Diritti Lavoro

Bonus 200 euro, riesame delle richieste respinte

L’Inps ha aperto le procedure per richiedere il riesame delle richieste di Bonus 200 euro respinte. L’indennità una tantum era prevista nel Decreto Aiuti

Sul sito dell’Inps è possibile consultare l’esito delle domande per il Bonus 200 euro con le motivazioni di quelle respinte. Il servizio è denominato “Indennità una tantum 200 euro” e occorre cliccare alla voce “Esiti”. Si può accedere personalmente con le proprie credenziali oppure chiedere di farlo ai patronati. Se lo stato della domanda è “Respinta” è ora disponibile il tasto “Chiedi riesame”, che consente di inserire la motivazione della richiesta e – attraverso la funzione “Allega documentazione” – eventuali documenti a supporto.

Il Bonus 200 euro
Il bonus era un’indennità una tantum prevista dal D.L. n. 50 del 17 maggio 2022 (cd. Decreto Aiuti) che potevano percepire dipendenti pubblici e privati, pensionati, disoccupati, Co.Co.Co., lavoratori autonomi occasionali, percettori di reddito di cittadinanza, ecc. come abbiamo descritto nei nostri precedenti articoli: https://www.donnainaffari.it/2022/06/il-contributo-una-tantum-di-200-euro/ ma anche professionisti e lavoratori autonomi https://www.donnainaffari.it/2022/09/indennita-una-tantum-professionisti/. I requisiti per ciascun profilo tra i potenziali beneficiari erano stati individuati dalla Legge. Per quanto concerne i titolari di NASpI e DIS-COLL per il mese di giugno 2022, per accedere all’indennità una tantum essi devono aver percepito la prestazione di disoccupazione nel periodo indicato, come stabilito dall’articolo 32, comma 9, del Decreto Aiuti. Analogamente, per l’indennità prevista dal Decreto Aiuti ter, cd. Bonus 150, gli stessi beneficeranno della prestazione nel mese di febbraio 2023 ove abbiano effettivamente percepito la disoccupazione a novembre 2022.

I requisiti per avere il Bonus 200 euro
L’indennità viene corrisposta esclusivamente ai soggetti che risultino residenti in Italia alla data del 1° luglio 2022. Questo è il primo requisito, gli altri sono reddituali e in particolare l’articolo 32 del Decreto prevede che per ottenere il Bonus 200 euro si debba avere un “reddito personale assoggettabile ad IRPEF, al netto dei contributi previdenziali e assistenziali, non superiore per l’anno 2021 a 35.000 euro”. Sono esclusi dal computo del reddito personale i trattamenti di fine rapporto, il reddito della casa di abitazione e le competenze arretrate sottoposte a tassazione separata. L’indennità una tantum va corrisposta a ciascun soggetto avente diritto anche nel caso in cui tale soggetto svolga attività lavorativa. E vi hanno diritto anche i lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, i dottorandi e gli assegnisti di ricerca, i lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti, i lavoratori iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo, i lavoratori autonomi occasionali privi di partita IVA, i lavoratori incaricati alle vendite a domicilio.

Per le informazioni sul riesame delle domande rifiutate, invitiamo a consultare il messaggio pubblicato il 30 novembre 2022 sul sito web dell’Inps: https://servizi2.inps.it/servizi/CircMessStd/VisualizzaDoc.aspx?tipologia=circmess&idunivoco=14006. Vi sono riportati anche i requisiti individuati dal Legislatore per ciascun profilo tra i potenziali beneficiari.

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