Lavoro Normative

Smart working emergenziale prorogato sino a fine anno

Con la proroga dello smart working emergenziale per i lavoratori del settore privato fino al 31 dicembre 2022 non occorre sottoscrivere accordi individuali

La Legge 142/2022 ha prorogato fino al 31 dicembre 2022 la procedura semplificata di comunicazione telematica dello smart working emergenziale per i lavoratori privati, quindi per datori di lavoro privati e dipendenti continuerà a non esserci obbligo di sottoscrizione di un accordo individuale. Basterà inviare le comunicazioni aventi per oggetto periodi di lavoro agile che terminano a fine anno. Per quelle già inviate o per le quali siano già stati sottoscritti in passato accordi individuali, che si intendono estendere fino al 31 dicembre 2022, i datori possono utilizzare la procedura ordinaria prevista dal Decreto ministeriale (del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali) 149/2022 (https://www.lavoro.gov.it/documenti-e-norme/normative/Documents/2022/DM-22082022-n-149-Lavoro-agile.pdf).

Lo smart working emergenziale per i lavoratori privati e quelli pubblici in difficoltà
Le disposizioni contenute negli articoli 23-bis e 25-bis della L. 142/2022 che ha convertito il cd Decreto Aiuti Bis, è stato prorogato lo smart working emergenziale (o meglio la procedura emergenziale per lo smart working) che consente sia a tutti i lavoratori del settore privato sia a tutti i genitori di under 14 e tutti i lavoratori fragili di lavorare ancora in smart working. Questa modalità lavorativa con procedura emergenziale introdotta in fase pandemica iniziale, era terminata il 1° settembre 2022 con il ritorno alla disciplina ordinaria (prescritta dalla L. 81/2017) ma ora riprende. Attualmente sono previste entrambe le procedure a seconda dei casi e la Fondazione studi dei Consulenti del lavoro ha deciso di approfondire l’argomento.

La disciplina ordinaria
Premesso che il lavoro agile (di cui fa parte anche il cd smart working) è una particolare modalità di esecuzione della prestazione di lavoro subordinato, introdotta per agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro nel 2017, bisogna sapere che questo istituto in base alla disciplina ordinaria va attivato con accordo scritto tra le parti e prevede un’alternanza della prestazione lavorativa: parte in azienda e parte dove si vuole ma sempre i limiti dell’orario di lavoro giornaliero e settimanale.

Lavoratori con diritto prioritario allo smart working
Alcune tipologie di lavoratori hanno diritto prioritario allo smart working. Si tratta dei lavoratori pubblici e privati con figli fino a 12 anni e con figli disabili di qualsiasi età. Hanno la priorità per lo smart working anche i lavoratori con una disabilità grave accertata.

La nuova disciplina di smart working emergenziale
Da settembre 2022 il datore di lavoro deve comunicare per via telematica al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali i nominativi dei lavoratori e la data di inizio e di cessazione delle prestazioni di lavoro in modalità agile. E non è quindi necessario allegare l’accordo individuale di lavoro agile sottoscritto tra datore di lavoro e lavoratore – anche se deve essere sempre sottoscritto e conservato dal datore di lavoro per 5 anni. I consulenti del lavoro sottolineano che è però necessario per il datore di lavoro adeguare i propri sistemi informatici per consentire la trasmissione telematica delle informazioni richieste dal Ministero (e fornite dall’Inail) tramite il servizio REST.

Le novità introdotte a fine settembre
Nel momento in cui è stato convertito in Legge il DL 115/2022 (“Aiuti bis”), il 26 settembre, sono state introdotte alcune novità riguardanti lo smart working emergenziale. La modalità di lavoro agile può essere applicata dai datori privati a ogni rapporto di lavoro subordinato anche in assenza di accordi individuali. Basta inviare la documentazione disponibile sul sito Inail. Il legislatore ha previsto che sino al 31 dicembre 2022 i cd. lavoratori fragili svolgono la prestazione lavorativa in modalità agile anche venendo adibiti a diversa mansione nella stessa categoria o area di inquadramento (come definite dai contratti collettivi vigenti), o svolgendo specifiche attività di formazione professionale anche da remoto. Inoltre, è stata reintrodotta la misura scaduta il 31 luglio 2022, tramite cui i genitori lavoratori dipendenti del settore privato che hanno almeno un figlio minore di anni 14 – a condizione che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa o che non vi sia genitore non lavoratore – hanno diritto a svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile anche in assenza degli accordi individuali purché lo smart working sia compatibile con le caratteristiche del proprio lavoro. Hanno diritto allo smart working emergenziale anche i lavoratori più esposti al rischio di contagio da Covid-19 perché hanno una età elevata o perché hanno problemi di salute, sono immunodepressi, hanno una patologia oncologica, stanno svolgendo terapie salvavita. Lo smart working deve essere compatibile anche in questo caso con le caratteristiche del lavoro che si svolge.

La Fondazione studi dei Consulenti del lavoro ha predisposto i seguenti schemi per facilitare la comprensione delle novità introdotte:

Schema disciplina ordinaria dello smart working

Schema disciplina semplificata dello smart working emergenziale

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