Dalle Regioni Toscana

BuyWine Toscana 2023, vini Doc, Docg, Igt

Conclusa la XIII edizione della vetrina internazionale dedicata ai vini Doc, Docg e Igt toscani BuyWine Toscana 2023, continuano gli appuntamenti enologici

BuyWine Toscana 2023 si è tenuto venerdì 10 e sabato 11 febbraio alla Fortezza da Basso di Firenze ed ha sancito ancora una volta l’accordo dei buyer internazionali sulla qualità del vino toscano. Si è trattato infatti della XIII edizione dell’evento B2B riservato agli addetti ai lavori del settore vitivinicolo toscano per la promozione internazionale della loro produzione. Un evento promosso dalla Regione Toscana in collaborazione con la Camera di Commercio di Firenze, e realizzato da PromoFirenze e Fondazione Sistema Toscana.

BuyWine Toscana 2023. La giornata di apertura
230 imprese produttrici (vincitrici dello specifico bando pubblico) e 130 operatori commerciali (buyers) nazionali ed esteri, provenienti da 39 Paesi, appositamente selezionati tra importatori, distributori, agenti, canale HoReCa. “Sono molto orgoglioso, come presidente della Regione” ha dichiarato in apertura di BuyWine Toscana 2023 il presidente Eugenio Giani “per questa settimana del vino che ci consente di passare in rassegna la multiforme eccellenza di questo prodotto. Attraverso il vino e in particolare il vino di qualità vengono promossi, di fatto, tutti i prodotti agroalimentari e si riesce a favorirne l’esportazione. Attraverso l’export del vino, il made in Italy e in particolare il made in Tuscany è ormai diventato un valore forte della crescita del prodotto interno lordo del nostro Paese. La Toscana, in questo senso, può mettere in campo un vino di notevole qualità che ha alle spalle una storia antica anche in fatto di tutela. Non a caso il Granducato fu il primo Stato al mondo a prevedere delle norme a tutela della produzione e della qualità: nel 1716 il granduca Cosimo III fissò con un decreto l’area di produzione del Chianti, oggi Chianti Classico, istituendo nello stesso anno una congregazione di vigilanza sulla produzione”.

Il vino made in Tuscany
Per il vino made in Tuscany il 2022 sarà un’annata da record, almeno dal punto di vista degli incassi riferibili all’export delle Dop: le stime parlano di oltre 690 milioni di euro (+7%), anche a fronte di una flessione in termini di volume (-3%) in linea con le altre DOP nazionali. A rilevarlo sono i dati del Report “I numeri del vino in Toscana”, febbraio 2023, a cura di ISMEA – Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare che sono stati presentati in occasione di PrimAnteprima, la manifestazione che apre ufficialmente la Settimana delle Anteprime di Toscana, durante la quale i principali Consorzi vitivinicoli presentano le nuove annate. Tra i partecipanti a PrimAnteprima, sul palco del Cinema La Compagnia di Firenze, i vertici di Regione Toscana, Camera di Commercio di Firenze, Fondazione Sistema Toscana, ISMEA e A.VI.TO. Presente in veste di ospite Dario Dainelli, ex calciatore di Fiorentina e Chievo Verona, ora viticoltore testimonial della manifestazione.

Il Report ISMEA
Nella “classifica” italiana la Toscana è settima per vino prodotto, con una quota media del 5% sul totale ma la sua unicità sta nel poter vantare sul proprio territorio ben 58 indicazioni geografiche riconosciute, di cui 52 Dop (11 Docg e 41 Doc) e 6 Igt. Su una superficie vitata che in Toscana arriva al 95% contro una media nazionale del 62-64%. Nel 2021, ultimo dato disponibile a livello nazionale, con 2,1 milioni di ettolitri e 1,2 miliardi di euro la Toscana rappresenta rispettivamente l’8% del volume e l’11% del valore nazionale di vini Dop.
Secondo le prime elaborazioni nel 2022 sono stati imbottigliati 1,3 milioni di ettolitri di Dop, in flessione del 7% rispetto all’anno precedente, mentre l’IGP è scesa dell’8%, con 626 mila ettolitri.

I dati dell’export diffusi a BuyWine Toscana 2023
La domanda di vini Dop toscani si concentra soprattutto nei Paesi extra UE (67% e 72% rispettivamente in volume e in valore), soprattutto in tre direzioni: il 57% delle consegne viene effettuato in USA, Germania e Canada, con gli Stati Uniti che da soli rappresentano il 34% in volume e il 38% in valore. All’interno dei confini comunitari, la riduzione della domanda di vini Dop toscani è stata del 3,7% con una lieve riduzione anche dei corrispettivi monetari.
Mentre la richiesta oltreoceano cresce del 17% in valore, la domanda tedesca e del Regno Unito sono scese sia in volume sia in valore. Cresce invece, del 10%, il valore dell’export in Canada, a parità di volumi, mentre nel Vecchio Continente le migliori speranze arrivano – a sorpresa – dalla Francia: +31% in termini di valore.

La domanda italiana di vino toscano
Qualche preoccupazione in più arriva dalla domanda interna: nell’ambito di un complessivo calo degli acquisti in grande distribuzione, il vino made in Tuscany non fa eccezione: nel 2022 le Dop toscane hanno registrato una riduzione del 10,6% in termini di volume, a fronte di un calo di circa il 6% per il comparto vino nel complesso. In termini di spesa i vini Igt toscani mostrano invece per il secondo anno consecutivo una dinamica positiva con un +2,8% dopo il +3,5% dello scorso anno. La nota negativa arriva dal fatto che gli attuali volumi acquistati sono inferiori al periodo pre-pandemia.

