Lavoro Mestieri e professioni

Appello per Legge su equo compenso ai professionisti

ProfessionItaliane invia un appello al Senato per l’approvazione rapida del DdL sull’equo compenso ai professionisti

L’associazione ProfessionItaliane, che racchiude le rappresentanze professionali del Comitato unitario delle professioni e della Rete delle professioni tecniche, spiega: “una legge sull’equo compenso ai professionisti non è più procrastinabile. Il Disegno di Legge va approvato entro la fine della Legislatura”.

Equo compenso ai professionisti
L’appello è rivolto al presidente della Commissione Giustizia del Senato, Andrea Ostellari, ai componenti della Commissione e a tutti i partiti che hanno sostenuto fin qui il Disegno di Legge di iniziativa parlamentare per garantire un compenso equo alle prestazioni professionali. Il provvedimento, da anni al centro del dibattito parlamentare, è stato approvato lo scorso ottobre alla Camera per poi passare in Commissione Giustizia al Senato, dove attualmente è fermo in attesa di ulteriori modifiche.

Si rischia di vanificare tutto il lavoro fatto finora
“Le tempistiche per apportare le opportune correzioni al testo di legge rischiano di non coincidere con la fine del prossimo anno e, quindi, di vanificare ciò che di buono è stato fatto finora. Per questo è indispensabile approvare in tempi certi e nell’attuale stesura approvata alla Camera il Disegno di Legge sull’equo compenso all’esame del Parlamento” precisano Armando Zambrano e Marina Calderone, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’Associazione che rappresenta 23 Consigli nazionali di Ordini e Collegi.

Un testo che potrebbe essere migliorato
“Sebbene il testo possa essere ancora migliorato, in particolar modo in riferimento ai limiti applicativi che oggi non tengono conto della tipicità del tessuto economico e imprenditoriale italiano, formato principalmente da piccole e micro imprese, dobbiamo evitare di vanificare il lungo percorso legislativo intrapreso finora, che ha permesso di portare all’attenzione del legislatore le istanze dei professionisti, rafforzandone le tutele, soprattutto nei confronti di clienti ritenuti “forti” e individuati in banche, assicurazioni, imprese medio-grandi, pubbliche amministrazioni e società a partecipazione pubblica. Il provvedimento oggi consentirebbe di garantire un compenso proporzionato alla quantità e qualità del lavoro svolto, al contenuto, alle caratteristiche della prestazione professionale e conforme a parametri già previsti. Un primo passo verso la corretta remunerazione dei professionisti che non può essere cancellato”.

Questo il link al testo in discussione al Senato https://www.senato.it/leg/18/BGT/Schede/FascicoloSchedeDDL/ebook/52094.pdf

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