I sindacati confederati Flai Cgil, Fisascat Cisl e UilTucs presentano una piattaforma rivendicativa unitaria per il nuovo contratto del settore ortofrutticolo
Avviate il 12 gennaio 2024 le trattative per il rinnovo del contratto nazionale applicato a circa 60.000 addetti del settore ortofrutticolo ed agrumario, scaduto il 31 dicembre 2023.
Le principali richieste sindacali
I sindacati di categoria hanno presentato all’associazione imprenditoriale di settore Fruitimprese una piattaforma rivendicativa unitaria. Le principali richieste riguardano:
- sistema delle relazioni sindacali settoriali,
- trattamento delle assenze per malattia,
- sostegno alla genitorialità,
- regolamentazione delle flessibilità,
- organizzazione del lavoro,
- smart working,
- riduzione dell’orario di lavoro da 40 a 36 ore di lavoro a parità di salario,
- mercato del lavoro settoriale,
- contrasto alla precarietà,
- welfare contrattuale,
- tutela della salute e integrità psicofisica dei lavoratori,
- introduzione dell’obbligo per le aziende appaltatrici di applicare il Ccnl di settore.
Le altre richieste per gli addetti del settore ortofrutticolo
Nella proposta dei sindacati si dà anche spazio alla contrattazione di secondo livello, con l’erogazione di un importo economico di garanzia sostitutivo da definire a livello nazionale. I sindacati chiedono anche di costituire un tavolo tecnico per riformare i livelli di inquadramento, con il superamento dei livelli più bassi di classificazione. Per quanto riguarda i compensi, la richiesta è di un aumento salariale per gli addetti del settore ortofrutticolo di 202 euro per il 6° livello medio, adeguato all’andamento del potere di acquisto delle retribuzioni per i prossimi 4 anni, oltre al riconoscimento di una soluzione aggiuntiva a titolo di una tantum per il recupero dell’inflazione negli anni di vigenza del precedente Contratto collettivo nazionale e alla previsione del diritto alla 14ima mensilità e degli scatti di anzianità anche per i lavoratori stagionali. Tra le richieste economiche anche l’aumento delle maggiorazioni per il lavoro notturno e per il lavoro straordinario, con l’introduzione di una maggiorazione ad hoc per il lavoro straordinario festivo, oltre all’introduzione di una maggiorazione per il lavoro supplementare festivo prestato dai lavoratori part-time e per la flessibilità e di una indennità per i lavoratori esposti ad alte temperature.
Richieste forti ma ritenute giuste dai sindacati
Per Flai Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs “è indubbio che la piattaforma unitaria di sia ‘ambiziosa’, in particolare per l’incremento dei costi che l’accoglimento delle richieste in essa contenute produrrebbe. Tuttavia non porre con la debita enfasi il tema del trattamento economico adeguato delle lavoratrici e dei lavoratori in una fase contraddistinta da una dinamica inflazionistica fra le più pesanti registrate negli ultimi decenni sarebbe stata un’ipocrisia insostenibile”.
Trattative in atto
Per i sindacati “l’aggiornamento degli istituti contrattuali a contenuto economico deve necessariamente essere oggetto di confronto ed approfondimento nel prosieguo della trattativa e abbiamo ribadito che è essenziale che su questo tema la trattativa sia stringente e la risposta adeguata. Valorizzare il lavoro per un comparto com’è quello delle lavorazioni preliminari e del commercio di esportazione, di importazione e all’ingrosso di prodotti ortofrutticoli ed agrumari” concludono Flai Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs “è essenziale per evitare dispersioni di professionalità”.
Il confronto per il rinnovo del contratto degli addetti al settore ortofrutticolo proseguirà in commissione tecnica il 15 febbraio e il 4 marzo; la trattativa in plenaria tornerà a riunirsi il 22 marzo a Cesena.