiara e da interventi di sistema che incentivino l’adozione di soluzioni applicative. Il PNRR e l’estensione dei fondi per la transizione 4.0 sono una leva importante per il sistema Paese”.

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