Lavoro Mestieri e professioni

Innovazioni nel lavoro di amministratore di condominio

In occasione della IV edizione del REMF – Real Estate Management Forum si è parlato delle nuove modalità di svolgimento del lavoro di amministratore di condominio

Una professione alle prese con lo sviluppo delle innovazioni in molti campi che possono interessarla, quella di amministratore di condominio, tanto che oggigiorno la clientela condominiale si aspetta una gestione all’altezza dell’epoca che stiamo vivendo, con utilizzo di tecnologia, intelligenza artificiale, social network. E con alla base i concetti di aggregazione, rete, condivisione.

Il futuro dell’amministrazione condominiale
Si è intitolato “Il futuro dell’amministratore condominiale: visioni a confronto e nuovi modelli di gestione” l’appuntamento moderato da Adriana Apicella, direttore generale di Confassociazioni, e organizzato da Francesco Di Castri, AD di Sinteg Servizi Integrati: il IV REMF si è svolto a Roma presso la Sala del Cenacolo della Camera dei deputati, lo scorso venerdì 3 marzo ed ha rappresentato un intenso momento di confronto sul nuovo ruolo di amministratore di condominio e sul futuro dei professionisti del settore. “Con la presenza sempre più invasiva della tecnologia, dell’Intelligenza artificiale e anche degli stessi social network, nel nostro quotidiano” ha affermato nel suo intervento l’organizzatore del Forum Francesco Di Castri “siamo passati da una modalità slow ad una modalità fast della vita e dell’attività lavorativa, per cui non è più possibile servire meramente il cliente, ma porsi domande nuove e attivare differenti logiche di gestione. E questo anche per evitare di essere tagliati fuori dal mercato”.

Amministratore condominiale smart
A sottolineare quanto sia importante compiere il salto di qualità nella vita professionale dell’amministratore di condominio è stato Angelo Deiana, presidente di Confassociazioni, il quale è intervenuto dicendo che “è fondamentale fare architettura delle reti e mantenere ben salde e sempre più performanti le proprie competenze, le proprie soft skill, la propria sensibilità, il proprio essere empatici. Solo in questo modo, favorendo il fattore umano, possiamo essere in grado di non farci sostituire dall’Intelligenza Artificiale che, giorno dopo giorno, prende il suo spazio in tutte quelle attività lavorative automatizzate, ovvero quelle che non necessitano di sensibilità umana che è l’unica, forte, componente che ci differenzia dagli automatismi tecnologici”.
“Si parla molto di smart city e di innovazione nell’ottica della sostenibilità e del quotidiano” ha dichiarato l’On. Fabio Porta. “Tradurre in cose semplici e concrete i percorsi di innovazione mettendo in rete le professionalità è molto importante. Tanto quanto porre l’accento su realtà non solo grandi o medie, ma anche piccole, come può essere ad esempio il singolo condominio; infatti solo insieme e facendo ciascuno la propria parte è possibile costruire un futuro migliore e a misura della persona”.

Un esempio di innovazione a uso dell’amministratore di condominio
Come ha spiegato Di Castri, “è fondamentale, per crescere, cambiare il punto di vista. La chiave di tutto? La capacità dell’amministratore di condominio di gestire la manutenzione degli immobili, ordinaria e straordinaria, creando una rete di professionisti in grado di garantire servizi funzionanti e facilmente fruibili. Perché posso anche avere la tecnologia più particolare e innovativa presente in circolazione, ma se non ho una rete adeguata di professionisti, e parlo anche di manutentori, in grado di soddisfare appieno le richieste del cliente condomino in termini di qualità, prezzo e tempi di risoluzione della criticità, il servizio non funziona, e quindi neanche la mia attività gestionale.  Come fare?  Basta semplicemente osservare quello che accade negli altri settori e far proprie le buone pratiche altrui più adatte alla nostra attività”. Di Castri si è ispirato al modus operandi delle applicazioni di Uber o Just Eat e la sua società ha realizzato un nuovo software mediante il quale “quando un cliente condomino chiede un intervento, la nostra centrale operativa invia tramite whatsapp, email o sms, un link con una mappa che mostra dove si trova il manutentore designato per effettuare l’intervento di manutenzione richiesto. Cliccando sulla stessa, il cliente condomino può vedere i dati del tecnico disponibile e a quale distanza è da casa sua così da conoscere i tempi di arrivo. Il cliente viene così avvisato tempestivamente nel caso di ritardi dovuti al traffico. Per attivare un servizio del genere non è necessario avere in house i professionisti più competenti, quanto stringere le giuste sinergie con le altre realtà imprenditoriali che possono fare al caso nostro”.

Il riconoscimento della figura di amministratore di condominio
Secondo Federica De Pasquale, presidente dell’Organismo nazionale del Condominio di Confassociazioni, “è essenziale guardare alla normativa italiana del settore, nota dolente da sempre perché non riconosce adeguatamente la figura professionale dell’amministratore condominiale, la qual cosa non è più ammissibile. Parliamo di competenze, di aggiornamenti, di attenzione ai nostri tempi, pensiamo un sistema a rete in un libero mercato ma se non abbiamo un riconoscimento reale non saremo mai considerati al pari dei nostri cugini esteri che guardano sempre con più attenzione il nostro mercato”.
“Il focus sulla realtà condominiale, che non dimentichiamolo produce il 6% del Prodotto Interno Lordo nazionale, sarà costantemente acceso” ha aggiunto Luca Ruffino, AD di Sif Italia SpA. “È un mondo, questo, che deve acquisire in consapevolezza, che deve essere valorizzato e che deve essere riconosciuto giuridicamente non solo in Italia ma anche all’estero onde evitare che i cugini oltreconfine a noi vicini, ben inquadrati nel loro sistema giuridico, possano fagocitare i nostri professionisti. Se facciamo un confronto tra i compensi di un amministratore di condominio del Portogallo, ad esempio, con quelli di un professionista italiano, la differenza è molto evidente a discapito del nostro professionista. E questo è inaccettabile”.

Il salto di qualità per l’amministratore di condominio
“Bisogna fare cultura e formazione” ha concluso Fabio Domenico Trocino, responsabile Marketing e comunicazione di Estia SpA, “perché solo in questo modo possiamo puntare ad un miglioramento delle performance professionali dell’amministratore di condominio. Valorizzare non solo gli immobili ma soprattutto le persone è la conditio sine qua non per fare il salto di qualità”.

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