Fiere Imprenditoria

CIBUS Connecting Italy a Parma 29 e 30 marzo 2023

Tutto pronto per l’edizione 2023 del più importante evento dedicato al settore alimentare italiano, CIBUS Connecting Italy. Il supporto alle imprese

500 espositori, 1.000 brand, 20.000 professionisti del settore HoReCa e della distribuzione, buyer provenienti da 90 Paesi, questi alcuni dati di CIBUS Connecting Italy 2023 che, come dice il presidente di Fiere di Parma, Gino Gandolfi, “hanno confermato che il nostro brand è internazionale ma voglio ritenere questi dati rappresentativi solo dell’inizio di un percorso di valorizzazione di tutta la filiera agroalimentare italiana perché siamo orgogliosamente italiani e siamo convinti che le nostre eccellenze debbano essere sempre più apprezzate nel mondo”.

Gandolfi, Mascarino

La presentazione della nuova edizione di CIBUS Connecting Italy
Il presidente Gandolfi ha pronunciato queste parole in occasione della conferenza di presentazione dell’edizione 2023 di CIBUS Connecting Italy, il Salone internazionale dell’alimentazione che si terrà presso Fiere di Parma il 29 e 30 marzo. A presentare l’evento accanto a lui il presidente di Federalimentare, Paolo Mascarino, il presidente di Agenzia ICE, Matteo Zoppas, il CEO di Fiere di Parma, Antonio Cellie, il direttore generale di Agenzia ICE, Roberto Luongo, il presidente della IX Commissione permanente Industria, Commercio, Turismo, Agricoltura e produzione agroalimentare, senatore Luca De Carlo.

L’industria alimentare italiana a CIBUS Connecting Italy
Il presidente di Federalimentare ha sottolineato come il mangiare non sia semplicemente l’atto di nutrirsi ma un fattore sociale che fa parte della cultura umana fin dalle epoche più remote e il “mangiare insieme” è un aspetto culturale in Italia particolarmente sentito. “I consumatori italiani nel tempo hanno affinato un gusto che li ha portati ad essere estremamente esigenti” ha fatto notare Mascarino, “quindi le nostre aziende produttrici hanno sviluppato delle eccellenze in grado di soddisfare palati così esigenti”. Probabilmente è stato proprio questo a far sì che nonostante il particolare momento storico, l’industria alimentare italiana abbia fatturato 180 miliardi di euro con grandi risultati nell’export dove ha toccato quota 60 miliardi (+19%). Per di più “con una produzione sostenibile, coniugata al piacere della buona tavola”. Quello dell’industria alimentare italiana si dimostra così “un capitale di crescita e competitività”.

 

Lo sviluppo agroalimentare, il supporto di Agenzia ICE
L’ICE, l’agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, dedica moltissimi fondi allo sviluppo del settore agroalimentare. Il suo presidente, Matteo Zoppas, ha spiegato che in tale ambito CIBUS Connecting Italy rappresenta “il punto di raccolta di tutte le attività che vengono svolte durante l’anno” e per supportare le imprese del settore “creiamo occasioni B2B con stakeholders di 46 Paesi esteri. Noi cerchiamo di promuovere il Made in Italy in tutto il mondo”. E Zoppas sottolinea come nonostante le aziende italiane escano da 2 anni di accadimenti penalizzanti, nonostante l’aumento del costo dei trasporti e nonostante l’inflazione, siano arrivate a un livello record di esportazione: 60 miliardi nel 2022 quando nel 2020 sembrava che la cifra di 50 miliardi fosse un traguardo irraggiungibile.

De Carlo, Cellie

Ancora tanto spazio per la crescita
Il CEO di Fiere di Parma, Antonio Cellie, sottolinea come le aziende alimentari italiane abbiano una straordinaria capacità di resilienza e innovazione, tanto che nonostante i consumi in Europa siano calati, i loro fatturati continuano a crescere. “Mentre le industrie alimentari degli altri Paesi fermavano la distribuzione, le nostre continuavano a distribuire, a esportare i propri prodotti alimentari”. Cellie sottolinea che ci sono mercati esteri dove c’è tantissimo spazio per crescere, dove la richiesta dei nostri prodotti di eccellenza è alta e ci sono alti consumi procapite. Basandosi sul nostro punto di forza, che è la capacità di fare tesoro dei prodotti legati ai territori, si può ancora crescere molto in mercati come quello tedesco o statunitense.

Luongo

Aggredire i mercati esteri
Il direttore generale dell’Agenzia ICE ritiene che si debba agire con forza, “lavorare d’assalto” sui nostri concorrenti, come i Paesi Bassi, la Germania, la Francia e il Belgio che ci precedono nelle graduatorie dell’export. Il supporto dell’agenzia c’è: “organizziamo visite presso i distretti alimentari italiani; attiriamo buyers con le nostre campagne di comunicazione; organizziamo dei seminari su vari temi, compresi block chain e lotta alla contraffazione”. A CIBUS Connecting Italy l’ICE quest’anno porta 31 startup italiane, perché vuole puntare sulle imprese guidate da giovani.

 

Sen. De Carlo

Il supporto del Parlamento e del Governo
Le aziende del settore non sono lasciate sole nemmeno dal Parlamento. Il senatore Luca De Carlo sottolinea che l’economia agroalimentare ci vede leader nel mondo ma comunque c’è ancora molto lavoro da fare. “Obiettivo primario è aumentare la nostra presenza nei mercati internazionali investendo ancora anche in sostenibilità e innovando. Dopo tutto la tradizione non è altro che un’innovazione che ce l’ha fatta, si dice. Gli imprenditori agricoli sono tali perché hanno investito, non sono più dei semplici contadini. Ed è grazie a loro che la nostra è l’agricoltura più sostenibile d’Europa e al 6° posto nel mondo. Ma dobbiamo continuare a innalzare gli standard qualitativi. Ci sono 220 milioni di euro da destinare a questo scopo nei prossimi anni”.

 

CIBUS Connecting Italy 2023
Il Salone è dunque l’occasione per le imprese del settore agroalimentare di allargare il proprio giro d’affari ma anche di crescere dal punto di vista della conoscenza del mercato, delle nuove iniziative a loro supporto, delle scoperte scientifiche utili, delle tecnologie e delle normative di riferimento. Un intenso programma (https://www.cibus.it/convegni-2023/) che affianca l’esposizione e gli incontri B2B organizzati con i vari buyers e gli stakeholders: circa 40 eventi tra tavole rotonde, attività di networking, mostre, seminari e l’immancabile Doposalone, “Cibus After”. Ricordiamo che CIBUS è un evento professionale riservato a esclusivamente agli operatori del settore Food, Ho.Re.Ca., GDO e Retail e che quest’anno ci sono 4 nuove aree (leggi nostro articolo  https://www.donnainaffari.it/2023/02/cibus-2023-food-and-beverage-italiano/).

Ulteriori informazioni sul sito web ufficiale https://www.cibus.it/.

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