I vigneti biologici
Il 2022 ha segnato un sostanziale aumento del ricavo medio in vigna, arrivato oltre i 7mila euro ad ettaro, grazie a una positiva combinazione di aumento dei prezzi delle uve e delle rese rispetto ad uno scarso 2021. Nel mercato del vino sono stati soprattutto Chianti e Morellino a mostrare aumenti sopra la media nazionale, mentre gli altri grandi rossi sono cresciti ma a ritmi minori. Anche l’IGT Toscana nel 2022 ha visto crescere i listini del 20% su base annua a fronte di una crescita a livello nazionale appena del 3%. Negli ultimi anni è cresciuta anche la superficie vitata biologica. L’ultimo dato disponibile, del 2021, contava oltre 25 mila ettari in bio che rappresentano il 40% dell’intera superficie regionale e il 20% del totale della superficie a vite bio in Italia. La produzione stimata di vino biologico della regione è di circa 350mila ettolitri, il 15% dei 2,2 milioni di ettolitri a livello nazionale. Una produzione, quella bio, sempre più apprezzata dai consumatori più giovani.

Il profilo del consumatore tipo
Provando a delineare un profilo del consumatore tipo di vino Doc toscano emerge la prevalenza di famiglie “non più giovani” (64% degli acquirenti è nella fascia over 60) con reddito medio-alto, residenti nel Centro Nord. Nel Nord Est si trovano i maggiori affezionati.

Il commento della vicepresidente Saccardi
Con il presidente Giani ha preso parte all’evento di apertura di BuyWine Toscana 2023 la vicepresidente ed assessore regionale all’Agricoltura, Stefania Saccardi, la quale ha affermato: “C’è una soddisfazione diffusa, questa mattina, e ciò ci gratifica. Il nostro scopo è offrire delle opportunità reciproche agli operatori che sono presenti a questa iniziativa. Quello vitivinicolo è un settore che ci aiuta a mantenere la Toscana bella ma anche produttiva come ce l’hanno consegnata. Oggi sono presenti circa 160 buyers provenienti da tutto il mondo. Questo è il dato da cui partire. L’alta qualità del vino rappresenta una carta importante per l’intera nostra economia. La Regione è da sempre al fianco di chi permette alla Toscana di confermare le proprie eccellenze e le proprie qualità a livello nazionale ed internazionale”

Il turismo enologico
Secondo il Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano (autrice Roberta Garibaldi), la Toscana è pioniera sui temi dell’enoturismo ed è oggi la seconda regione più visitata dai turisti italiani spinti dall’amore per il cibo e il vino di qualità. La Toscana è anche prima per numero di prenotazioni di esperienze enogastronomiche sul portale TripAdvisor ed è la terza regione italiana più presente nei pacchetti turistici dei Tour Operatori stranieri specializzati in food and wine.
La conferma dell’apprezzamento della Toscana come terra di enoturismo, driver di viaggio insieme all’ineguagliabile mix di arte, cultura, natura e artigianato, arriva anche dagli insights di Visittuscany.com, il sito ufficiale della destinazione Toscana gestito da Fondazione Sistema Toscana. Nel corso del 2022, infatti, i contenuti a tema enoturismo sono stati visti per più di 180mila volte, con una media di circa 500 visite al giorno, da un totale di quasi 160mila utenti. Il pubblico più interessato è italiano (+16% rispetto al 2021), seguito da americani (+124%), tedeschi (+184%), spagnoli (+182%) e inglesi (+297%). Tra i contenuti e le offerte più cliccate le proposte di visite e degustazioni in cantina, wine tasting tra le vigne e itinerari di relax con la vinoterapia.

Gli appuntamenti collegati a BuyWine Toscana 2023 fino al 19 febbraio
Chiusi BuyWine Toscana 2023 e PrimAnteprima, il calendario di appuntamenti enologici collegati alla manifestazione prosegue: dopo quelli di domenica 12 febbraio Chianti Lovers & Rosso Morellino, lunedì 13 e martedì 14 febbraio Chianti Classico Collection, mercoledì 15 Anteprima Vino Nobile di Montepulciano, abbiamo giovedì 16 febbraio Anteprima Vernaccia di San Gimignano, venerdì 17 febbraio Anteprima L’Altra Toscana (che riunisce i seguenti consorzi: Consorzio di Tutela dei Vini Carmignano, Consorzio Chianti Rufina, Consorzio Vini delle Colline Lucchesi, Consorzio Vini Cortona, Consorzio del Vino Orcia, Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana, Consorzio Tutela Vini Montecucco, Consorzio di Tutela Vini D.O.P. Suvereto e Val di Cornia Wine, Consorzio di Tutela Vini Terre di Casole, Consorzio Vini Terre di Pisa, Consorzio Vino Toscana, Consorzio Vini DOC Valdarno di Sopra).
Parallelamente, fino al 19 febbraio, resterà visitabile dalle ore 11 alle 19 con ingresso libero, la mostra fotografica inaugurata oggi a Firenze, nella Galleria delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi: “Nuove Cantine Italiane. Territori e Architetture”, con le immagini delle più scenografiche cantine d’autore del Paese.

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