Lavoro Mestieri e professioni

L’Istat aggiorna le categorie professionali

Dopo un lungo processo di revisione, a partire dal 1° gennaio 2023 l’Istat abbandona le vecchie classifiche delle categorie professionali risalenti al 2011

Dopo la revisione dei codici ATECO, tocca a quella delle CP, le categorie professionali. Dal prossimo anno la classificazione delle professioni CP2021 sostituirà la precedente versione CP2011. “Un lavoro necessario ogni 10 anni” sottolinea l’istituto in una nota “per tenere conto dei cambiamenti che intervengono nel mercato del lavoro”.

L’importanza della classificazione delle categorie professionali
Nel corso del tempo la classificazione delle professioni è stata utilizzata da numerose amministrazioni centrali per rappresentare, comunicare, diffondere e scambiare dati statistici e amministrativi sulle professioni in modo che fossero comparabili a livello nazionale e internazionale. Per questo motivo, trattandosi di uno strumento condiviso, l’aggiornamento della CP2011 è stato condotto da un comitato inter-istituzionale costituito dagli esperti di diverse amministrazioni pubbliche: Istat, INAPP, INAIL, Unioncamere, Inps, Miur, Anpal, Ministero del Lavoro, Aran, MEF, Dipartimento per la Funzione Pubblica, Formez. La CP2021 è uno strumento da utilizzare per scopi statistici che serve a ricondurre tutte le professioni esistenti nel mercato del lavoro all’interno di un numero limitato di raggruppamenti professionali e che, in nessun caso, può essere usata per legittimare o regolamentare le professioni.

Le novità della nuova classificazione delle categorie professionali
Le principali novità introdotte dalla CP2021 riguardano sostanzialmente i primi tre grandi gruppi. Tra i cambiamenti strutturali importanti si deve evidenziare, in primo luogo, il lavoro di revisione delle professioni svolte nella PA condotto in accordo con il Dipartimento per la Funzione Pubblica, l’Aran, il MEF e il Formez. Inoltre, le professioni dell’ICT sono state inserite in un gruppo separato al fine di garantire una rappresentazione più fedele di un settore che in questo momento storico riveste un ruolo fondamentale nei processi di digitalizzazione. Tra le modifiche lessicali più rappresentative, c’è da segnalare l’eliminazione della parola junior (sostituita con tecnico) in alcuni esempi di professioni del terzo grande gruppo, per rendere la codifica meno ambigua tra anzianità e livello di competenza.
Complessivamente, sono state introdotte 23 nuove unità professionali e gli esempi di professioni hanno subito un ammodernamento consistente (aggiornamento previsto con una periodicità triennale) allo scopo di rendere più agevole il loro utilizzo alle istituzioni che adottano la classificazione delle professioni a fini amministrativi.

La CP2021
La nuova classificazione delle categorie professioni ( CP2021 – ELENCO NUOVE CATEGORIE PROFESSIONALI ) entrerà in vigore a gennaio 2023 per dare la possibilità alle istituzioni di aggiornare per tempo i propri sistemi informativi.

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