Politica e donne Società

Donne e potere, a scuola di politica

Partita il 18 giugno la II edizione di “Prime Donne”, la scuola di formazione politica rivolta alle donne, con un approfondimento sulla relazione tra donne e potere

Donne e potere una relazione difficile, potremmo dire vista la situazione culturale del nostro Paese; e dunque l’iniziativa di +Europa, l’unico partito che destina a una reale formazione politica rivolta alle donne di ogni età e professione la quota del 2×1000 riservata per legge a iniziative per la parità di genere, è di certo utile. Si tratta di un laboratorio suddiviso in 3 sessioni che, grazie al coinvolgimento di illustri ospiti del mondo della politica e della società civile, intende fornire le competenze necessarie per un impegno politico, colmando il divario di genere, il gap tra donne e potere appunto.

Le lezioni
Le lezioni di “Prime Donne – Laboratorio di parità” si svolgono a Roma, all’Istituto Luigi Sturzo, per tre sabati consecutivi. La scuola di formazione ricalca le precedenti edizioni di “Femministi!”, svoltasi nel 2021 (https://www.donnainaffari.it/2021/07/femministi-formazione-politica-uomini/), e “Prime Donne – Un altro genere di politica”, nel 2020, che hanno formato decine di aspiranti leader politici. Quest’anno la scuola sarà composta da 26 partecipanti, 16 donne e 10 uomini.

I docenti e gli ospiti coinvolti
Molte le personalità – politiche e non – coinvolte. Citiamo ad esempio: Emma Bonino, senatrice di Più Europa, Benedetto Della Vedova, segretario di +E e sottosegretario agli Affari Esteri, Le Contemporanee, associazione rivolta alla parità di genere, Susanna Camusso, responsabile Politiche di genere della CGIL, Barbara Masini, senatrice di Azione/+Europa, Barbara Leda Kenny, Fondazione Brodolini, Cristina Prenestina/Francesco Pierri, formatore e Drag Queen, Monica Frassoni, già europarlamentare dei verdi e Presidente EASE, Antonella Soldo, coordinatrice di Meglio Legale, Alessandro Lucchini, linguista e Leonardo Cecchi, vice responsabile comunicazione Spin Factor.

Abbattere gli stereotipi
“Prime Donne” sottolinea Maria Saeli, tesoriera di Più Europa “è uno dei fiori all’occhiello di +Europa, di cui andiamo davvero molto fieri. Il nostro obiettivo, senz’altro ambizioso, è quello di avere più donne che si occupano di politiche pubbliche, formare la nuova classe dirigente di domani, con contenuti, competenze e consapevolezze”. “I meccanismi di selezione della politica, spesso informali e frutto di prassi consolidate” aggiunge Ilaria Donatio, coordinatrice di Prime Donne “ostacolano, di fatto, la carriera politica delle donne. La nostra scuola, che in questa edizione abbiamo chiamato proprio ‘laboratorio di parità’ si propone di scoperchiare il vaso di Pandora degli stereotipi di genere, spesso applicati più o meno inconsciamente. Lo faremo affrontando un ventaglio amplissimo di temi che vanno dall’economia di genere al dibattito sulla cittadinanza, dalle politiche industriali al linguaggio inclusivo, dalla storia dei femminismi alla relazione che c’è tra donne e potere. Dalla scuola, ne siamo certi, ne usciremo migliori di come siamo entrati, perché sui diritti e sulle libertà nessuna conquista è per sempre”.

Per saperne di più: https://www.piueuropa.eu/prime_donne_la_scuola_di_e_per_un_altro_genere_di_politica

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