Bandi Imprenditoria

Agevolazioni per i cuochi professionisti

Nuovi aiuti, sotto forma di credito d’imposta, per il settore alberghiero e della ristorazione, stavolta i beneficiari saranno i cuochi professionisti

I cuochi professionisti che lavorano in un ristorante o in un albergo e vogliono acquistare macchinari, strumenti e attrezzature potranno beneficiare di un credito d’imposta fino a 6.000 euro. La nuova misura voluta dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy servirà a sostenere il settore anche in considerazione delle misure restrittive cui è stato sottoposto a causa del Covid-19.

Cuochi professionisti italiani
In Italia ci sono migliaia di cuochi professionisti, ovvero che svolgono questo lavoro avendo o un ristorante proprio o un rapporto di lavoro subordinato presso un’impresa del settore alberghiero o della ristorazione. Sostenerlo significa, secondo il Ministro Adolfo Urso, dare “un aiuto concreto agli ambasciatori della nostra gastronomia in Italia e nel mondo”.

L’agevolazione per i cuochi professionisti
L’agevolazione è concessa sotto forma di credito di imposta ai sensi del regolamento “de minimis” per coprire fino al 40% del costo delle spese ammissibili (e comunque fino a un importo massimo di 6.000 euro) sostenute tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022. Sono ammissibili le spese relative alle seguenti azioni:

  • acquisto di macchinari di classe energetica elevata destinati alla conservazione, lavorazione, trasformazione e cottura dei prodotti alimentari;
  • acquisto di strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione;
  • partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.

Le classi energetiche dei macchinari
Il Ministero precisa che per classi energetiche elevate, riguardo all’ammissibilità delle spese per l’acquisto di macchinari, si intendono:

  • A, B e C per i macchinari riportanti l’etichettatura su scala da A a G di cui al regolamento (UE) n. 1369/2017 del Parlamento europeo e del Consiglio del 4 luglio 2017 (GUUE L 198 del 28 luglio 2017, e ss.mm.ii.);
  • A+, A++ e A+++ per i macchinari riportanti l’etichettatura su scala da A+++ a D, di cui alla direttiva (UE) n. 30/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010 (GUUE L 153 del 18 giugno 2010);
  • A+, A++ e A+++ relativamente ai soli apparecchi di cottura per i quali è applicato il sistema di etichettatura su scala da A+++ a G, di cui al regolamento (UE) n. 65/2014 della Commissione del 1° ottobre 2013 (GUUE L 29 del 31 gennaio 2014).

I requisiti
Per poter beneficiare dell’agevolazione i cuochi professionisti devono possedere i seguenti requisiti:

  • essere residenti o stabiliti del territorio dello Stato;
  • essere alle dipendenze, con regolare contratto di lavoro subordinato, di alberghi e ristoranti o essere titolari di partiva IVA per attività di cuoco professionista svolta presso le medesime strutture, almeno a partire dalla data del 1° gennaio 2021, e più precisamente:
    • essere stati alle dipendenze di alberghi e ristoranti con regolare contratto di lavoro subordinato attivo in tutto o parte del periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022, oppure
    • essere stati titolari di partiva IVA, per attività di cuoco professionista presso alberghi e ristoranti, in tutto o parte del periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022.
Ministro A. Urso

La presentazione delle domande
I cuochi professionisti attivi presso alberghi e ristoranti potranno presentare le domande per il credito d’imposta al Ministero delle Imprese e del Made in Italy dalle ore 12,00 del 27 febbraio fino alle ore 15,00 del 3 aprile 2023 tramite la procedura informatica (accesso con SPID, CNS o CIE). Criteri di accesso e modalità sono sul decreto direttoriale 29 novembre 2022, al quale è allegato il modello di domanda. Presentando il Decreto il Ministro Urso ha dichiarato: “questo settore rappresenta una delle eccellenze del Made in Italy e questo provvedimento dà un forte segnale della strada che abbiamo deciso di seguire. Dobbiamo tutelare e valorizzare i cuochi italiani, grandi ambasciatori della nostra gastronomia in Italia e nel mondo, e questa misura rappresenta un aiuto concreto”.

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